La calata degli stranieri di Renato Cantoni

La calata degli stranieri La calata degli stranieri Da circa due anni la Borsa italiana è diventata maggiorenne; per una serie di fattori concomitanti essa è entrata a far parte del ristrettissimo gruppo di mercati azionari a livello internazionale. Hanno incominciato gli analisti e gli operatori statunitensi che, dopo aver deciso di inserire nei loro portafogli una detcrminata percentuale di valori non americani, han-. no incluso nel gruppo anche i più importanti titoli italiani. Motivi determinanti sono stati una discreta stabilità politica, la minor conflittualità sociale, l'irresistibile avanzata dei prodotti made in Italy nel mondo e particolarmente negli Stati Uniti. L'alto corso del dollaro rendeva inoltre ulteriormente apprezzabili i valori stranieri comparati con quelli similari nazionali. I massicci acquisti di Olivetti, Fiat, Snia-BPD, Montedison furono all'origine dell'inaspettata ripresa della Borsa italiana ancora sotto choc dopo i crolli del 1981. Agli americani si aggiunsero gli inglesi e poi a poco a poco gli altri Paesi industrializzati e si allargò vistosamente la rosa dei titoli «interessanti». Ma non vi è rosa senza spine. , II tumultuoso afflusso di compratori d'oltre confine provocò non poche irregolarità e strozzature nelle Borse italiane, troppo piccole e tecnologicamente arretrate per sostenere una spinta tanto rapida e massiccia. Le procedure amministrative non ressero allo sforzo superiore alle strutture esistenti cosicché il sistema bancàrio, la Banca d'Italia, la Consob e il Tesoro furono subissati di proteste da parte delle istituzioni statunitensi e britanniche che non riuscivano ad avere in tempi brevi la disponibilità materiale delle azioni acquistate. A dire il vero le nostre autorità centrali non sono rimaste con le mani in mano. E' stato messo in funzione il Montetitoli che permette di accelerare le operazioni di consegna dei titoli negoziati ogni mese, facilita le incombenze tecniche derivanti dagli aumenti di capitale e il sollecito inserimento di valori «nuovi» al listino ufficiale. La Consob ha fatto miracoli nel disbrigo delle molte' plici incombenze nonostante un organismo giovanissimo, una struttura insufficiente e una serie di problemi organizzativi derivanti dalla breve esistenza di questa Séc all'italiana. La Banca d'Italia ha cercato di agevolare con ogni mezzo il buon fine di ci eli borsistici caotici e di proporzioni senza precedenti. Solo la capacità tecnica e i sacrifici del piccolo gruppo dipendente dalla Stanza di Compensazione di Milano hanno impedito un clamoroso «tilt» delle liquidazioni. In quanto al disbrigo quotidiano degli scambi il centro clcttrocontabile della Borsa di Milano è riuscito brillantemente nel suo compito, reso ancor più difficoltoso dal protrarsi fino a pomeriggio inoltrato delle riunioni più incandescenti. Tutto sommato, e cono scendo bene i problemi, non ci si deve lamentare. Se il lavoro non riprenderà le proporzioni di marzo-maggio è lecito pensare che entro la fine del 1986 si ritornerà alla normalità. Gli operatori stranieri devono aspettare con pazienza e capire che proprio la loro calata in massa verso il mercato azionario italiano è una delle principali cause di quanto è accaduto. Quello che più importa per noi è che rimanga viva e operante la componente estera dell'azionariato in quanto essa e,ancora da considerarsi un elemento trainante di questo incredibile e inaspettato lungo periodo di rialzo. Si è già visto quale effetto abbiano sortito diversi grossi disinvestimenti in aprile c soprattutto in maggio e come qualche massiccio acquisto negli scorsi giorni abbia risvegliato il mercato da un insidioso letargo. Naturalmente per gli stranieri è determinante la componente politica, non solo italiana ma internazionale. Il reincarico a Craxi è stato accolto positivamente all'estero, mentre le vicissitudini economiche americane hanno avuto un effetto deprimente in tutti i mercati azionari, Italia compresa. Ormai possiamo considerarci usciti dalla minore età finanziaria e stiamo affiancandosi ai Paesi più maturi. Se questo da un lato è motivo di compiaciménto, dall'altro è un monito a non lasciarci prendere dall'euforia del momento e ad affrontare con professionalità i problemi tecnico-operativi ancora irrisolti. Renato Cantoni

Persone citate: Craxi

Luoghi citati: Italia, Milano, Stati Uniti