La Stampa - Consultazione Archivio

DALUINTERNG Non trova un casco Tutti piccoli MILANO — «StuccM, hai proprio un bel cranio». Glielo dicevano tutti sin da piccolo, gli amici. I parenti e i conoscenti, rispettosi e delle sue qualità intellettive e delle dimensioni della sua circonferenza occipitale. Oggi, a distanza di anni, Ennio Stucchi, milanese, ragioniere, lavoro sicuro, è ancora dotato di un rispettabile cranio socratico, circonferenza 64, che da qualche tempo gli crea problemi non indifferenti. Da quando, per l'esattezza, i legislatori hanno imposto ai motociclisti di proteggersi il capo con il casco. «Sono 45 giorni che cerco un casco adatto al mio cranio, ma le ricerche sono state infruttuose — si lamenta lo Stucchi —; sono andato da tutti, costruttori, rivenditori, persino dai vigili urbani, mi han detto che i caschi arrivano soltanto alla misura 62; oltre non vanno». «Ma io li ho provati e non mi vanno, mi stringono le tempie, mi danno il mal di testa, sono troppo piccoli. Che devo fare, io mi sposto in moto per lavoro, non per svago. L'unica è sperare che qualche ditta, magari per farsi pubblicità, si commuova e me ne costruisca uno su misura». Cosi, dopo giorni di ripensamenti, lo Stucchi ha deciso: sfiderà la legge, circolerà per Milano senza casco in attesa che qualche fabbricante, presa a cuore la sua situazione, non si appresti a costruirgliene uno extra serie, in grado di accogliere e proteggere il suo rispettabile cranio socratico. E i vigili, i carabinieri, la polizia stradale, che faranno. chiuderanno un occhio, oppure in modo inflessibile applicheranno la nuova legge appena entrata in vigore che vuole tutti in casco?