L'alta moda rende omaggio a Picasso
L'alta moda rende omaggio a Pitasso Concluse le sfilate di Roma che segnano l'alleanza fra prét-à-porter e grandi stilisti L'alta moda rende omaggio a Pitasso Stoffe sontuose si sono ispirate al maestro, ma anche ad altri grandi artisti dell'arte contemporanea ROMA — Con un grande fuoco d'artificio e un evento culturale di sicuro richiamo, si sono chiuse venerdì notte le manifestazioni di Roma capitale dell'Alta Moda. •£' una data storica — ha detto Enrica Bonaccortl, presentatrice dello spettacolo a Trinità dei Monti — qui per la prima volta dodici protagonisti del fortunato "mode in Italy" sfilano insieme ai sarti dell'Alta Moda-. «£' emozionante — ha ribadito in chiusura, tra foto di gruppo e abbracci, il Presidente della Camera nazionale della Moda, Loris Abate — questa unità di intenti, che da stasera si instaura nello stilismo italiano in tutti i suoi aspetti-. E, come ha potuto vedere il pubblico televisivo di mezza Europa, via Ubera, fra luci colorate, scalinata fastosa, balletto a regia da quadro vivente, alla carrellata di abiti emblematici di quei creatori, che per primi, a Roma, e pro¬ prio in una raggiera di atelier nelle strade intorno a Piazza di Spagna, negli Anni Cinquanta fecero parlare di moda Italiana. Canzoni indimenticabili, «Only You. e •Scandalo al Sole», «Il cielo in una stanza» e colonne sonore di -film celebri, per onorare Schubert e Fontana, Carosa e Sarli, Fabiani e Carosa nei loro modelli scelti da Linda Christian o Sofia Loren, Silvana Pam pan ini o Ingrid Bergman. Un'altra volta vivi su indossatrici cosi diverse dalle dive di ieri. Ma l'attesa, nel parterre di invitati fra la scalinata di Trinità dei Monti e la Barcaccia, come nella folla stipata In tutte le vie adiacenti, era per la felice mescolanza dei dodici apostoli della moda attuale. Valentino e subito dopo Armanl, Basile e Ferré, le Fendi ma anche Krizia, Missoni. Versace, Mila SchOn e Genny. Come dire un bel ri passo del già visto, per gli ad detti ai lavori, la sera prima o nel marzo scorso. Solo Laura Biagiotti ha rielaborato per l'occasione i suoi, modelli di cachemire plissé, avvolgenti sul corpo come un peplo Delphos di Fortuny. E con lei Tivioli. con pellicce verdi, bianche, rosse, come la grande bandiera ondeggiante sui gradini della scalinata, nel balletto finale. Il fantasmagorico spettacolo -Donna sotto le stelle» è stato appena l'inizio della notte biava della moda. Su per le rampe trasferimento a Villa Medici, per continuarla insieme a Pino Lancetti. Il solitario, discreto stilista, da sempre famoso per la sublimazione dei suoi inizi in pittura in abiti dai precisi riferimenti all'arte, si è fatto promotore, nel venticinquesimo anniversario della propria attività, di un grande omaggio all'opera e alla figura di Picasso. Un lungo omaggio, che continuerà in settembre, sempre a Villa Medici, in una mostra «Picasso, mon ami», cento fotografie di Lucien Clergue e, attraverso una serie di altre iniziative, incontri, proiezioni, convegni, culminerà in una vasta esposizione di opere di Picasso entro il febbraio 1987. Intanto appassionata memoria del grande artista nella collezione autunno-inverno di Pino Lancetti, l'unico, dopo Yves Saint Laurent, nel settembre 1984, a vedersi accordato l'onore di sfilare a Villa Medici. E' nella suggestione della straordinaria bellezza dei suoi disegni per sete, ricami, lane, ispirati a Picasso, come al futurismo e a Kandlnskl, che 11 pubblico delle grandi occasioni si è poi immerso in un percorso sonoro e visivo, nel mistero di Picasso e dei giardini intorno alla splendida sede dell'Accademia di Francia, sull'onda delle musiche di Satle e di Stravinskij. Un bell'autunno-inverno, quello di Lancetti. Forme Intramontabili, nitide e l'intelligente commistione di tanti evocati passaggi della sua storia di stilista, con il puntuale splendore delle piatte lane stampate nelle fredde, lignee tinte del Cubismo per 1 sette ottavi del mattino, del richiami al dinamismo di Balle, nei tailleur da pomeriggio. E ancora la grande gonna da sera, le losanghe del costume del piccolo Pierre, il figlioletto di Picasso in Arlecchino, realizzate in una furia di policromi, brillanti ricami. Di supremo fascino i lunghi abiti sirena, in velluto di seta, che incupiscono verso il nero profondi toni del verde, blu e porpora e ricevono il loro vivido glamour dalle calottine luminose, una nera saetta futurista come perigliosa, stilizzata ciocca di capelli, sulla tempia. Lucia Sollazzo Roma. Tailleur da pomeriggio realizzato in tessuto a motivi pittorici di Picasso in esclusiva per la collezione Lancetti
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