Lo show delle « Frecce Tricolori » negli Usa

Lo show delle « Frecce Tricolori » negli Usa Le esibizioni serviranno per l'addestramento dei piloti militari in un ambiente diverso Lo show delle « Frecce Tricolori » negli Usa Le «Frecce tricolori», la pattuglia acrobatica dell'Aeronautica militare, è in America per un giro di esibizioni negli Stati Uniti e in Canada che si concluderà il 9 settembre; un viaggio era stato sollecitato da tempo da enti e organizzazioni statunitensi e canadesi oltre che dalle comunità italiane del Nord America. Le prime esibizioni si sono svolte a North Bay (Ontario) e a Me Guire (New Jersey); poi la pattuglia andrà a Oshkoh (Wisconsin), San Francisco, toccherà il Montana, il Texas. New .York, tornerà in Canada a Moose Bay, Vancouver e Toronio, per chiudere il 9 settembre a An drews. Mariland. Questa trasferta era stata sembre impossibile negli scorsi anni perché gli aerei su cui si esibiva la pattuglia (prima i Republic F 84 poi i G 91 Fiat) non avevano l'autonomia sufficiente per attraversare l'Atlantico (e quando nel '59 i «Diavoli rossi» del ca pitano Squarcina si erano esibiti negli States avevano dovuto usare gli aerei prestati dall'Usaf ). Oggi, con i nuovi Macchi Mb 339, dotati di serbatoi supplementari, il grande balzo è diventato possibile. I dodici aviogetti delle «Frecce tricolori» sono partiti dalla base di Rivolto 1*11 luglio accompagnati da due quadrimotori da trasporto C 130 «Hercules, con parti di ricambio e personale tecnico e da due Breguet Atlantic specializzati per la ricerca e 11 soccorso in mare (aerei di questo tipo sono stati impiegati per cercare Beppe Panada e Roberto Kramar, 1 due naufraghi dello yacht «Berlucchi»). Sei sono stati gli scali necessari, in Germania, Gran Bretagna. Islanda, Groenlandia, nella Terra di Balliti in Canada e a Goose Bay in Labrador; lo stesso itinerario sarà seguito per il ritorno. A parte gli obiettivi principali di questa tournée, che sono di rappresentare l'Italia all'Expo di Vancouver e di far conoscere fn Usa le capacità professionali dei nostri piloti e le caratteristiche tecnologiche dei velivoli (gli Mb 339 sono già stati acquistati da numerosi Paesi stranieri per l'addestramento del piloti militari) l'impresa nordamericana è stata decisa anche ai fini dell'addestramento dei piloti e dei tecnici. I 36 ufficiali e i 78 sottufficiali cha prendono parte alla missione hanno dovuto addestrarsi a volare in un un ambiente, quale quello del Nord Atlantico, assai diverso da quello consueto (per esempio, i piloti hanno frequentato in Gran Bratagna un corso di sopravvivenza in mare di un mese organizzato dalla Rovai Air Force) mentre gli equipaggi degli Hercules e degli Atlantic hanno messo a punto mezzi di soccorso specifici per dure condizioni del clima sub-artico. Infine la spedizione è stata organizzata in modo che i 114 uomini e i 16 velivoli siano autosufficienti per tutto 11 periodo; si sono create In tal modo le condizioni che la pattuglia (che è anche un reparto operativo della nostra aeronautica) incontrerebbe se dovesse essere costretta ad operare lontano dalla propria base. v. rav. Un'esibizione delle «Frecce tricolori», la pattuglia acrobatica dell'Aeronautica militare italiana

Persone citate: Beppe Panada, Berlucchi, Moose Bay, Roberto Kramar, Squarcina