Venezia splendido ostaggio di arte, turismo e rimpianti

INTERNO INTERNO Venezia splendido ostaggio di arte, turismo e rimpianti II torturo poliiko di Bologna è appeso al piano regolatore Non scompaiono i timo VENEZIA — Infuocato weekend con gente avida di cultura che passa dalla Biennale alla mostra «Futurismo e Futurismi», dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, in Piazza San Marco, dove c'è «La scienza dell'arte» (una esposizione provocatoria voluta dal critico Toni Toniate e patrocinata da Mario Rigo, assessore alla Cultura) all'Omaggio a Franco GentUlni, 11 grande pittore delle cattedrali ma anche della realtà contemporanea, troppo presto scomparso, che il Centro d'arte «Venezia e l'Europa», Roma - «Prova generale» del grande esodo sulle strade per il mare. Cosi ieri mattina si presentava la Pontina, verso Anzio Le indicazioni eme mori che la città soccomba le diretto da Cettina Degan, ha onorato in modo esemplare. Questa gran folla di fine settimana fa code composte per entrare a Palazzo Orassi come alle Corderie, non si lamenta nemmeno degli scioperi selvaggi del vaporini che ogni tanto bloccano il traffico o dell'odore nauseabondo dei canali; compera cataloghi costosi e sta a guardare quadri e sculture, cercando di capirne i significati. Venezia non è mai stata cosi piena di turisti come in questa esplosiva estate dei trenta gradi e più, c'è anche chi sceglie il merse dal convegno sv ntamente alla laguna insi Lido per una vacanza, come il mio amico pittore Domenico Cantatore che per un mese sta all'Excelsior, «ma vengo anche a Venezia, vado a visitare le mostre con mia moglie Carla, ho compiuto ottant'anni ma giro al Lido in bicicletta, ho scoperto questa isola incantata, con i suoi alberghi da favola, Thomas Mann nelle sue pagine descrisse magistralmente questa atmosfera, quanti rogassi assomigliano al giovinetto Tadzio, anche se oggi tutto è meno stregato: Venezia, dunque, è sempre attuale, le altre città si svuotano, qui invece le calli si intasano, al Piazzale Roma si impazzisce per trovare un posteggio, le autorimesse sono al completo, poi tutti all'arrembaggio del centro, dei punti nevralgici dell'arte e della scultura. E' strabiliante, quest'anno, l'interesse del pubblico per le esposizioni. Si è in attesa di quella dedicata alla Cina, che si terra a Palazzo Ducale a fine agosto, un avvenimento importantissimo, voluto dal sindaco Laroni e da Mario Rigo. Intanto si passeggia tra le sculture all'aperto, un itinerario intelligente lungo la Laguna, oppure ci si incontra da Paul Klee, a Cà Peserò, dove sino a ottobre il celebre maestro internazionale diffonde la poesia della sua pittura, che ha avuto tanti imitatori ma che resta unica, sensibile e felice. Ma Venezia non è fatta soltanto di mostre e di artisti, è soprattutto luce e mistero, è anche silenzio, quello di certe piccole corti, chiuse tra le abitazioni, o quello di una calle meravigliosa dove sventola la biancheria appesa, che ogni volta cambia foggia e colore, ma è sempre incanto e tripudio. Qui, in questi posti incomparabili, che rari turisti sanno scoprire, vibra l'anima della città: che non è solo,uno scrigno di memorie, ma Una realtà con tariti prbblemi, anche difficili e amari. Con disagi e drammi come quello delle case che si pagano a peso d'oro, e che tanti poveri pensionati sono costretti a lasciare, a tarda età. svoltosi a Chioggia Anno 118 - Numero 178 - Lunedì 7 Luglio 1986

Persone citate: Degan, Domenico Cantatore, Franco Gentulni, Laroni, Mario Rigo, Paul Klee, Thomas Mann