La vera Italia con il Portorico?

L'esordio vittorioso con la Cina non ha convinto: troppi errori e scarsa concentrazione L'esordio vittorioso con la Cina non ha convinto: troppi errori e scarsa concentrazione La vera Italia con il Portorico? Bogues, cucciolo Usa Le critiche di Rubini II playmaker è alto MALAGA — Gran caldo, a Malaga, nella nostra giornata di riposo, e litri di sudore per Germania e Usa, chiamate a sbarazzarsi di sparring partners come Costa d'Avorio e Cina. Persino la corrida domenicale si inchina alle esigenze dei turisti e abbandona le fatidiche ore 5 per spostarsi alle 19, l'ora In cui Lute Olson abbandona 1 bordi della piscina dell'hotel di Torremollnos, dove si è preoccupato più dell'abbronzatura che di amalgamare la squadra americana: «Arriveremo a giocare al meglio, anche se non so se basterà, per vincere, pontifica agitando lievemente la sua chioma bianca. Qualcuno lo ha deluso. (-Ci sono mancati un po' di uomini per incidenti, non ho preso in considerazione gli americani d'Europa perchè ormai giocano solo per sé e per 1 soldi, non per la squadra, ma sono preoccupato soprattutto per i lunghi, che non stanno facendo quello che devono»). E pensare che sabato, vedendoli giocare, ci domandavamo come avrebbero fatto 1 nostri a tirare contro 1 loro tentacoli protesi ben sopra il ferro... La zona, piuttosto: l'avete attaccata male e ora tutti difenderanno a zona contro di voi. «Me lo auguro, perché non potranno fermare l nostri tiratori!». Più che 1 tiratori, per la verità, ha lm pressionato il playmaker Tyrone Bogues, il cucciolo La norvegese primat 1,60 ed ha impression nero di 1,60'della Wake Foresi University. Un autentico nano che fa vivere lo spettatore nella costante attesa'di uh «tunnel» tra le gambe di un gigante avversario. E lui si concede simpaticamente alle richieste di autografi, alle foto ricordo sul bordo della piscina, magari a fianco del gigante portoricano Frankie : Torruellas, di 2,18. Non è 11 più alto del girone, ma 11 tedesco Behnke (2,21) è bianco, biondo e più scontroso, e non si concede tanto i. volentieri. Torruellas Invece è un giocherellone, è la copia di Abbai-, anche nella barba, ma il suo allenatore Angel Cancel garantisce che non se l'è fatta crescere apposta: semplicemente è troppo pigro per tagliarsela... I portoricani sono i più scatenati: saranno diventati più seri e meno avventurosi in campo, ma rappresentano sempre la formazione (almeno tra quelle di un certo livello) più folcloristica. Forse anche perché si ritrovano solo In queste occasioni: la mag- I risultati GRUPPO A: Grecia-Panama 110-81; Brasile-Corea 10474; GRUPPO B: Urss-Angola 89-51; Israele-Uruguay 84-79, GRUPPO C: Italia-Cina 9887; Portorico-Germania 81' 69; Usa-Costa D'Avorio 9963; Germania-Costa D'Avorio 88-70; Usa-Ctna 107-81. GRUPPO D: Canada-Mala ysia 128-38; Jugoslavla-N. Zelanda 118-81. ista mondiale a Oslo ato per il suo gioco gior parte di loro ha studiato o è ancora universitario negli States. Tornano a Portorico d'estate, per un campionato di quattro mesi, per Intascare al massimo una ventina di milioni a far le belve da circo, visto che fino allo scorso anno 1 campi erano cintati da una altissima rete per prevenire le Invasioni di pubblico e persino gli arbitri (solitamente venivano ingaggiati ignari stranieri) erano perquisiti prima di entrare in gabbia, dal giorno in cui un allenatore aveva estratto la pistola e sparato ad un giocatore Ora, garantisce Cancel, le cose sono un po' cambiate, ma l'ambiente è sempre Infuocato, e forse a questi portoricani non dispiace venire a giocare il Mundobasket anche per evitare certi rischi di casa...'Il risultato, per loro, viene dopo, anche se sognano di battere oggi l'Italia: «Vi abbiamo battuti una sola volta nella nostra storia — dice il citi Cancel — e per noi sarebbe un'impresa superarvi, perché siete forti, aggressivi, avete buoni pivot. Una volta l'obiettivo dei portoricani era uno solo: superare gli Usa, prendersi una rivincita sui maestri-padroni, su chi. pur ospitandoli negli studi e nella vita, li considera cittadini di serie B. Adesso dicono che il complesso è passato, che vivono alla giornata, per battere un avversario dopo l'altro e arrivare il più lontano possibile. g> e* La nostra nazionale ha bisogno dì ritrovare il miglior Sacchetti per sperare di salire in alto «Se non recupererem dal nostro Inviato GUIDO ERCOLE MALAGA — L'esordio, pur vincente, della nostra nazionale al Mundobasket contro la Cina non è piaciuto a nessuno. Non è piaciuto a Bianchini, uscito nerissimo dallo spogliatoio, anche se poi ha cercato di mascherare la sua