Su Bergamo la palla a Carraro

A Firenze il vertice arbitrale ha deciso cancellazioni e promozioni A Firenze il vertice arbitrale ha deciso cancellazioni e promozioni Su Bergamo la palla a Carraro Ogni decisione sulla dal nostro Inviato GIORGIO VIGLINO FIRENZE — La confraternita arbitrale ha chiuso la stagione '86 con le consuete grandi purghe che, giustificate dalle necessità tecniche di avvicendamento, nascondono giochi clientelari, vendette trasversali, punizioni esemplari, accantonamenti prudenziali e quanto di meglio hanno in repertorio le associazioni a circolo chiuso. Le anticipazioni di ieri sono confermate in pieno. Rinvio al commissario della Figc, Carraro, di ogni decisione riguardante Bergamo. Riduzione dei quadri arbitrali da 47 a 42, quindi salvataggio per Mattei e Bruschini. Mini—sorteggio confermato, rivalutazione dei guardalinee, e relativa riduzione al minimo dell'utilizzazione arbitrale in questo ruolo, a completare il quadro. Gussoni nella sua relazione sulla stagione scorsa lia sottolineato fra l'altro come la maggior severità arbitrale abbia portato ad un aumento del 34 per cento nelle espulsioni e del 45 per cento nelle giornate di squalifica. Novità invece per quanto riguarda lo scandalo del calcio—scommesse, settore arbi- I bocciati e i promossi FIRENZE — Oneste, in sintesi le decisioni prese dall'Aia. Sono stati cancellati dai ruoli i seguenti arbitri: Luigi Altobelli (Roma) Egidio Ballerini (La Spezia) dimissionario Roberto Blanciardi (Siena) Franco Cassi (Pisa) Giovanni Da Pozzo (Monza) dimissionario Piero D'Innocenzo (Ciampino) Marcello Gabrielli (Prato) dimissionario Roberto Greco (Lecce) Flavio Ongaro (Rovigo) Angelo Pellicano (Reggio Calabria) Giancarlo tirandola (Lecce) Paolo Tubertini (Bologna) dimissionario Sono stati invece promossi alla Can (serie A e serie B): Camillo Acri (Novi Ligure) Gian Carlo Dal Forno (Ivrea) Bruno Di Cola (Avezzano) Mauro Felicanl (Bologna) Marcello Nicchi (Arezzo) Tiziano Pucci (Firenze) Armando Scalile (Bologna). sorte dell'arbitro livornese troie. Alla pressione attuata sabato nei confronti di De Biase e del nuovo vertice calcistico, si aggiungono nelle giubilazioni scelte ben precise. Gli arbitri più discussi, ma non di vertice, sono stati tutti eliminati. E' toccato a Da Pozzo identificato con nome e cognome sui nastri del giudice Marabotto, a D'Innocenzo, a Pellicano e a Greco. Una volta finiti fuori dai ruoli potranno anche essere inquisiti e la categoria arbitrale potrà vantare la propria verginità. Sacrificare qualcuno per salvare i restanti chiacchierati, come Lanese, Lamorgese, Esposito e altri ancora più quotati. Le dodici cancellazioni riguardano innanzitutto Ballerini dimissionario dall'autunno scorso e Altobelli che, innocente o colpevole, sconta la lentezza del sistema giudiziario italiano che lo ha sotto inchiesta da oltre due anni. Poi escono i meno giovani e meno quotati: Roberto blanciardi, medico dentista ma nei quadri delle squadre nazionali come medico sportivo accompagnatore delle varie selezioni; Giancarlo Pirandola, professore nella vita ma appena apprendista sul campo; Paolo Tubertini, gioielliere bolognese, giovane ma con episodi turbolenti alle spalle. Poi c'è un neo-promosso, di eccellenti qualità e in forza da un anno soltanto. Lo hanno scoperto daltonico soltanto quando è arrivato alla serie maggiore: si tratta di Franco Cassi, al quale non è stato sufficiente dimostrare che importante è sapere dove sta il verde sul semaforo, anche se non lo si identifica cromaticamente. Quindi tre arbitri dalla carriera breve al pari di Cassi, privi di qualità o chiacchierati, Piero D'innocenza appunto, Roberto Greco e Marcello Gabrielli. Vita di poco più lunga nella Can hanno avuto Giovanni Da Pozzo, Flavio Ongaro e Angelo Pellicano, quest'ultimo appena trentasettenne. Anche nelle promozioni ci sono stati aggiustamenti e compromessi. Per fare un solo esempio: promosso Camillo Acri della sezione di Novi Ligure, ù stato bocciato Giuseppe Bailo, reo soltanto di appartenere alla stessa sezione e di non permettere quindi una sufficiente distribuzione geopolitica delle promozioni. Scendendo fra gli illustri ignoti che salgono dall'Interregionale ai due campionati di C, e dai Dilettanti all'Interregionale chissà quanti casi perlomeno dubbi. Colpisce la cartiera lampo di Paolo se è stata demandata al co D'Agostini, già promosso all'Interregionale sicuramente per meriti propri: il fatto che sia figlio dell'ex designatore arbitrale sostitvito lo scorso anno con Gussoni, è puramente casuale. Assegnati infine i premi stagionali. Il genovese Claudio Pieri si aggiudica il «Dattilo- come miglior arbitro internazionale, Paolo Fabbricatore il -Ferrari Aggradi- quale numero uno fra i nuovi ammessi alla CAN (serie A e B), e Fabio Baldas il *LongaghanU in palio fra gli esordienti. • TURD GRIP, quasi sicuramente nuovo dt del Campobasso, ha detto: «La società mi ha offerto un buon contratto che ho Intenzione di accettare se, come spero e penso, il Malmoe mi verrà incontro acconsentendo a rescindere il contratto che mi lega fino al 1987». Dallo scudetto co mmissario della Figc Campanari, presidente Aia con Maestrelli alle d