Polemica sulle assunzioni nominative o numeriche? di Walter Mandelli
Polemica sulle assunzioni nominative o numeriche? Botta e risposta tra Mandelli e Pizzinato per lina diffìcile riforma Polemica sulle assunzioni nominative o numeriche? ROMA — 'Libertà di assumere chi vogliamo, sema vincoli*. -No, i una logica da caporalato moderno*. La tradizionale polemica fra imprese e sindacati sul collocamento al lavoro ricompare sulle colonne dell'«Unltà»: si scontrano il vicepresidente della Confindustrla Walter Mandelli, e 11 segretario generale della Cgil, Antonio Pizzinato. Ma, nel vuoto estivo, è una polemica che perde il suo flato, soffocata forse dalla sfiducia comune in un'altra riforma che sembra impossibile. Se cambiare il vecchissimo, assurdo collocamento è per i sindacati faticoso, e cozza contro timori annosi, per gli imprenditori le scappatole sono molte e l'urgenza forse non è sentita da tutti allo stesso modo. Alla vigilia della crisi di governo, stava per arrivare all'approvazione in Senato, dopo anni passati alla Camera, un disegno di legge che cambia qualcosa senza soddisfare realmente nessuno; e che, però, è parso impossibile migliorare. Chiamata numerica o chiamata nominativa, è il termine tecnico per il problema. Quanto gli imprenditori possono scegliere di assumere chi vogliono (chiamata nominativa), quanto devono ricorrere (chiamata numerica) alle Uste -egli uffici di collocamento? In prospettiva, diceva il «plano del lavoro» del ministro De Michelis, la chiamata nominativa (assumere chi si vuole) deve diventare la regola, dall'eccezione che è oggi; salvo 'misure di garanzia per le fasce di manodopera ritenute deboli sul mercato*, ossia donne, lavoratori da tempo disoccupati, handicappati. Mandelli ha obiettato che l'industria è impegnata in una sorta di guerra, in una competizione internazionale durissima; e «nelle truppe di prima linea non ci possono stare i ri/ormati, i rivedibili*. Ora non vuole tornare sulla polemica, ma Pizzinato non gli'avrebbe dato unaris posta puntuale^ di1 nVèHloi WblgéH'dogli l'accusa di voler fare come il «caporale» che sceglieva i braccianti a giornata saggiando i loro muscoli Ma al di là di non gradire i caporali e 1 generali-in battaglia, che cosa vuole la Cgil? Pizzinato è In vacanza, e Antonio Lettieri, segretario confederale, ribatte: *Il mercato del lavoro non è come il mercato delle scarpe: riguarda delle persone. Una logica selvaggia, di selezione darwinia- na, come quella di Mandelli non la possiamo applicare nell'organiszazione di un intero Paese, dove ci vogliono regole di civiltà*. I sindacati non sono affatto lontani dall'impostazione contenuta ne) «piano del lavoro»: non osteggiano l'allargarsi della chiamata nominativa purché ci siano garanzie per le fasce più deboli. «Fra i sindacati europei, è anzi una posizione abbastanza ardita* nota Lettieri. Nel disegno di legge giacente si prevede una casistica ampia e macchinosa; la regola principale, secondo il testo già approvato dalla Camera, è di consentire metà assunzioni numeriche, metà nominative. Inoltre, si prevede una sperimentazione elastica su base regionale. sase regionale. Ne discuteva, prima della crisi, la commissione lavoro del Senato, presieduta dal socialista Gino Giugni, che è fra 1 maggiori esperti di diritto del lavoro. «La parte piti innovativa — dice Giugni — è quella che estende le procedure collegiali, crea le sezioni circoscrizionali e modifica le commissioni regionali per l'impiego. Invece, pochi credono che possano funzionare bene le nuove norme per le assunzioni, molto complicate*. Giugni ha proposto un emendamento per allargare e semplificare le possibilità di chiamata nominativa: si adotterebbe un sistema di quote, con una assunzione su 10 vincolata. Ma non passerà: la discussione riseliierebbe di complicarsi troppo. reboe ai complicarsi troppo. Ostacoli ce ne saranno ugualmente, il disegno di legge prevede di adottare la chiamata numerica per le fasce medio-basse del pubblico Impiego, dove, invece che un impaccio, risulterebbe una innovazione semplificatrice rispetto ai concorsi. Ma il ministro della funzione pubblica Remo Gaspari, se confermato, vorrebbe conservare i concorsi. s. 1. • Olivetti — La polizia metropolitana di Londra — comunemente conosciuta «Scotland Yard», dall'Inizio della prima sede — istallerà circa novanta minicomputer Olivetti AT-T della linea 38.1 sistemi verranno impiegati per migliorare la gestione delle risorse — sia di uomini che di mezzi — della polzla londinese. | se. Walter Mandelli, vicepresidente della Confìiidustria. e Antonio Pizzinato, segretario generale della Cgil
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