Rambo non s'interroga, agisce

Rambo non s'interroga, agisce Rambo non s'interroga, agisce Il soldato-standard esce dalle pagine dei romanzi e impone I il suo modello. Un professionista: ufficiale e gentiluomo, capacità tecnica e addestramento. La Porsche azzurra fila lungo le rive del lago di Ginevra, quando il radiotelefono, installato vicino al cruscotto, lancia un segnale. Si ode il cicalino, si accende una spia rossa. Beirut è in linea: il maggiore Tom TJdalL del corpo dei Marines degli Stati Uniti, parla con l'uomo della Porsche. Un mercenario. Nazionalità inglese, 35 anni addestrato nell'antiguerriglia, un professionista che agisce su commissione dopo essere stato riservista operante nel Sas (Special Air Service), 1 reparti speciali dell'esercito britannica II maggiore Tom Udall lo contatta per offrirgli una missione: prendere il comando di una spedizione segreta a Beirut con l'obiettivo di rapire un ufficiale del servizi informativi siriani che opera con le milizie druse. Sono gli ultimi mesi dell'83: la capitale del Libano è lacerata dalla guerra, solo poche settimane prima, il 23 ottobre, l'attacco di un commando suicida contro la Forza di pace americana è costato la vita a 218 marines, 18 marinai, 3 uomini dell'esercito. Il mercenario, che già in passato ha lavorato per gli Usa, fissa il prezzo: 'Per missioni del genere mi faccio pagare un acconto base di 75 mila dollari più le spese, che vengono direttamente versati in una delle mie società finanziarie all'estero da una compagnia privata americana o svizzera, e passano ufficialmente come onorario per una consulenza o una ricerca*. Fondi neri, lavori «sporchi» e pericolosi Giornali e tv non ne e&rahno mai informati. Ad alzare il velo sulle imprese del mercenario Anni 80 è un libro fresco di stampa: Lo specialista, di Oayle Rivers (pseudonimo dietro il quale si nasconde un esperto dell'antiterrorismo), ennesimo lavoro in cui la figura del militare abbandona i panni laceri e grigi della prima metà degli Anni Settanta, insanguinati dalla guerra del Vietnam, per vestire la divisa lucida e sfavillante del professionista. Un soldato professionista senza complessi, capace, pronto a battersi L'archetipo è questo. In quel gran magazzino di stereotipi e modelli di comportamento che è la letteratura di consumo di questi ultimi dieci anni, il militare dà di sé l'immagine tecnica del guerriero. Efficienza e addestramento. Più che interrogarsi sul proprio ruolo agisce, più che discutere dei suol diritti pensa ad affinare le proprie capacità tecniche per ottenere migliori risultati. Ed ecco 1 soldati protagonisti de I mastini della guerra di Frederick Forsyth, 1 militari dei romanzi di Alfred Coppel (34° Parallelo, lì drago. Montagna in fiamme), i piloti de La stoffa giusta di Tom Wolfe, le giovani reclute di Fanteria dello spazio di Robert A. Heinlein, che, pur pubblicato negli Anni Sessanta, è in perfetta sintonia con questa filosofia. Ed ecco soprattutto il Rambo di David Morrei, che ignora le polemiche sulla vita in caserma, ma crede fermamente nelle regole e nei valori dell'etica militare, unico promontorio solido in un mondo senza regole e senza valori. Ma Rambo non è un mercenario: si batte per amor di patria. Anche il suo successo, forse, può servire a capire gli Anni Ottanta. Mauro Anselmo

Persone citate: David Morrei, Frederick Forsyth, Mauro Anselmo, Rambo, Rivers, Robert A. Heinlein, Special Air Service, Tom Udall, Tom Wolfe

Luoghi citati: Beirut, Libano, Stati Uniti, Usa, Vietnam