Ecco Jo dopo Salomè è la nuova diva snob

Ecco Jo dopo Salontè è la nuova diva snob La Champa a Locamo nel film di Raitre Ecco Jo dopo Salontè è la nuova diva snob ROMA — Vent'anni o poco piti, aria affamata da indossatrice, occhio aggressivo, toni svagati di chi pratica e frequenta il bel mondo, Jo Champa è l'unica vera diva del film Dolce assenza, presentato l'altra sera alla Rai, prima di partire per il Festival di Locarne. Storia di una amicizia femminile, ma anche storia di due modi di esser donna, Dolce assenza, prodotto da Raitre all'insegna di forza giovani, avanti c'è posto, è un film girato da Claudio Sestieri a Milano con l'ambizione di contenere i centi entro il miliardo, ma di fare una gran bella figura. Accanto a Jo Champa che recita se stessa nel ruolo di Gloria, ci sono l'attrice francese Fabienne Babà, una Dominique Sanda postmoderna, nel ruolo di Sara, e Sergio Castellato, attore di teatro il cui Giovanni senza pensieri è andato a Cannes. Dolce assenza va a Locar no e Sembra morto ma e solo svenuto andrà a Venezia, fuori concorso. Jo Champa, nata Ciampa senza acca, da un padre medico internista italiano e da una madre americana, giornalista di moda, vissuta tra Stati Uniti e Milano con soggiorni in vari luoghi, sembra la classica creatura, ricca e felice, destinata a far cinema. Ex ragazzina tutta ossa, ma con una faccia divorata da enormi occhi neri, viene portata in passerella per caso da André Laug, amico della mamma, che la fa sfilare senea averle fatto fare neanche un provino. Ex fotomodella senza entusiami, viene scoperta da Francesco Cinieri ed inviata al registiClaude D'Anna, che cerca la sua Salomé per il film omonimo che sta girando a Cinecittà. Ex attricetta sconosciuta è lanciata a Cannes come una promessa dopo che abilmente vien fatta circolare la voce della sua abilità in scena, del suo misterioso riserbo nel girare nuda, della sua straordinaria vocazione erotica. •Se non trovo film che mi coinvolgano emotivamente — dice, senza rendersi conto delle enormi difficoltà che incontrano perfino le pili grandi interpreti — non posso recitare. Non ho mai studiato le regole né desidero farlo. Sullo schermo porto me stessa e 1 miei sentimenti.. Si comporta come i giovanissimi che troppo presto vedono realizzati i propri desideri e dice: «L'indossatrice non la farò trai più, anche se in questo film. Dolce assenza, mi è toccato recitare proprio questo ruolo. Dovevo tornare in passerella per André Laug, ma all'ultimo momento non me la sono sentita». si. ro.

Luoghi citati: Cannes, Milano, Raitre, Roma, Stati Uniti, Venezia