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Finanziaria slitta a settembre Rinvio per far posto al voto di fiducia per il governo Finanziaria slitta a settembre ROMA — La crisi di governo, se pure risolta, ha lasciato per strada una «vittima» illustre: le nuove procedure di finanza e bilancio statale. L'esame parlamentare del «documento preliminare di programmazione economica e finanziaria», che il governo aveva predisposto còme strumètitó^basé ^^YaTfMS^ va finanziaria e che se non ci fosse stata ld crisi avrebbe presentato puntualmente alle Camere prima della fine di giugno, non potrà più essere condotto alla Camera e al Senato poiché è programmata la discussione e il voto di fiducia relativo al nuovo esecutivo. E' inevitabile quindi che tutta la procedura slitti a settembre. E' quanto emerso nel corso di un incontro avvenuto a Montecitorio tra i presidenti delle due commissioni Bilancio Ferrari Aggradi e Cirino Pomicino. Per quest'anno salta cosi di fatto la piena applicazione delle «risoluzioni» omogenee approvate nei mesi scorsi dalle due commissioni con il placet delle presidenze dei due rami del Parlamento che sancivano un nuovo iter per la predisposizione di una finanziaria più snella, meno compressa dai tempi del dibattito parlamentare e più rispondente alle esigenze di governo della finanza pubblica. ;m»?A»blamo valutato 11 calendario» e in linea f ctt^ffiassùnà "ha dichiarato Cirino Pomicino * ir«é0e-mis8omiMl(M'Jm dWdmehto comincerà la prima settimana di settembre per proseguire in aula nella seconda. Se invece l'analisi sarà solo in commissione, si procederà dalla seconda settimana del mese». Mentre questo nodo politico verrà risolto nel prossimi giorni dai presidenti delle due Camere, già oggi Ferrari Aggradi e Cirino Pomicino contatteranno i presidenti di Senato é Camera per mettere a punto i dettagli tecnlcoprocedurall. Per la prossima settimana si dovrebbe tenere una riunione congiunta degli uffici di presidenza delle due commissioni al fine di valutare formalmente la situazione e il calendario dei lai 'ri.