Rapinano un miliardo a Roma: sono Br?

Assaltato un furgone blindato delT«Assipol» con gli incassi di alcuni supermercati Assaltato un furgone blindato delT«Assipol» con gli incassi di alcuni supermercati Rapinano un miliardo a Roma: sono Br? Erano in quattro ma al c ROMA — Un miliardo, quasi tutto in contanti, ovvero l'incasso di sabato di alcuni supermercati dei quartieri Prati, Aurelio e Monte Mario: è il bottino di una clamorosa rapina a un furgone dell'«Assipol» compiuta l'altra notte da quattro banditi, I carabinieri del nucleo operativo no.i escludono affatto che si tratti di terroristi Un piano preparato nel minimi dettagli che è scattato poco dopo le 2.45. Il furgone, un •Ford Transit», con a bordo tre guardie giurate, Ettore Sebilia, Daniele Sorvillo e Giuseppe Cavallaro, stava rientrando nella sede delr«Assipol» in via Cola di Rienzo 284 per depositare, nelle camere blindate dell'istituto, 1 valori che stamani Maurizio Alfisi •i olpo avrebbero preso parte sarebbero stati trasferiti'nelle banche. L'automezzo Si è accostato davanti al cancello e due guardie sono scese per aprire il portone. E' stato a questo punto che 1 banditi, due nascosti in un cassonetto per 1 rifiuti, gli altri fra le auto in sosta, sono entrati in azione. I vigilantes sono stati immobilizzati, disarmati delle pistole d'ordinanza e fatti stendere a terra; quindi i banditi, dopo aver tramortito una guardia, si sono impossessati di due sacchi che hanno messo nel portabagagli di una «Renault Fuego» che si è allontanata, imboccando, in senso contrario, una traversa dopo aver urtato una «Golf* parcheggiata in seconda fila, risultata poi rubata, con ogni almeno dieci persone - Gli probabilità pronta a essere usata in caso d'emergenza. Una terza auto, una «Audi», risultata rubata un mese fa, è stata trovata davanti all'«Assipol». Inutili le battute dei carabinieri, scattate subito in tutta la zona. 'Nella dinamica può somigliare a un colpo delie Br, nell'esecuzione a una rapina della grande malavita organizzata», affermano gl'inquirenti. Di certo c'è che i quattro banditi si sono serviti di pistole di grosso calibro, tra cui una «Magnum 357» e di un fucile a pompa con le canne mozze, un'arma, quest'ultima, usata in più di un'occasione dalle Br. 11 cassonetto per i rifiuti era stato collocato da qualche giorno proprio accanto al investigatori: la dinamica se portone d'ingresso dell'«Assipoi». Dentro c'era una panca sulla quale sedevano due dei rapinatori, che potevano vedere la strada da due fori su un lato e respirare da altri fori sulla base; sopra una rete metallica e un sottile strato di rifiuti; per uscire, una maniglia su uno del lati corti del cassonetto. Durante la rapina, uno dei quattro banditi (erano giovani, ben vestiti e portavano il passamontagna, hanno detto le due guardie dell'Assipol aggredite) ha perduto gli occhiali da vista. Secondo Roberto Petrarota, capo ufficio stampa dell'«Assipol». la «Renault Fuego» risulterebbe rubata addirittura un anno fa, mentre l'immondizia che copriva la rete metallica del sembra quella brigatista cassonetto sarebbe stata «falsa»: giornali accartocciati, dipinti di vari colori, che risalgono al 23, 24, 25 giugno. Al colpo, secondo Petrarota, avrebbero partecipato almeno una decina di persone, forse anche di più. «17 lutto — ha detto — fa pensare a qualcosa di diverso da una banda di delinquenti comuni. Fosse accaduto tre anni fa, l' etichetta sarebbe stata immediata: terrorismo. Ma si può escluderlo, oggi? L'operazione ha richiesto tempo, organizzazione, controlli accurati. I nostri furgoni si muovono a ore diverse, percorrono itineràri che cambiano ogni giorno... Insomma, non mi sembra un'impresa da malavita spicciola». g. te.

Persone citate: Daniele Sorvillo, Ettore Sebilia, Giuseppe Cavallaro, Maurizio Alfisi, Petrarota, Roberto Petrarota

Luoghi citati: Roma