Radice: Un torneo-sprint col valzer delle panchine

Un allenatore confermato giudica le novità Un allenatore confermato giudica le novità Radice* Un torneo-sprint col valzer delle panchine di FRANCO BAOOLATO Nell'estate delle panchine che cambiano c'è un tecnico che è rimasto fedele alla bandiera granata e si appresta a cominciare la terza stagione alla guida della squadra che ha già portato per due anni consecutivi in Europa. Parliamo, è chiaro, di Gigi Radice. L'allenatore del Torino non si lascia turbare dalle ricorrenti voci su un'eventuale partenza di Junior con destinazione Napoli. Ma, fa capire, sta già pensando alla formazione da mandare in campo fra poco più di un mese in Coppa Italia. E Junior, fino a prova contraria, lo ritiene in forza al Toro. •La realtà del brasiliano — afferma Gigi — è che ha un contratto con noi fino all'estate dell'87. Sono partito per elusioni della presi le vacanze e di una sua probabile partenza in società non se n'è proprio parlato. Sono al corrente delle cose scritte sui giornali, dell'interessamento del Napoli. Direi anche che è legittimo questo tentativo della squadra azzurra, siamo in un momento in cui c'è una coda al mercato, tutto può succedere: però io partirei dalla considerazione che bene a male Junior ha un contratto con noi». Senza fare pazzie il Toro si è assicurato Lorìerì e Kieft. B primo sostituirà Martina che ha avuto una stagione sfortunata e sarà affiancato da Copparoni pronto a tornare in panchina. Il secondo, a gioco lungo, è stato preferito a Diaz anche perché, ricorda Radice, l'argentino -ha chiesto una cifra troppo elevata, una cosa che ci avrebbe fatto denza Chinaglia rovinare tutto lo spogliatoio. Giocatori e società devono rendersi conto che è finito il tempo delle vacche grasse». Radice ride di gusto quando gli ricordiamo che il Torino finora ha acquistato «solo» il portiere e i' centravanti ma che attorno a questi due ruoli si è da sempre costruita una squadra di football: «Si, è vero questo detto, è vecchio ma valido. Non devo fare grossi proclami io — sostiene 11 tecnico granata — però più di altre volte sia la nostra che le campagne acquisti di quasi tutte le squadre sono passate inosservate per via del Mundtal. Tutte le società, però, si sono mosse poco. C'è solo il Milan che, essendosi rinnovato molto, ora è la più attesa». Sono invece cambiate molte panchine. Marchesi alla Juve, Trap all'Inter eccetera: •La novità più inattesa è quella dell'altro giorno a Firenze, con l'avvicendamento tra Agroppi e Bersellini. Mi spiace per Aldo, aveva anche rinnovato il contratto. Ma c'è stato un cambio dirigenziale, la piazza è sempre un po' agitata a Firenze, certe cose rientrano nei rischi della nostra professione». DI più, sulla vicenda Radice non si sente e non può, forse, dire. Invece trova abbastanza curiosa la corsa all'allenatore. Questo valzer delle panchine servirà anche «a dare nuovo entusiasmo alle squadre che hanno mutato tecnico. In partenza, quin di, ci sarà maggiore competitività, anche combattività. Del resto avviene quasi sempre cosi nel nostro campionato dopo avvenimenti come l mondiali o gli europei. Poi, dopo la magra figura al Mundial, tutto il nostro calcio ci terrà a farsi vedere ancora valido. E, aggiungerei, visto che c'è l'inchiesta sul Totonero, ci terrà a far dimenticare il marcio che è uscito fuori, . Finiamo con due considerazioni sui recenti mondiali. Mar adona è stata l'arma in più dell'Argentina? «Premesso che avrebbe dovuto comportarsi diversamente in occasione del suo gol di pugno, Diego è stato determinante. Ma un bravo va a Bilardo che è riuscito a far vincere una sudamericana giocando all'europea, con una punta sola». Junior tornerà caricato dal bel Mundlal? «Si è imposto in nazionale nel ruolo che ha coperto per due stagioni con noi, per lui è stato indubbiamente un successo anche se poi il Brasile ha ceduto malamente la strada alla Francia»

Persone citate: Agroppi, Bersellini, Bilardo, Chinaglia, Copparoni, Diaz, Gigi Radice, Marchesi, Radice

Luoghi citati: Argentina, Brasile, Europa, Firenze, Italia, Napoli