Bilancia commerciale va in attivo a giugno

Riera' :-u" Ih va in attivo a giugno Il passivo in 6 mesi scende da 16.940 a 6745 miliardi Riera' :-u" Ih va in attivo a giugno Saldo positivo di 345 miliardi (-2424 nello stesso periodo '85) ROMA — Grazie altsalo del dollaro e dei prezzi petroliferi, il disavanzo della bilancia commerciale italiana si è ridotto, nei primi sei mesi del 1986, di oltre diecimila miliardi di lire rispetto al corrispondente periodo del 1985: tra gennaio e giugno di quest'anno, infatti, il saldo negativo tra importazioni ed esportazioni è sceso a 6.745 miliardi di lire rispetto ai 16.940 miliardi del primo semestre 1985. Nel solo mese di giugno, la bilancia commerciale italiana presenta un saldo attivo di 345 miliardi contro il disavanzo di 2.424 miliardi dello stesso mese dell'anno precedente. Nei primi sei mesi del 1986. le importazioni italiane sono diminuite dell'8,7 per cento rispetto al primo semestre 1985, scendendo a quota 79.530 miliardi mentre le esportazioni sono cresciute del 3,8 per cento a quota 72.785 miliardi. Nel solo mese di giugno, la flessione delle importazioni è stata invece molto più accentuata (meno 17,7 per cento a quota 11.925 miliardi) mentre le esportazioni sono cresciute soltanto dèll'1,6 per- cento (12.270 miliardi). La contrazione delle importazioni in giugno — segnala V Istat — e ascrivibile quasi esclusivamente ai prodotti energetici (meno 57 per cento) ed agro-alimentari (meno 12 per cento). Nel semestre, il saldo negativo del settore energetico si è ridotto di 8.188 miliardi mentre quello della bilancia agro-alimentare è sceso di 767 miliardi. E' migliorato invece di 1352 miliardi l'attivo del prodotti tessili mentre' è peggiorato 11 disavanzo del settore chimico 4033 miliardi). Il saldo attivo più consistente, nel semestre, è quello del prodotti tessili e dell'abbigliamento (+9,831 miliardi), seguito da quello del prodotti metalmeccanici (+8.746 miliardi). Ancora in passivo, Invece, la bilancia dei mezzi di trasporto (meno 533 miliardi). «L'andamento della bilancia commerciale continua a migliorare in linea con quella dei pagamenti valutari. Entrambe, Infatti, in giugno hanno chiuso in attivo, quella valutaria per la terza volta consecutiva e quella commerciale per la prima volta nel semestre». E' quanto afferma in una nota il ministro del Commercio estero Nicola Caprla. «L'attivo commerciale — afferma Caprla — è una conseguenza della diminuzione del 17,7 per cento delle importazioni e di un aumento dell' 1,6 per cento delle esportazioni. L'espansione del nostro export a tassi notevolmente inferiori rispetto a quelli medi del 1985 non è un riflesso della perdita di competitività del sistema, ma un fenomeno che va ricondotto agli andamenti del commercio mondiale. In questa prima parte dell'anno, infatti — ri¬ leva Caprla —, la domanda mondiale ha registrato un'espansione media del tre per cento contro il cinque per cento dello scorso anno. In altre parole — prosegue Caprla — gli obiettivi di rilancio del commercio mondiale programmati al vertice di Tokyo continuano a risultare una mera enunciazione di principio, giacché i Paesi che di spongono di eccessivi avanzi commerciali, come-Giappone e Repubblica Federale Tede sca, non favoriscono un'adeguata crescita interna con effetti propulsori sulle altre economie». DUE SEMESTRI A CONFRONTO

Luoghi citati: Roma, Tokyo