E' diventato donna da dieci anni ma per un cavillo resta Pasquale

Un transessuale napoletano «tradito» dalla Cassazione Un transessuale napoletano «tradito» dalla Cassazione E' diventato donna da dieci anni ma per un cavillo resta Pasquale La Corte non si era accorta che il suo ricorso era stato presentato in ritardo; così non ha potuto usufruire della nuova legge e all'anagrafe resterà «maschio» Solo se il Parlamento vara con urgenza una leggina il caso può essere sanato ROMA — E' da dieci anni una donna, ma per un cavillo giuridico resterà, registrato all'anagrafe come un uomo. In questa paradossale quanto drammatica situazione si viene ora a trovare un giovane transessuale napoletano, Pasquale B.. l'unico in Italia a non poter usufruire della legge sulla rettificazione di attribuzione di sesso, entrata in vigore quattro anni fa. Egli non potrà infatti far valere un suo legittimo diritto, mentre qualsiasi altro transessuale divenuto donna a seguito di intervento chirurgico può invece ottenere il cambiamento delle proprie generalità sulla carta d'identità grazie proprio alla nuova normativa. il caso dello sfortunato Pasquale è ormai definitivamente chiuso per la giustizia. Potrebbe risolversi soltanto se 11 Parlamento approvasse per lui a breve scadenza un'apposita .leggina.. Non vi sono infatti altre alternative per sanare questo «pasticcio.. Qualora deputati e senatori non intervenissero il transessuale continuerà a chiamarsi Pasquale. Sono questi gli effetti della sentenza con cui la prima sezione civile della Cassazione, presieduta da Fernando Santosuosso, ha definitivamente respinto — perché giunto fuori tempo massimo — il ricorso presentato dal legale del transessuale. E' stata cosi confermata la precedente decisione della Corte d'Appello di Napoli che prima dell'approvazione della legge 164 dell'82 aveva negato la rettifica anagrafica. Là decisione dei supremi giudici è quindi destinata a suscitare discussione soprattutto perché la situazione senza altre vie d'uscita è scaturita proprio da un errore commesso dalla stessa Cassazione, che tre anni fa non si accorse che l'impugnativa del transessuale era stata inoltrata in ritardo. Se fosse stata invece rilevata l'irregolarità della notifica del ricorso. Il protagonista di questa disavventura giudiziaria si sarebbe potuto chiamare oggi Pasqualina. Questi in sintesi i fatti II 12 marzo '76 il giovane Pasquale chiese al tribunale civile di Napoli di ordinare all'ufficiale di stato civile di San Giorgio a Cremano la rettifica dell'attribuzione di sesso, poiché egli si era sottoposto all'estero ad una delicata operazione chirurgica demolitoria degli organi genitali maschili n suo ricorso fu però respinto poiché la legge all'epoca in vigore non consentiva in tal caso le rettifiche anagrafiche. Analogo fu il verdetto di secondo grado. Tale decisione, adottata dalla Corte d'Appello di Napoli il 23 novembre '79, fu impugnata in Cassazione il 7 febbraio '81, quando cioè era ormai irrimediabilmente scaduto il termine di un anno e 46 giorni, prescritto dall'articolo 327 del codice di procedura civile, per ricorrere. All'udienza del 15 aprile '83 la Cassazione, non accorgendosi della tardi vita nella presentazione del ricorso, lo esaminò regolarmente come se fosse stato inoltrato nel termini di legge. In questa fase i supremi giudici hanno commesso l'errore che potrebbe rivelarsi irrimediabile. Infatti se a quella data 11 ricorso di Pasquale fosse stato respinto, egli avrebbe avuto comunque due settimane di tempo per usufruire in extremis dei vantaggi della legge 164 del 1982. che consentiva a tutti l transessuali la rettifica anagrafica fino al 30 aprile *83. In quell'occasione la Cassazione sospettò Invece di Incostituzionalità la legge 164 per presunto contrasto con i principi che garantiscono: il rispetto della persona umana (come singolo e nella sua vita di relazione); il riconoscimento della famiglia — come società naturale fondata sul matrimonio; 1 diritti-doveri nei confronti dei figli; e la tutela della salute dell'indivi Sabato scorso a Porto duo nell'interesse della collettività. Ma