Riva è davvero tornato grande

Ai mondiali di Spagrìal'Italia soffre nel finale, ma batte il Canada (89-86) Ai mondiali di Spagrìal'Italia soffre nel finale, ma batte il Canada (89-86) Riva è davvero tornato gronde Punita dov'Argentino 10 presunzione Uso Dopo un primo tempo in parità (43-43) gli azzurri prendono il largo - Ma negli ultimi minuti il Canada torna sotto - Villalta risolve il momento difficile con due ottimi canestri - Una bella prova di Mar/orali dal nostro Inviato GUIDO ERCOLE OVIEDO — Sissignore Antonello Riva è ancora il Superman del nostro basket: finora ce l'eravamo un po' troppo spesso dimenticato, colpevolmente, in panchina, ma contro il Canada, in una partita che dovevamo assolutamente vincere per dimenticare la figuraccia contro gli Usa e per continuare a sperare, Bianchini è tornato ad affidarsi al canturino ed è stato ripagato. Riva è stato il mattatore dell'incontro, ci ha ridato il tiro da fuori, ha messo in crisi la difesa del Canada e ha creato cosi anche gli'spazi per i lunghi, per un Polesello che vive di mestiere (e ne ha tanto), per Villalta, autore del break decisivo all'inizio della ripresa, e per Ario Costa che nel primo tempo ha sopperito splendidamente alla giornata di vacanza che si è concesso Magnifico. Purtroppo pfrò, proprio nella giornata In -ui credevamo di aver trovato un lungo prezioso per la odierna battaglia contro la Jugoslavia, la solita sfortuna ci ha lanciato un'occhiata assassina, e Costa si è infortunato piuttosto seriamente alla spalla sinistra: al primo esame una sublussazione che quasi sicuramente gli impedirà di scendere in campo quest'oggi. A Riva e al lunghi citati, aggiungiamo anche l'ottima regia di Marzorati che ci ha guidati nel momenti migliori, e sprazzi di Oilardi. E la pagella dell'incontro continua in italiano anche sull'altro fronte, perché sono stati i due oriundi Pasquale (eccellente in regia e sempre determinato) e Triano (che ha rischiato di rimettere in discussione il nostro successo con una serie di bombe negli ultimi tre minuti) a tenerci sempre-sulle- spine. Ma ■ a Triano ha risposto, alla grande, Villalta e abbiamo portato in salvo una partita che proprio il bolognese ci aveva messo nelle mani dopo che Riva aveva portato lo sconquasso tra le giubbe rosse. Che per Riva fosse una grande giornata si era visto subito: 10 punti consecutivi mentre gli altri azzurri restavano all'asciutto e anzi perdevano qualche palla di troppo, consentivano facili contropiedi al canadesi e non erano determinati come al solito sul rimbalzi difensivi. Cambiava la musica con Co sta, ma era sempre Riva a farla da mattatore: suoi 15 punti dei 21 azzurri a metà tempo, col punteggio in perfetta parità. Proprio nel momento in cui, sotto la fresca spinta di Marzorati, stava per tentare il primo allungo, l'Italia subiva il colpo dell'incidente di Costa: un handicap ancor più grave perché Magnifico non trovava assolutamente la via del canestro. Fiducia dunque a Polesello e il romano (8 rimbalzi In una dura battaglia con Wiltjer e una bella serie di conclusioni in uncino) dava sicurezza agli azzurri, che tenevano a freno i tentativi canadesi con una difesa un po' fallosa e che trovavano sempre abbastanza agevolmente le mosse per replicare alle variazioni tattiche difensive degli americani Sembrava fosse ancora Riva a doverci sostenere In apertura di ripresa, e invece ecco un poker di Villalta: quattro canestri di fila che davano finalmente un volto a noi favorevole all'incontro, canadesi continuavano a sottoporre Riva ad una marcatura spietata e Antonello giustamente cercava di liberare 1 compagni per il tiro. Oilardi rilevava un Sacchetti in leggera difficoltà su Triano, cresciuto nella ripresa, e con le mani un po' saponose in attacco. E proprio Oilardi sere, brava aver messo 11 suggello alla partita a 4' dalla fine con un canestro da 3 punti e un altro subito dopo in contropiede. Ma cantiamo vittoria troppo presto: dall'altra c'è un certo Triano che ci rifila 13 punti in un amen: da 84-70 a 87-84 e solo la determinazione e l'astuzia di Villalta, bravissimo nel fare a spintoni sotto i due canestri, ci salvano: 89-86, due punti preziosi alla vigilia del match chiave con la Jugoslavia, sul quale Bianchini non vuole far pronostici: «Viro alla giornata: l'instabilità degli statunitensi non consente di far calcoli. Ho rivisto qui gli americani delle prime partite di Malaga e queste sorprese possono falsare tutta la classifica. Non mi ha sorpreso la bella partita di Costa: sapevo che Magnifico poteva incappare in una giornata nera e in questi giorni ho martellato Ario come Michelangelo sul suo David (o sarà stato il Mose? n.d.r.). Ma soprattutto abbiamo recuperato Riva,.. Pare quasi però che il tiro da fuori continui ad essere, per lui un male necessario, soprattutto le conclusioni da tre punti. 