Rubini-Fratello, pace fatta

Rubini-Fratello, pace fatta BASKET Finito il test di Binelli in Usa Rubini-Fratello, pace fatta MILANO — Più di due ore di colloquio telefonico tra la sede degli Hawks, ad Atlanta, e là redazione della E.D.B., che a giugno aveva Invitato Mike Fratello come istruttore di uno dei suoi camp estivi, sono serviti a raffreddare un po' le polemiche per il provino americano di Magnifico e Binelli. Botta e risposta un po' pepato all'inizio, quando da Milano c'era chi smentiva alcune «verità» di Mike Fratello (che sosteneva di aver avuto da Porcili il placet a contattare Binelli) e da Atlanta giungevano secche puntualizzazioni ad alcune interviste «inventate» a Toronto e ancor, più pungenti repliche alle scuse accampate da Bianchini dopo la sconfitta con la Spagna («Sono stati contattati dai prò nove giocatori — ha detto Fratello — Chissà perchè solo gli italiani hanno scatenato certe polemiche»). Fratello ha anche chiesto spiegazioni a Rubini per averlo definito «un venditore di ciliegie impomatato», e il dirigente azzurro ha smentito, confermando invece di aver detto che Magnifico e Binelli, in America, avrebbero al massimo potuto pulire gli spogliatoi. Un po' di frizioni sull'opportunità di queste frasi, ma alla fine ha prevalso il buon senso: il presidente degli Atlanta, Kustel, parlerà con il commissioner della NBA, Stern, per proporre alla Federbasket un accordo

Luoghi citati: America, Atlanta, Milano, Usa