Muore per droga Fabio Moricca stroncato da overdose in carcere

Il padre, famoso clinico romano, venne coinvolto nell'inchiesta sui «letti d'oro» Il padre, famoso clinico romano, venne coinvolto nell'inchiesta sui «letti d'oro» Moore per droga Fabio Moricca stroncato da overdose in carcere Il giovane è stato iscoprire eventuali ROMA — Fabio Moricca, 29 anni, figlio del primario romano rimasto coinvolto quattro anni fa nello scandalo dei •letti d'ore, è morto sabato sera all'ospedale Santo Spirito dove era stato trasferito d'urgenza dal carcere di Regina Coeli. Il giovane, che poco prima di varcare l cancelli dell'istituto di pena aveva ammesso di essere un eroinomane, era stato arrestato martedì 1° luglio per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Sabato, nel primo pomeriggio, si era sentito male mostrando i segni tipici della crisi di astinenza. I tre detenuti che erano in cella con lui avevano avvertito subito le guardie e Fabio Moricca era stato ricoverato nel centro clinico del carcere. La tragedia sabat nutilmente trasferito da Regina Coeli al Santo Spirito - Due inchieste per responsabilità - Probabilmente ha acquistato in prigione la dose letale Con il passare delle ore le sue condizioni invece di migliorare si aggravavano sempre di più. Fu deciso il ricovero in ospedale e con un'autoambulanza del carcere il giovane venne trasportato al Santo Spirito. Ma appena ricoverato, intorno alle otto di sera, Fabio Moricca è entrato in coma: un'ora e mezza dopo era morto. Le autorità del carcere parlano di crisi di astinenza ma l'ipotesi appare difficilmente credibile. Saranno le due inchieste, della magistratura e quella interna amministrativa, a chiarire le cause della morte. E' stata mal applicata la terapia prevista per 1 detenuti tossicodipendenti oppure Fabio Moricca è rimasto vittima di una «overdose»? ato sera a Possagno Moricca, quando pochi giorni fa venne arrestato, era in compagnia di Giuseppe Ciccarone, 26 anni, finito in carcere anche lui. I due giovani furono sorpresi a bordo di un'auto sulla quale i carabinieri rinvennero dieci grammi di eroina, un bilancino di precisione e sostanze per tagliare la droga. E' possibile che il giovane, in forte crisi di astinenza, sabato abbia comprato eroina da un altro detenuto e se la sia iniettata senza alcuna precauzione. Una dose eccessiva, o una droga tagliata male? Ma è possibile anche che Fabio Moricca sia rimasto .vittima dei tranquillanti, forse in dose accessi va. che solitamente vengono somministrati ai detenuti tossicodi- o presso Treviso pendenti in preda a crisi di astinenza. Una prima risposta comunque si potrà avere già oggi, subito dopo l'autospia alla quale sarà sottoposto il cadavere del giovane nell'istituto di medicina legale dell'università di Roma. Fabio, era figlio del professor Guido Moricca, l'ex primario dell'Istituto tumori Regina Elena, condannato in appello nel novembre dello scorso anno a tre anni di reclusione per interesse privato in atti d'ufficio. In primo grado, i giudici erano stati più severi: nove anni, due milioni di multa e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Forse perché non.si era ancora spento 11 clamore che aveva accompagnato la vicenda. Fu un vero scandalo: un primario, uno scienziato apprezzato in Italia e conosciuto all'estero per aver scoperto una terapia antidolore da applicare nel campo del tumori che veniva accusato di vendere a suon di milioni postiletto in un istituto pubblico, quale il «Regina Elena». Furono in molti, sia durante il processo di primo grado, sia in appello, a voler testimoniare contro il professore: tutti familiari di pazienti che ormai l'inesorabile male aveva portato via ma che avevano avuto direttamente a che fare con lui. Venivano da tutta Italia a rinfacciargli il vergognoso commercio di letti che con l'ausilio di un assistente, di una suora e di una capo-sala, aveva istituito presso 11 «Regina Elena». Pochissime, le voci in sua difesa. Tenace, la sua incredulità: sino alla fine. Sin da quando, un giorno di fine settembre del 1981, gli agenti si presentarono nel suo lussuoso appartamento e gli contestarono l'ordine di cattura. Non voleva crederci, poi svenne. Si risvegliò all'infermeria di Regina Coeli, proprio 11 dove, sabato pomeriggio, è passato anche suo figlio Fabio. Ma senza mai più riprendere conoscenza. c r. c. Due sorelle annegane in mare a Bari BARI — Due sorelle, Anna e Tonia Loiacono, rispettivamente di 19 e 17 anni, di Modugno, sono morte ieri mentre facevano il bagno nelle acque antistanti Santo Spirito, frazione costiera ad una decina di chilometri a Nord di Bari. A quanto si è appreso, entrambe potrebbero essere state vittime di un malore. Recatesi al mare con un1 altra sorella, erano entrate in acqua da poco tempo, quando sono state viste in difficoltà in,prossimità della riva da altri bagnanti. Soccorse e trasportate in ospedale, sono morte durante 11 tragitto. Due paurosi in

Luoghi citati: Bari, Italia, Modugno, Possagno, Roma, Treviso