Nato alla Casa Rosada il Mec del Sud America

Nato alici Casa Rosada 81 Mec del Sud America Nato alici Casa Rosada 81 Mec del Sud America Alfonsin e Sarney firmano i primi accordi - Alla cerimonia il presidente dell'Uruguay Sanguinetti - Le paure argentine NOSTRO SERVIZIO BUENOS AIRES — Il presidente del Brasile José Sarney, accompagnato dal ministro dell'Economia Dilson Funari, da lunedi si trova in Argentina In visita ufficiale. Accolto dal presidente Alfonsin, resterà a Buenos Aires fino a stasera per una serie di colloqui politici di particolare rilievo anche perché da ieri partecipa agli stessi 11 presidente dell'Uruguay Jullo Sanguinetti. L'incontro a tre viene interpretato come un'ulteriore importante azione dei tre Paesi da poco tornati al regime democratico e che intendono rafforzare sempre più i vincoli tra di-loro Isolando il Cile e 11 Paraguay, 1 due Paesi del Cono Sud del continente ancora a regime militare. Ma l'Importanza di questa riunione a tre in questa occasione è data in maniera speciale dall'annuncio di dieci accordi economici che 11 presidente argentino Alfonsin e quello del Brasile Sarney hanno firmato ieri alla presenza del loro collega uruguaiano. Non è chiarita ancora a sufficienza la parte che ha In questi accordi l'Uruguay del quale si dice per adesso soltanto che porta la propria adesione. In realtà, 1 dieci accordi, del quali da vari giorni si danno anticipi su tutta la stampa, sono stati firmati solamente da Argentina e Brasile. / I documenti approntati in questi giorni tra contrasti crescenti, per quanto se ne sa, non andrebbero oltre uno schematico statuto che investe in un primo momento solo gli scambi commerciali e la cooperazione tecnico-industriale. Ma si pensa evidentemente ad altro. E sono chiari e Inequivocabili 1 riferimenti alla possibilità di un avvio di integrazione economica a più largo raggio tra il Brasile e l'Argentina. Non sono pochi 1 riferimenti, infatti, alla nascita nel dopoguerra della Cee che sarebbe presa in questo momento come modello per l'Inizio di questa integrazione. Alfonsin, Sarney e Sanguinetti sono tre presidenti che hanno in comune tanti elementi politici ma sono soprattutto affratellati dal proposito di tener duro sulla trincea della ritrovata democrazia dopo tristissime esperienze di regimi militari comuni ai loro tre Paesi. Questa ricerca di un più ampio spazio con un'intesa di carattere Internazionale conferma l'Impegno della loro azione per ancorare l'Incipiente esperienza democratica a motivazioni e interessi stabili con impegni senza ritorno. DI qui i numerosi riferimenti di questi giorni al tema della possibile comunità economica che si intende lanciare con gli accordi. Tuttavia, per quello che si riferisce alla situazione argentina, non sono mancati in questi giorni 1 contrasti messi in luce in vario modo da diversi settori del mondo produttivo di questo Paese. Gli industriali argentini temono Infatti fortemente le conseguenze di un'associazione con 11 più progredito Brasile che vanta una Industria molto più avanzata di quella argentina, la quale è rimasta negli ultimi anni vittima dell'arretratezza.1 n mondo produttivo ar¬ gentino rifiuta esplicitamente il ruolo di eterno fornitore di materie prime e si citano i dati più recenti per documentare la temuta invasione del prodotti brasiliani. Nel 1984 l'Argentina ha esportato per quasi 500 milioni di dollari in Brasile, ma solo 1117% di tali esportazioni è di origine industriale, mentre ha importato per oltre 800 milioni di dollari, di cui un buon 67% assorbito dai manufatti brasiliani. Sono questi 1 dati che fanno temere un'lnarrestablle alluvione di prodotti brasiliani a tutto scapito della produzione locale. E sono questi 1 dati alla base delle proteste che si sono levate in questi giorni contro l'iniziativa del presidente Alfonsin per l'Integrazione economica con 11 Brasile. Tuttavia, da parte del governo è stato assicurato che I dieci accordi firmati sono soltanto l'Inizio dell'azione più vasta che si intende intraprendere per addivenire a una comunità economica vera e propria per la quale II presidente Alfonsin ha lanciato un suo ultimo appello in un discorso di domenica scorsa invitando a superare le antiche rivalità con il grande vicino, il Brasile, associandosi alla sua produzione e al suo impegno di progresso e di sviluppo per 11 futuro da prolettare agli altri Paesi dell'America Latina. L'attesa per conoscere il contenuto preciso degli accordi è grande, anche se si ritiene da qualche parte che, dati i contrasti, gli stessi potrebbero essere stati svuotati negli ultimi giorni e ridotti a sole Intese commerciali. e. st.

Persone citate: Alfonsin, Funari, Rosada, Sanguinetti