Partenza caos Laffite è grave

SPORT SPORT Nel Gran Premio d'Inghilterra vinto da Mansell che balza al comando del mondiale di Formula 1 - Il pilota della Ligier ha riportato fratture multiple alle gambe e lesioni al bacino - Le condizioni del francese sono critiche, carriera finita - Proprio ieri avrebbe dovuto disputare la sua 176a corsa, uguagliando il recòrd di Graham Hill Partenza caos, Lqfffite è grave Brands Match. Qufrancese; sopra a Quattro momenti dell'in sinistra, un piloti, non cidente di cui è rimasto vittima Jacques I.affile: in alto a sinistra, Li carambola in partenza che ha coinvolto numerose vetture; a destra, i primi soccorsi al identificato cerca di ai'itare lo sfortunato collega; a destra, la Ligier distrutta nell'urto viene sollevata da una gru e trasportata fuori della pista (Telefoto) La mezzofondista Zola Budd A Brands Match terrìbile groviglio di macchine a causa della Arrow di Boutsen rimbalzata al centro della pista dopo aver sbattuto contro le protezioni - Per estrarre dai rottami il pilota francese, incastrato con la sua vettura sotto il guard-rail, ci sono voluti 33 minuti dal nostro inviata CRISTIANO CHIAVEGATO BRANDS HATCH — Nello sport, come nella vita, c'è chi vince e chi perde. Chi gioisce e chi soffre. Ma ieri il Gran Premio d'Inghilterra di Pormula 1, se ha regalato a Nigel Mansell certamente la più bella giornata della sua esistenza, con un trionfo totale che lo ha portato anche in testa al campionato del mondo, è stato troppo cattivo con Jacques Lafiite. Il simpatico francese è rimasto vittima di un incidente che lo ha mandato all'ospedale in gravi condizioni con diverse fratture alle gambe. Una delle più spettacolari carambole della storia alla partenza, un groviglio di macchine e per il pilota francese è stato 11 dramma, quasi di sicuro la fine della carriera, se non peggio. E dire che proprio ieri per Jacques Laffite doveva essere un giorno particolare. Doveva festeggiare ia sua 176* gara in F.l. Avrebbe cosi pareggiato il conto con Graham Hill, leader della speciale classifica dei corridori che hanno disputato più Grand Prix e, nella prossima corsa, sarebbe diventato il numero uno assoluto, il «nonno» dei piloti. Un titolo meritato per continuità di risultati, per impegno, per passione. Invece un crudele destino lo aspettava dietro la porta. L'incidente è stato molto pericoloso, avrebbe anche potuto trasformarsi in una tragedia ancor più grave, vista la sua dinamica, ma ha colpito solo il corridore della Ligier, lo ha castigato per quasi vent'anni di corse senza mai subire danni importanti, lo ha ridotto male, come successe a suo cognato Jean Pierre Jabouille, finito fuori pista a Montreal nel 1980, con le gambe fratturate. Quello del via è stato un Incidente subdolo, del quale si sono accorti praticamente solo gli spettatori che erano appostati nella Paddock Hill Bend, la curva che segue il rettilineo del traguardo. I primi avevano superato Indenni il moménto più difficile e gli occhi di tutti erano puntati su Plquet che aveva preso il comando, davanti a Senna mentre Mansell appariva in difficoltà, a causa del cedimento del differenziale. Quando il perìcolo sembrava superato, sono apparse lungo 11 percorso le bandiere nere dei commissari sportivi che interrompevano la corsa. Cosa era successo? La Arrows del belga Thierry Boutsen che partiva in tredicesima posizione è andata a sbattere contro le protezioni sulla sinistra, poi è rimbalzata al centro della pista, creando il caos. Praticamente tutte le vetture che si trovavano alle sue spalle hanno trovato la strada bloccata. Qualcuno è riuscito a passare con qualche urto, altri si sono letteralmente fracassati contro l'ostacolo improvvisato o in clamorose uscite di pista. Distrutte le monoposto che arrivavano dalle ultime file, perché erano più veloci, come le due Osella di Berg e Ghinzani. Nel gran polverone, si c poi visto durante il replay televisivo, ùria macchina rossa che ha stretto, involontariamente perché costretta ad uno scarto improvviso per tentare di evitare l'Arrows ed i rottami delle altre macchine, la Ligier numero 26. Era una vettura rossa, probabilmente la Ferrari di Johansson oppure la Zakspeed di Rothengatter. Neppure i piloti hanno saputo dare indicazioni precise, tanta era la confusione. «Ho sentito una botta alle spalle — ha piegato Boutsen — non so se qualcuno mi ha colpito o se ha ceduto una sospensione. La mia macchina è andata diritta contro le barriere poi è saltata al centro della carreggiata. Mi sono preso un grande spavento. Per fortuna non mi sono fatto nulla: La Ligier, stretta sulla destra, si è incastrata sotto i guard-rail, schiacciata. I soccorsi, subito giunti sul posto, hanno dovuto lavorare Intensamente per liberare il pilota che si lamentava per 11 dolore. Ci sono voluti 33 minuti per estrarre Laf f ite e portarlo .al pronto soccorso. Poi un'autoambulanza ha trasferito il corridore al centro del circuito dove un elicottero si è levato in volo (era Intanto passata un'ora) per il Queen Mary Hospital di Sidcup a pochi chilometri di distanza, dove il povero Jacques è stato ricoverato. I primi accertamenti radiografici hanno accertato due fratture alla gamba destra (caviglia compresa), una alla sinistra e lesioni al bacino. Una situazione clinica difficile. Laffite prima di salire sull'elicottero aveva chiesto di essere trasportato 11 più presto possibile a Parigi.'Nel tardo pomeriggio 11 pilota è stato sottposto ad intervento cHfrurgico durato un'ora e mezzo e le sue condizioni sono •stazionarle*. Secondo quanto ha precisato l'ammistratore del Queen Mary Hospital il pilota si trova ora in una unità di cure intensive.

Luoghi citati: Brands, Inghilterra, Parigi