insoddisfazione sottolineando che 15' di buon gioco erano comunque già un passo avanti rispetto a Verona: «Gli esperimenti però adesso sono finiti, non ci sono più le premesse psicologiche per farli e, da stasera col Portorico, dovremo giocare 40' filati». Non è piaciuto a Cesare Rubini, ex «padrino» del basket, ora «padre», facile alla commozione, del settore squadre nazionali: «Andiamo avanti con una gamba sola, a ondate» e non lo dice apertamente ma lascia trasparire che questa squadra non gli piace, non interpreta il suo ruolo con la grinta che invece ha sempre contraddistinto il «Principe». Le critiche invece non hanno soddisfatto Sacchetti. Non siamo ancora ai silenzi-stampa di Vigo, ma l'Incredibile Hulk del nostro basket è apparso scontroso, polemico, prima di ammettere, con la sua consueta onestà, di non attraversare un periodo felice, un po' per l'abitudine acquisita a Varese di giocare guardia anziché ala come ormai da anni in maglia azzur¬ o Riva, Marzorati e Sacc ra, un po' per motivi che lui stesso definisce misteriosi. E di un Sacchetti al meglio questa Nazionale ha bisogno estremo. Lo stesso Rubini, pessimista sul nostro futuro (•non abbiamo più del 50% di probabilità di conquistare una medaglia»), non nasconde che le nostre chances siano legate al recupero di tre uomini: «n Riva della tournée americana dell'83, prima degli incidenti; il Marzorati d'inizio stagione; e il Sacchetti di Mosca '80, Nantes '83 e Stoccarda '85». Gli altri contano relativamente: .Villana è Programma Girone A (Saragozza); ore 19 Francia-Brasile; ore 21 Corea del Sud-Panama. Girone B (El Ferrol): ore 19 Urss-Israele; ore 21 Australia-Uruguay. Girone C (Malaga) ore 19 Usa-Germanla; ore 21 Italia-Portorico. Girone D (Tenerife): ore 19 Canada-Argentina; ore 21 Jugoslavia-Olanda. ITALIA: 4 Premier, 5 Costa, 6 Magnifico, 7 Gilardi, 8 Polesetlo, 9 Brnnamonti, 10 Villalta, 11 Binelli, 12 Riva, 13 Dell'Agnello, 14 Marzorati, 15 Sacchetti. All. Bianchini. PORTORICO: 4 Rivai, 5 Lopez, 6 Sosa, 7 Febres, 8 Mincy, 9 Torruellas, 10 Cruz, 11 Correa, 12 Morales, 13 E. Leon, 14 F. Leon, 15 Rivera. All. Cancel. TV: differita sa Rai Uno del secondo tempo (ore 23,20) e diretta sa Telemontecarlo dalle 20,55. hetti saranno guai» buonissimo ma non è un crack, il suo gioco è prevedibile e non è un leader, come non lo sarà mal Magnifico, né Binelli, un bamblnone col biberon che se avesse carattere, dopo i 3' giocati con la Cina, dovrebbe entrare In campo con tanta rabbia dentro da spaccare il mondo». E ce n'è un po' per tutti, senza carattere, falsi professionisti che «hanno diritto a chiedere di guadagnare bene, ma poi dovrebbero dare sempre il massimo, come faceva Meneghln. E Invece pensano a risparmiarsi per 11 domani: colpa degli allenatori che non hanno dato loro la mentalità giusta». E in Italia Rubini ne salva proprio pochi: appena quelli che si è portato in nazionale ieri (Gamba e Salea/ o che ha oggi («Bianchini, più estroso ma meno programmatico di Gamba»/ Peterson e già mette un punto interrogativo accanto al nome di Tanjevic, «privo di carisma e carente di intelligenza sul piano umano». E mentre Rubini si sfoga, Bianchini cerca di lasciar trasparire una sensazione di fiducia. Le nostre pecche contro la Cina (percentuali di tiro insufficienti, rinuncia sistematica al tiro da 3 punti, leggerezze difensive, scarsa concentrazione) vengono liquidate in fretta: oggi è un altro giorno, oggi dobbiamo ritrovare l'Italia vera, che non è detto debba assomigliare a quella di sabato. Fiducia ancora a Brunamonti, Gilardi, Sacchetti. Villalta (che si lamenta dei canestri rigidi: Solo noi in Italia abbiamo voluto copiare gli americani, con i canestri sganciabili, più morbidi, e ora lo paghiamo-; e Magnifico, ma potrebbe essere anche l'ora di Ario Cotta contro i lunghi portoricani. •Costa sta attraversando un periodo di grande concretezza, anche se deve sfruttare al meglio le sue doti, prendere maggior confidenza sotto canestro» dice Bianchini, e il gigante pesarese si dichiara pronto, «anche se — fa notare — l'allenamento è un conto, la partita un altro». Portorico, del resto, nonostante Bianchini elogi la sua trasformazione da squadra istintiva, un po'pazza, a quintetto capace di ragionare, non è parso affatto un avversario trascendentale: un buon lavoro di cucitura di Lopez, discreti tiratori Sosa e Morales, potente e con le stimmate del professionista Mincy (lo vogliono i New York Knicks) e poi c'è il chilometrico Torruelas, sosia di Jabbar con quel capino piccolo sospeso a 2,18 e una barbetta che incornicia un volto da bambino con due occhi un po' sperduti.