Fanfani consultazioni-lampo (ma la crisi resta al buio)

13 13 Fontani, consultazioni-lampo (ma la crisi resta al buio) A PAGINA Oggi e domani il sondaggio esplorativo del presidente del Senato - Possibile O rinvio alle Camere del governo Craxi con un minirimpasto? Wojtyla ha bacialo il fango di Annero ROMA — Comincia la seconda settimana di consultazioni per tentar di trovare il bandolo di una crisi di governo che al più sembra indecifrabile. La scorsa settimana cominciò il presidente della Repubblica Cossiga. Andò avanti per due giorni con le tradizionali consultazioni ufficiali e per due giorni con incontri riservati senza riuscire a trovare una soluzione. 01 riprova da questa mattina Arnintore Fanfani, mandato da Cossiga in esplorazione nella giungla delia disciolta maggioranza a cinque. I pronostici sono pessimisti anche per il tentativo del • Verso la fine del viaggio In Colombia, Giovanni Paolo Il ha visitato anche Armerò, la città sepolta dall'eruzione del Nevado del Rulz. Il Papa si i Inginocchiato sulla distesa grigiastra di tango secco, dove sorgono tante piccole croci bianche, e ha baciato la terra che ricopre le 23 mila vittime. In seguito, a Cartagena, che i antico porto di navi negriere, ha pronunciato dure parole contro I trafficanti di droga «che sono I veri mercanti di schiavi del giorno d'oggi» • poru.no sempre le loro vittime alla distruzione. presidente del Senato. Ma qualche barlume di soluzione quanto meno si comincia ad accennare. I làici sponsorizzano a gran voce un ritorno alle Camere del governo già battuto, per chiedere sul campo una nuova fiducia. Soluzione che nelle prime battute della crisi piaceva a De Mita e dispiaceva a Craxi il quale la considerava un ripiego che avrebbe fatto risorgere un governo congenitamente malato. Ma da allora è trascorsa una settimana in cui De Mita ha dato l'impressione di essersi gradualmente procurato qualche posizione di van- taggio rispetto a Craxi, il quale metteva in conto di poter uscire dalla crisi con un governo più forte del precedente. Non solo di governo forte non si parla, ma per il psi c'è il rischio che a Palazzo Chigi torni un democristiano. A questo punto, il ritorno alle Camere accompagnato da un ricambio di alcuni ministri, potrebbe sembrare il male minore per 1 socialisti. Di questo dovrà probabilmente discutere la direzione del partito di Craxi che si riunisce nel pomeriggio. La de attende una risposta, «un contributo costruttivo», come ha promesso il psi. Nel partito del garofano il dibattito interno non è comunque facile. Se la partita procede su questi binari, alla fine sembrerà che l'ha spuntata De Mita, teme una parte del socialisti. L'alternativa è però puntare i piedi anche a rischio di andare, ad elezioni anticipate che al pai non piacciono più dopo 1 risultati delle elezioni siciliane. Ma potrebbe essere ugualmente un rischio da correre, se non ci fossero altre vie d'uscita. Fanfani, intanto, non sembra rassegnato a tornare da Cossiga a mani vuote, nel caso fallisse il tentativo di formare una nuova alleanza a cinque. Ha ricevuto un mandato senza limiti e sembra intenzionato a sfruttarlo. Gli incontri di oggi sono con le delegazioni dei partiti minori, quelli importanti sono previsti per domani pomeriggio. L'unica novità delle consultazioni odierne è che Fanfani è riuscito ad evitare di incontrare Enzo Tortora, presidente del partito radicale. E' bastato escludere da questo giro di consultazioni 1 presiAlberto Rapisarda (Segue a pag. 2 - 9' col.) della crisi di governo, non si è più mosso. Ha trascorso il pomeriggio isolato nel suo studio a completare la lettura del materiale raccolto: decine e decine di dichiarazioni, prese di posizione dei partiti da dopo le elezioni in Sicilia fino alle consultazioni di Cossiga al Quirinale. Ha preso moltissimi appunti, ha preparato puntigliosamente le domande che rivolgerà, a partire da stamane a Palazzo Madama, alle delegazioni dei partiti e si è tenuto in contatto con il suo addetto stampa, Ignazio Contu, che dal Senato gli ha segnalato gli interventi poli¬ tici più significativi della giornata. Arnintore Fanfani ha trascorso cosi la prima domenica di luglio, un mese che, per una singolare serie di coincidenze, è stato per lui particolarmente importante in almeno dieci occasioni. Trentadue anni fa, nel 1954, infatti, dopo 11 congresso di Napoli di fine giugno, fu eletto per la prima volta segretario della democrazia cristiana. Quattro anni dopo, nel luglio 1958, dopo aver contribuito, come segretario del partito, al sucGiuseppe Fedi (Segue a pag. 2-9* col.)

Luoghi citati: Cartagena, Colombia, Roma, Sicilia