Ma la festa non è di Piquet

L'amarezza di Nelson unica ombra nell'eri plein della Williams L'amarezza di Nelson unica ombra nell'eri plein della Williams Ma la festa non è di Piquet H vincitore Mansell corsa» - Il brasilian di ERCOLE COLOMBO BRANDS HATCH — Sul podio, con accanto il piccolo figlio Leo, che agitava una bandierina inglese, Nigel Mansell, un uomo che sa anc/ie coTO7nuoi>ersi, ho pianto. Poi, dopo, nella conferenza stampa di rito die segue l ■ Gran Premi, ha avuto quasi un collasso, era stanchissimo, stravolto dalla fatica. Ma ha avuto la forza di rispondere, di sorridere, di dire tutta la sua felicità. Ha corso di fronte a 150 mila persone entusiaste e le prime parole sono state per i tifosi: «Grazie per avere fatto tutti la corsa con me». Poi le spiegazioni, i retroscena della gara. «E' andata molto bene — ha detto — e si era messa anche male. All'Inizio, prima della partenza che è stata bloccata dall'Incidente avevo avuto un problema al freno destro che era stato sistemato in pista. Poi mi è praticamente esploso il differenziale. Pensavo già alla brutta figura, alla delusione. Ho visto tutti che mi sorpassavano, ero infelice, soprattutto per 1 miei fans che mi seguono fin dalla Formula Ford, da quando ero un ragazzino. Poi al' "improvviso mi hanno sbat ' tuto in faccia le bandiere nere per l'interruzione e si è riaccesa la speranza-. — Cosa ha pensato Mansell durante la corsa? «Ero dispiaciuto per Ja& ques Laffite che considero uno del migliori piloti, uno dei miei più grandi amici. La gara? E' stata la più veloce di tutte quelle della mia vita, ero sotto pressione. Il team è stato fantastico con me e con Nelson nello stop per il cambio di gomme. Complimenti a Piquet perché è stato lui a fare l'assetto della mia mac- ammette: «Ho avuto fortuna, senza l'interruzione sarei stato fuori o, nero in volto, dice: «Non considero ancora la vicenda chiusa» m m m m Brands Hatch. Mansell fa la solita doccia di spumante, ma l'amico-rivale Piquet non sembra molto soddisfatto (Tel.) sere coinvolto emotivamente, non voglio commettere errori. Durante la gara sono riuscito ad ascoltare il nostro progettista Patrick Head che mi consigliava. Non pensavo di avere molta benzina ma non ci sono stati problemi di consumi. E' la seconda vittoria su questa pista ed è la più bella. La dedico a me e all'Inghilterra». Nelson Piquet, nero in volto, non ha rivolto la parola, sul podio, al compagno di squadra. Il brasiliano pensa di avere uv trattamento di sccond'ordine nei confronti dell'inglese. Non è assolutamente Soddisfatto, in settimana cercherà di avere un colloquio chiarificatore con Frank Williams che, come tutti sanno, è immobilizzato su una sedia a rotelle. Il costruttore inglese china nella mattinata, mi si è adattata perfettamente Forse c'è anche dell'ironia nei confronti del compagno di squadra-rivale, ma Nigel non vuole spiegarsi meglio. «Non ho mal abbassato la pressione. E non volevo neanche pensare alla vittoria, giro per giro, sino alla fine. Ma credo di essermela meritata. Ho lavorato molto e duramente in questi giorni perché volevo arrivare primo. E adesso mi sono tolto un peso. Nelson?1 Mi ha sempre spinto, è stato un avversarlo molto difficile.. Adesso Mansell è in testa al campionato ma non vuole sentire parlare di titolo: «Non chiedetemi della classifica mondiale.; Seguo le gare cosi come vengono, volta per volta, l'on voglio soprattutto es¬ dovrà dire al pilota due volte campione del mondo se deve considerarsi una seconda guida. «Pare chiaro, adesso — ha affermato —, che la Williams sia divisa In due squadre. Mansell mi ha superato In un attimo grazie alla potenza del motore. Quando ho cercato ai superarlo mi ha chiuso la ^tràda.^aià fine ho desistito per evitare danni. Comùnque non considero ancora la vicenda chiusa, soprattutto per quanto concerne il campionato. Ci sono ancora sette corse da disputare e tutto è possibile». Alain Prost è finito ancora una volta sul podio, l'ottava consecutiva. Ma anche lui non era soddisfatto. Ha preso un giro di distacco, la macchina vibrava come impazzita, non era certamente la McLaren che ha vinto i due titoli mondiali. Forse il team inglese con motore tedesco ha perso il treno nei confronti della Williams. O pia probabilmente su questa pista non si è riusciti a sistemare la vettura come si voleva e come è successo in altre occasioni. In ogni caso non è la prima volta in questa stagione che anche la McLaren deve sottomettersi a una supremazia incredibile da parte delle monoposto spinte dal motore giapponese. Prost non ha fatto commenti. Era arrabbiato e anche preoccupato. E' volato subito, in elicottero, verso l'ospedale dov'era ricoverato l'amico Jacques Laffite. In precedenza, nei giorni scorsi, aveva sostenuto che questo circuito è pericoloso, che non ci sono abbastanza protezioni. Ma con queste formula 1 che viaggiano a medie di 208 orari su una pista dove non esiste praticamente un rettilineo, come si fa a trovare la sicurezza assoluta?

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