'Il tiro da 3 è troppo incidentale, quasi illogico» afferma infatti. Ma forse lo dice solo perché le bombe di Triano lo hanno agghiacciato In panchina, rischiando di mandare all'aria 11 castello che avevamo costruito con ammirevole pazienza. Anche perché, come è stato dimostrato ieri, la possibilità di avvalersi di quest'arma l'abbiamo anche noi. E può farci comodo. ITALIA: Premier 0 (5), Costa 8 (7), Magnifico 2 (5), Gilardi 9 (6,5), PoleseUo 10 (7,5), Brunamonti 0 (6), Villalta 17 (8), Binelll n.e., Riva 31 (9), Dell'Agnello 0 (n.g.), Marzorati 8 (73), Sacchetti 4 (6) . Tiri liberi 9-18. Tiro tota le 38-75. CANADA: Kelsey 0 (n.g.), Simms 4 (5), Pasquale 18 (7), Turcotte n.e., Kazanowski 3 (5), Triano 32 (9), Bessellnk n.e., Herbert n.e., Mungar n.e., Hatch 14 (7), Wiltjer 9 (7) , Meagher 6 (7). Tiri Uberi 26-36. Totale tiro 26-69. ARBITRI: Wirovnlck (Israele; 6»5) e Perez (Panama; 6). NOTE: primo tempo 43-43. Tecnico a Bianchini al S'07 del I t. Uscito per falli Meagher al 19*51 del II t , 3 Americani battuti DAL NOSTR OVIEDO — Aveva ragione l'oriundo italo-canadese Jay Triano a pronosticare che da questo momento sarebbero cominciate le sorprese e che neppure gli Stati Uniti avrebbero potuto vivere tranquilli. Primo match e primo botto, clamoroso: gli Usa sono stati sconfitti da un'Argentina vivace, combattiva e capace di vincere la lotta sotto le plance contro 1 giganti di colore. A parziale scusante degli statunitensi, la presenza «paralizzante» in tribuna di Bobby Knight, che deve evidentemente avere influssi nefasti sui suoi connazionali: arrivò la sera in cui gli Usa affrontavano Portorico e rischiarono di perdere; ora si è ripresentato e 1 neroni stelle-e-strisce hanno balbettato incredibilmente, prima per eccesso di fiducia nei propri mezzi, poi per la paura di vedersi sfuggire una vittoria che davano per scontata. E sono stati giustamente puniti. Privi di giganti che potessero competere in statura con i vari Robinson e Charlle Smith, gli argentini hanno puntato su un gioco di continuo movimento, per portare a rimbalzo in velocità I vari Camisassa, Maggi e Romano, il baffuto oriundo italiano dal fisico da scaricatore di porto, grande amico del portiere mundial Pumpido e autentico protagonista della serata insieme al play Cortljo. 11 regista argentino, meno elegante del vari Amaker e Bogues, è stato determinante con un paio di bombe nei momenti più delicati, e non ha perso la calma quando gli americani, sotto di 12 lunghezze a 3' dalla fine, hanno tentato il tutto per tutto In un pressing disperato che li ha portati anche a sfiorare il riaggancio. Ma qualche errore di troppo nei tiri liberi è stato fatale agli statunitensi.. Volti neri, alla fine, e Lute Olson ha voluto dire tutto quello che pensava ai suoi, negli spogliatoi, prima di concedersi alle domande dei giornalisti. «Un peccato di presunzione — ha detto — e di ingenuità. Quando si sono resi conto di rischiare, i miei si sono innervositi e non sono più stati capaci di recuperare». Per l'Argentina invece due punti di fiducia e, per noi, una rivale in più, senza dimenticare che ci battè un palo di settimane fa a Verona. ^ c. Argentino - Usa 74-70 ARGENTINA: Camisassa 21 (7,5), Campana 2 (6,5), Maggi 11 (8) , Montenegro 0 (6), Romano 16 (8), Aispurua 14 (7), Cortljo 10 (8), Uranga 0 (6,5), Orono 0 <n.g.). Tiri liberi 17-21. Tiro totale 26-51. USA: Bogues 2 (5,5), Amaker 4 (5,5), Kerr 11 (6), K. Smith 11 (63), Elliott 4 (5), Me Key 7 (5), Selkaly 1 (4), Robinson 13 (63), C. Smith 17 (7). Tiri Uberi 14-30. Tiro totale 26-62. ARBITRI: Rlgas (Grecia, 7) e Fajardo (Spagna, 7). a sorpresa (74-70) TRO INVIATO