Nella Costa Azzurra gli incendi sono dolosi di Claudio Donzella

Nella Costa texana gìl Intendi sana dolasi Denunciano i sindaci dei paesi più colpiti Nella Costa texana gìl Intendi sana dolasi «E' stato un atto criminale» - Una vedova trovata morta nella casa di campagna - Distrutti 7000 ettari di bosco NIZZA — Il fuoco che da giovedì ha trasformato la Costa Azzurra in un immenso rogo si è placato. Ieri pomeriggio rimanevano solo pochi e isolati focolai, controllati da due «Canadair». Ora si comincia a fare un primo esame dei danni. Il bilancio è pesantissimo, e comprende anche una vittima a Eze Village. alle spalle di Monaco, una delle località più colpite: nella frazione di Saint-Laurent si era dovuti ricorrere all'evacuazione di tutta la popolazione. Un'anziana vedova, madame David. 74 anni, è stata trovata carbonizzata nella sua povera casa di campagna. La donna il giorno prima era stata portata via dai soccorritori, perché l'abitazione era minacciata da vicino dalle fiamme. Ma qualche ora dopo la pensionata, sfuggendo ai controlli, era tornata nell'alloggio, che si è trasformato in una trappola mortale. I feriti sono una decina (vigili del fuoco e civili impegnati nell'opera di spegnimento), ma nessuno di loro è in gravi condizioni; undicimila famiglie sono rimaste senza televisione, altre 700 hanno il telefono isolato, centinaia di case sono senza luce. Nella lotta contro il rogo sono stati impegnati 1100 uomini, aiutati dal cielo dagli aerei: sei Canadair che hanno fatto la spola con 11 mare per rifornirsi d'acqua da scaricare sulle fiamme e perfino un «DC 6» che lanciava liquido ritardante. U fuoco ha. divorato complessivamente 7000 ettari di bosco tra Cannes e Mentone. distruggendo le celebri mimose di Berre, i castagneti centenari di Bendejud e cancellando perfino le rovine medievali di Chateauneuf. «E' andato in fumo uno dei più bei patrimoni europei», commentavano ieri alla Pre- fettura di Nizza, dove affluiscono tutti i dati. Le dichiarazioni di chi a stento è riuscito a trarsi in salvo, dei testimoni, dei pompieri, danno la dimensione di un disastro senza precedenti. «In tutta la mia carriera non avevo mai visto niente di simile: cinque grandi incendi divampati quasi nello stesso tempo in diverse località del dipartimento», ha detto 11 colonnello Claude Calatayud, direttore dei Servizi incendi e soccorsi delle Alpi Marittime. E un abitante di Eze: «Il fuoco avanzava alla velocità di un cavallo al galoppo». Ieri sera la situazione era decisamente migliorata, grazie anche al fatto che è calato il forte Mlstral che alimentava gli incendi. L'emergenza comunque non è ancora del tutto superata: si cerca di spegnere gli ultimi focolai e di scongiurare una possìbile recrudescenza del rogo. Anche le comunicazioni nell'intero dipartimento e In particolare verso l'Italia sono siate ripristinate, con la' ripresa 'regolare del ''ti&Bictf ferroviario e automòbiftsttBo.' Le autorità francesi, comunque, consigliano di utilizzare l'autostrada perché, la Grande e la Media Cornice, pur riaperte alla circolazione, sono minacciate da frane e caduta di massi. Superato il pericolo immediato, grazie anche alla solidarietà e all'abnegazione di centinaia di volontari, sono scoppiate le prime polemiche. Molti sindaci hanno deplorato la carenza di mezzi per combattere l'eccezionale calamità. Ha sottolineato il primo cittadino di Bendejud, Guiilon: «Giovedì non abbiamo visto nessun Canadair, e i pompieri hanno impiegato molto tempo ad arrivare. Abbiamo combattuto il fuoco solo con le pale». Sullo stesso tono la dichiarazione del sindaco Lavagna di Berre: «Mi chiedo come abbiamo fatto a lottare da soli contro le fiamme ed a evitare un disastro maggiore. Non ho smesso un istante di chiedere aiuti: nessuno è venuto». Infine, la testimonianza del sindaco di Eze. Gianton: •Abbiamo trascorso una notte spaventosa. Il fuoco era dappertutto, aveva invaso ogni angolo del territorio comunale. Una cosa è certa: è stato un atto criminale». Claudio Donzella Berre-les-Alpes. Vigili del fuoco al lavoro tra le macerie di una casa distrutta dalle fiamme

Persone citate: Claude Calatayud

Luoghi citati: Cannes, Eze Village, Italia, Mentone, Nizza