Dopo il mercato, la sporcizia Ramanzina per gli ambulanti

«Discariche «Discariche oppure chiudiamo» Dopo il mercato, la sporcizia Ramanzina per gli ambulanti Nelle piazze troppi residui organici e cartacce - Ora l'Amrr migliorerà il servizio, ma i rivenditori dovranno far la loro parte - Tutti i rifiuti vanno depositati nei contenitori, cartoni e imballaggi vanno prima sminuzzati - Ai contravventori multe da 20 mila lire a un milione Esposto in pretura Le piccole e medie aziende della provincia di Torino minacciano di chiudere 1 cancelli se, entro un tempo regionevole, gli amministratori pubblici non provvedono a predisporre le discariche per lo smaltimento dei rifiuti industriali. L'ingegner Pier Enrico Martin, presidente della Federapi piemontese, ha presentato un esposto al pretore di Torino, spiegando come la situazione sia di 'emergenza- e richieda quindi una serie di «interuenri straordinari, necessari per superare la lentezza delle attuali procedure di autorizzazione-. Spiega l'ingegner Martin: 'Da oltre un mese, l'unica discarica autorizzata, quella di Torrazzo, ha cessato le operazioni di smaltimento; attualmente, in Piemonte, non esiste discarica idonea ad accogliere i rifiuti solidi industriali-. •Le aziende della nostra regione — prosegue — sono costrette, perciò, a ricorrere alle imprese di smaltimento situate fuori Piemonte con costi elevati e soprattutto nessuna garanzia di continuità del servizio-. La Federapi ha scritto, anche, al ministri di Protezione civile, Sanità e Ambiente. 1 Fervore d'estate tra l 45 mercati torinesi, in piena attività nonostante i primi vuoti legati alle ferie. Un'assenza che sommersa dai colori di" luglio per ora quasi non si avverte mentre più vistosa che mal- risulta, purtroppo, anche la squallida marea di immondizie e detrìti che si lascia dietro lo sgombero quotidiano dei banchetti. Un'abitudine inammissibile; ed è per ovviarvi che ciascuno dei 5 mila ambulanti torinesi ha ricevuto una lettera dell'assessore al Commercio Carla Spagnuolo in cui viene sottoscrìtto il proposito di risolvere finalmente -le esigenze legate alla delibera sulla pulizia dei mercati presentata dall'assessorato all'Ecologia e approvata in Consiglio-, Vi rientra l'ampliamento di un servizio che sino ad ora l'A.M.R.R. ha esercitato direttamente soltanto su 21 mercati affidando i rimanenti ad imprese private convenzionate, nonché una normativa in grado di garantire funzionalità di contenitori, disiniezione del plateatico e cura delle grìglie stradali. Anche se tutto questo non basterà se gli ambulanti non accetteranno di far la loro parte, impegnandosi tra l'altro a depositare i rifiuti dentro o presso i contenitori ed a sminuzzare preventivamente cartoni o imballaggi: al contravventori, sanzioni da 20 mila lire ad un milione. Precisa l'assessore: «Lo esige una situazione arrivata al livello di guardia che VAMRR, pur perfezionando le sue prestazioni, non potrà risolvere senza l'apporto degli operatóri. Compresi quelli di abbigliamento che creano forse guai ' ancora maggiori degli alimentaristi: lasciarsi dietro montagne di appendiabito o di carta 'velina che svolazza ovunque è abitudine dispendiosa, intollerabile e rimediabile senza- troppi sfor- «?Ì". — n • ffi hfy-**P* Per arrivarci bisognerà però •canlbiaìtf mentalità, allineati gli ambulanti con i negozianti fissi che da sempre, come precisa 11 presidente degli alimentaristi Perfumo, «sono tenuti non solo ad un corretto smaltimento dei rifiuti ma a garantire la pulizia del marciapiedi prospiciente al negozio-. Aggiunge Carla Spagnuolo: -La tassa per la raccolta dei rifiuti versata da ogni ambulante corrisponde all'asporto dei bidoni già op- azione infantile Spesso dopo il mercato resta portunamente riempiti e a niente più. In caso contrario, significherebbe che ogni famiglia può sentirsi autorizzata a buttar l'immondizia dal balcone o ad abbandonarla sul pianerottolo-. Anche se cambiare un sistema tanto irrazionale quanto collaudato può non esser facile. Tanto più considerato, come fanno notare 1 rivenditori del mercato di piazza Santa Giulia attualmente tra i più problematici della città, che la tassa in psaPusicosemmrevetegtrz Qualcuno, però, ha troppa sporcizia. Nella foto, l'area di piazza Santa Giulia escluso arrivi, come corre voce tra 1 banchetti, a qualche blocco di protesta. Ma l'assessore al Commercio non si scompone. «Di fronte alle nuove leggi igienico-sanitarie diventa indispensabile che gli operatori assumano le proprie responsabilità, comprendendo che anche per i mercati l'epoca delle approssimazioni più o meno folcloristiche è definitivamente tramontata. Tant'è vero che proprio il mercato di Santa Giulia, gravato da obiettive difficoltà strutturali, sarà tra i primi con quello di Lucento, corso Grosseto e via Di Nanni ad ottenere un impianto elettrico accompagnato dalla garanzie più aggiornate-. Nel frattempo, l'immondizia dovrà comunque essere raccolta e sistemata da chi ne è responsabile, senza remissioni. «£1/ primo passo verso l'aggiornamento del settore anticipato dal nuovo Piano Commerciale, ora allo.studio a partire appunto dall'ambulantato e dalla crescita professionale del suo ruolo. Mentre anche il recente annullamento dellipotesV'-iperimentale collegata ai nuovi ma insostenibili mercatini di corso Sicilia e via Tunisi muove verso il medesimo traguardo-. proposito è salita vertiginosamente negli ultimi tempi, Protestano: «Versiamo circa un milione di fronte ad una situazione sempre peggiore, con la piazza abbandonata a se stessa. Visto che il versamento copre il solo smaltimento dei rifiuti, tanto varrebbe che ci lasciassero provvedere direttamente senza ul- terU«i spese Ur'lpotesi che vale uno sfogo, probabilmente. Anche se tra 1 mercati spira una reazione polemica che non è già cominciato

Persone citate: Carla Spagnuolo, Perfumo, Pier Enrico Martin

Luoghi citati: Piemonte, Torino, Torrazzo