La politica, il potere I giovani interrogano

La politica, il potere I giovani interrogano La politica, il potere I giovani interrogano Martinazzoli (de). FormicaMovimento, Formigoni, faMILANO — «Ci interessa ancora? La politica e il potere, quale responsabilità». Su questo tema si è svolto ieri sera, a conclusione dell'happening dei giovani organizzato dal Movimento Popolare e dal Cattolici Popolari, un incontro-dibattito cui hanno partecipato 11 ministro di Grazia a Giustizia. Mino Martinazzoli, il capogruppo del psi alla Camera, Rino Formica e 11 presidente della commissione politica del Parlamento europeo, Roberto Formigoni. Il dibattito, che doveva svolgersi all'aperto negli spazi messi a disposizione del Comune di Milano a Monte Stella, è stato tenuto sotto una tenda, a causa di un nubifragio che si è abbattuto nel pomeriggio su Milano rendendo quasi impraticabile l'area in cui erano stati installati gli stand e le mostre dei giovani del Movimento Popolare. -Quale responsabilità assume per voi l'esercizio del potere?», ha domandato al tre uomini politici, il responsabile dell'ufficio stampa di Mp, Alberto Savorana, introducendo il dibattito. «JVon mi sono preparato — ha risposto il ministro Martinazzoli — perché non ho idee precise su cosa sia il potere. Ho interesse comunque di sapere quale rapporto c'è tra la politica e la moralità». La politica, secondo il ministro di Grazia e Giustizia, «rischia di significare niente, perchè intende dare troppe risposte. Il problema del potere riguarda in particolare i partiti che in Italia sono gli organizzatori del consenso e che oggi, mi pare, non sono in grado di avere rapporti con la singolarità della gente, di interpretare le loro esigenze». (pascutotegr«om'dntimcorepoesptratamtrnchlitrmsebsicotad«mpsos1'orevcumPrrbvlap gue la polemica ica (psi) e il leader del faccia a faccia a Milano L'onorevole Rino Formica (psi) si è soffermato sugli aspetti teorici del potere la cui manifestazione — ha detto — può essere 'trasparente» (potere democratico), «segreta» (quello del principe), «occulta» (che non esprime i motivi veri del suo potere) e 'del silenzio» (il potere che nasce dalla paura e dalla intimidazione). I vari poteri, comunque, secondo Formica, continuano a vivere insieme »Oggi — ha proseguito — registriamo una caduta della politica, che non è capace di esprimere una sintesi dei vari poteri; oggi, accanto ai poteri tradizionali, si sono costituiti altri poteri, come quello militare e finanziario che si sono mondializzati, mentre i controlli su di essi hanno mantenuto un carattere nazionale». Formica ha detto ancora che c'è «una diffusione in Italia del potere apparente, mentre il potere reale resta fermamente nelle mani di chi l'ha sempre posseduto. E' auspicabile che alla complessità della situazione non si risponda con tentazioni regressive». Roberto Formigoni ha portato al dibattito il contributo del Movimento Popolare che «non ha un potere da imporre ma che chiede la libertà di potere essere presente nella società secondo l'ideale cristiano cui crede. Questo del 19S6 è stato l'happening delle 'opere', cioè delle centinaia di realizzazioni sociali, educative, culturali, imprenditoriali, costituite in questi anni dagli uomini e dai giovani di Movimento Popolare, del Cattolici Popolari, dai centri di solidarietà. A questi giovani interessa una politica che sia subordinata alle ragioni della vita, che si faccia ancella della costruzione di una società piti umana».

Luoghi citati: Comune Di Milano, Italia, Milano