La settimana calda di Carraro

Venerdì i rossoneri riprendono la preparazione Venerdì i rossoneri riprendono la preparazione Torna il calcio giocato Milan primo in ritiro Molti problemi da risolvere dopo la «grande svolta» nella Federcalcio La settimana calda di Carraro E" di nuovo tempo di calcio, fra poco le squadre di serie A e B torneranno in campo per riprendere la preparazione. Venerdì prossimo ci sarà il raduno del Milan, il giorno dopo quello del Como. L'ultima formazione a ritrovarsi sarà il Vicenza, il 30 luglio. Queste le date e le sedi dei ritiri delle 16 squadre di A e delle 20 di B: ASCOLI ATALANTA AVELLINO BRESCIA COMO FIORENTINA INTER JUVENTUS MILAN NAPOLI ROMA S Afrir*''ORIA T^KSNO UL?.«ESE VERONA VICENZA BARI BOLOGNA CAGLIARI CAMPOBACATANIA CESENA CREMONESEMPOLI GENOA LAZIO MESSINA MODENA PALERMO PARMA PISA SAMB TARANTO TRIESTINA : ; Poche parole e molte decisioni concrete, ma quel che «Uno di noi guadagna 6-700 milioni, non si impegna di più o di meno per un modesto premio di 30 milioni. Quindi che senso ha toglierci il premio?». Une ragione in più per toglierglielo visto che non conta. Campana disse anche: «I giocatori mi hanno deluso». Adesso dovrebbe esserlo un po' meno dato che gli unici a reagire bene sono stati i giovani. Donazioni, Francini ed altri. Piazza pulita? Ecco una ragione di più. per farla. ARBITRI — Il sughero galleggia, ma mai cosi bene come certi dirigenti sportivi. Giulio Campanati, bravissimo nel sopravvivere a tutti e a se stesso, è stato posto da Carrara nella stessa condizione dei presidenti di Lega: tutte te responsabilità unificate, alla prima che mi fai... Bergamo lo ha voluto giubilare lui, Carraro non ha fatto altro che fargli assumere tutte le responsabilità. Ha voluto Lanese, che dal calcio-scommesse ha avuto più di qualche ombra, e il commissario non ha mosso ciglio. In regalo Carraro ha dato agli arbitri la squalifica automatica dopo quattro ammonizioni -tout court», con relativa riduzione progressiva del limite per la recidiva: le piacevolezze lette su Manfredonia, che sarebbe stato menò punito con le nuove norme, sono quindi infondate. Adesso però Campanati è chiamato a rispondere di ogni cosa che fa, e di come operano i suoi arbitri, più o meno bravi, più o meno governativi. La rivalità con Gussoni, le rive¬ di GIORGIO VIOLINO ROMA — Quattro giorni di commissariamento, una settimana reale di presa del potere. Franco Carraro ha messo in atto sistemi inediti per la Federcalcio, che pure lo aveva avuto alla presidenza quando però il personaggio non aveva ancora l'esperienza e la personalità di oggi. Poche parole e molte decisioni concrete, un'operatività inconsueta, ma già l'ambiente calcistico, quanto è rimasto in piedi della struttura del passato, si agita secondo abitudine, ciascuno seguendo la strada dell'interesse personale. In linea con la nuova gestione sembrano essere soltanto, pur su posizioni istituzionalmente contrapposte, Campana e il suo sindacato da un lato, Matarrese e la Lega di Milano dall'altra: resta da vedere nei rispettivi eserciti quanti seguano il capo. FUMO — Sergio Campana ha affrontato con Carraro i mille problemi del calcio, ma una forzatura giornalistica, accompagnata da un errore, ha fatto emergere soltanto «la medaglietta- agli azzurri al posto dei consistenti premi. Occultate le argomentazioni più rivoluzionarie di Campana, se n'è poi alterato anche il senso. «I premi in Nazionale non dovrebbero esserci, l'ho già detto altre volte — disse Campana venerdì — mentre deve essere rivisto completamente il sistema di sponsorizzazione coordinandolo con 1 contratti individuali. Questi ultimi dovrebbero automaticamente cedere di fronte a quelli della Nazionale, e ai giocatori dovrebbe andare una giusta percentuale». Buttata l'esca ecco i giocatori azzurri abboccare inghiottendo lenza e canna. Si indigna Oraziani, che pure azzurro non sarà mai più, dicendo con grande classe: ; resta della vecchia lazioni presumibili di Bergamo, il livello tecnico non eccezionale dell'arbitraggio italiano: Campanati dovrà rispondere di ogni cosa. Alla prima che mi fai... LEGHE — Ed eccoci ai moschettieri di tega. Due dei tre hanno pèrso la parola, ma per poco, giusto il giorno dell'investitura di Carraro quando si sentirono dire a chiare lettere che se restavano ai loro posti era solo perché non si poteva fare diversamente sul piano operativo. L'unico che ha capito il nuovo corso è Matarrese: tace e cerca di darsi da fare per mettere insieme cocci antichi e nuovi. Il vispo Cestani s'è adontato per il fatto che Campana è stato ricevuto alla corte commissariale. Per lui è ancora il li a Montecatini . [ t struttura si agita se -nemico» e basta. E poi s'è permesso di togliergli in prospettiva Una delle poltrone domandando che t presidenti di Lega non siano più •vicein federazione: lunga vita al setiantottenne dirigente professionista, ma pensa proprio di tornare in scena a Lega di Firenze sciolta e con i nuovi statuti? Quanto a Bicchieri la lingua sciolta combina brutti scherzi. Finora aveva ripetuto fino alla noia soltanto il ritornello: «Accettiamo il commissario anche se non abbiamo nulla da rimproverarci». Adesso è tornato rinfrancato ad attaccare il suo nemico Cestani e ad attaccare Carraro e i suol metodi: «Il vicecommissario, 1 saggi. L'impostazione statutaria non può essere fatta da loro che non Nei mondiali di b secondo costume conoscono i risvolti del calcio». Complimenti! Nella graduatoria dei giubilatili nicchie ri è passato al primo posto. STRANIERI — Boniperti non demorde, vuole il terzo straniero. Ha detto Matarrese: «In questo momento non oserei nemmeno pensarci!». Ha affermato Campana: «Con la situazione attuale del calcio italiano è comunque una follia pensare a variare qualcosa». Nella corsa alla presidenza (scadenza olimpica 'SS più probabile dell'aprile '87, termine del commissariamento che fatalmente slitterà) dei tre candidati (Montezemolo fa storia a sé), il terzo, straniero, può far diventare Boniperti il terzo, in classifica. basket in Spagna