il 23 maggio dello scorso anno la Corte Costituzionale respinse tutte le eccezioni ritenendo in linea con la Carta repubblicana la legge 164 delì'82. L'Incartamento processuale fu cosi restituito alla Cassazione. Sembrava quindi scontato raccoglimento del ricorso del giovane transessuale. Senonchè il sostituto procuratore generale Domenico Jannelli rilevando l'intempestlvità dell'originaria notifica, ha chiesto che il ricorso di Pasquale fosse dichiarato inammissibile. Tale tesi è stata ora accolta dalla Suprema Corte, cosicché il transessuale non potrà chiamarsi Pasqualina. Pierluigi Franz tovenere tra i turisti Ammazza il cognato per una tomba CATANZARO — Un pensionato, Rocco Squillacioti, di 61 anni è stato ucciso nella tarda serata di sabato a Valleflorita (Catanzaro) a colpi di coltello dal cognato. Pietro Pace, durante una lite per l'uso della cappella funeraria di famiglia. Squillacioti, ferito da alcune coltellate (la più grave alla schiena) è morto mentre alcuni vicini lo stavano trasportando in auto all' ospedale di Soverato. L'assassino, invece, è piantonato nell'ospedale di Catanzaro, dove è stato ricoverato per alcune ferite da punta e taglio al torace. Secondo quanto accertato da polizia e carabinieri, sabato sera, intorno alle 21, tornando a casa dai campi. Pace ha visto Squillacioti davanti alla propria abitazione. Sceso dalla sua vettura l'uomo ha ripreso con il cognato una ormai annosa discussione sulla cappella funeraria, acquistata dalla vittima, e nella quale è sepolta la suocera di Squillacioti Maria Sestito. madre dell'omicida. Sembra che Squillacioti, dopo l'acquisto, avrebbe deciso di impedire l'accesso alla cappella ai congiunti della suocera tra i quali il più deciso a difendere il diritto di potere visitare la tomba della madre era Pietro Pace. Gióvane muore per puntura di un calabrone COSENZA — Un carpentiere di 28 anni. Carmine Orlando, padre di un bimbo di pochi mesi, è morto la scorsa notte, nell'ospedale di Rossano, dopo essere stato punto da un calabrone. Il giovane è stato portato da alcuni familiari nel nosocomio quando era' già cianotico. Le cure prestategli dal sanitari non sono valse ad evitargli la morte che è stata attribuita a choc anafilattico ed edema della glottidb. I familiari di Orlando hanno riferito ai medici che il giovane era stato punto, mezz'ora prima del suo ricovero In ospedale, da un calabrone, mentre, Insieme, stavano cenando all' aperto in campagna. A Milano trova un morto sulle scale MILANO — Il corpo senza vita di un uomo di 31 anni Italo Cecchi, è stato trovato ieri mattina sul pianerottolo del quarto piano di uno stabile di via Stefinl 14. Il cadavere è stato scoperto da un inquilino della casa che ha avvertito la polizia. Il corpo era disteso per terra con un brac-. ciò proteso verso la ringhiera. Le cause della morte, dai primi accertamenti sembrano essere naturali. Sul corpo di Cecchi non sono stati rilevati segni di violenza; in tasca gli sono stati trovati due cacciavite. La polizia non ha comunque notato alcun segno di tentata effrazione sulle porte degli appartamenti. La vittima aveva precedenti per furto. Scarica elettrica «brucia» un pescatore BERGAMO — (a.poJ Un episodio grave quanto incredibile è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio lungo 11 fiume Adda, presso Canonica, vittima un pescatore che è stato raggiunto da una terrìbile scarica elettrica per 11 contatto fra la sua canna da pesca e la linea elettrica di alta tensione: 11 pescatore è rimasto «bruciato» in tutto 11 corpo, con ustioni gravi di secondo grado. E' ricoverato nel reparto grandi ustionati dell'ospedale in condizioni estremamente allarmanti La vittima dell'inconsueto incidente è Giovanni Pumagalli ha 21 anni fa il muratore, abito a Canonica d'Adda. Fulmine incendia un capannone BOLOGNA — Un Incendio, probabilmente provocato da un fulmine, ha quasi completamente distrutto una fabbrica di scatole, ospitata in un capannone di 300 metri quadrati alla periferia di Bologna. Le fiamme si sono sviluppate verso le quattro di ieri mattina, mentre la città era investita da un violento temporale,