Un bambino ancora sotto le macerie

Un bambino angora sotto le macerie Ritrovati i corpi dei due fratellini sepolti sotto dieci metri di terra Un bambino angora sotto le macerie Continuano le ricerche anfché ^ nbh d sono più s^ranZé ili trovarlo ì$"$M *fM#ti&àódei genitori SENISE (Potenza) — Lucia Cifarelli ha un corpo massiccio. Il volto è segnato dalle rughe, la pelle è cotta dal sole. Porta male i suoi 40 anni. Lo sguardo è perso nel vuoto, cammina su e giù tra le macerie, non parla se non per pronunciare i nomi di Giuseppe, Maria e Maddalena, i suoi tre figli ingoiati dal Monte Timpone con l'intero edificio in cui abitavano. Piange i suoi ragazzi. Ansima e corre da un lato all'altro della frana: centinaia di metri quadrati coperti di sabbia, alberi divelti, calcinacci. A pochi metri da lei una specchiera lancia i riflessi di un sole implacabile: una piccola testimonianza di vita domestica bruscamente interrotta alle 4,10 di ieri mattina. Lucia Cifarelli non risponde a chi la invita al riposo, si divincola dalla stretta di un vigile del fuoco che tenta di allontanarla dalle vicinanze di un muro che potrebbe crollare da un momento all'altro. I suoi bambini (14,11 e 8 anni) sono sotto le macerie, non danno segno di vita. «/ cani da valanga non hanno avvertito nulla — dice con rassegnazione un vigile del fuoco — qui ci vorrebbe un miracolo-.Lucia scava con le mani, non vuole rassegnarsi al fatto che trovare i suoi ragazzi è come cercare il classico ago in un pagliaio. E' 11 dalle prime luci dell'alba, giunta dal Metapontino |dove migliaia di donne come lei si spaccano la schiena per la raccolta delle fragole. A mezzogiorno, nel campo sportivo di Senise, atterra l'elicottero del ministro Giuseppe Zamberletti, che è in compagnia del prefetto Elveno Pastorelli. I carabinieri — ne sono giunti a decine da tutto il Potentino — lo scortano fino ai piedi del Monte Timpone. Più su è sconsigliato salire, c'è ancora il pericolo delle frane. «Proviamo con le sonde elettroniche — dice il ministro — ma le rilevazioni sono rese difficili dal terreno sabbioso. Con i cani sembra tutto inutile». Le speranze di recuperare in vita i piccoli Giuseppe, Maria e Maddalena Durante sono minime. Il monte se li è portati via. contrariamente agli altri trecento abitanti del rione «Timpone», che anno fatto in tempo ad allontanarsi. Una tragedia che tutti dicono si poteva evitare, a cominciare dal capitano dei carabinieri: -La verità è che nessuno mai avrebbe dovuto costruire sul Timpone. Ma negare a tanta povera gente una casa era molto, troppo difficile.. Il disastro di Senise non è uno dei tanti casi di abusivismo edilizio. Qui c'erano le licenze, addirittura i piani di fabbricazione approntati anni fa dal Comune. -Quando cominciarono a costruire — racconta un impiegato del municipio — l'acqua usciva a zampilli ogni volta che si con¬ ficcava un palo nel terreno. Il monte nel suo interno è fradicio di acqua.-.. Per le ricerche dei tre ragazzi scomparsi sotto tonnellate di detriti sono giunti vigili del fuoco anche da Bari. Uno di essi ha appena improvvisato un centro operativo. Ogni dieci minuti chiede notizie di Giuseppe, Maria e Maddalena. -Negativo, nessuna novità sui dispersi-, è la monotona risposta. Intanto le ore passano, e per i bambini scomparsi si riducono ulteriormente le probabilità di salvarli. A notte arriva la tragica notizia: 1 vigili del fuoco hanno trovato il corpo di due bambini (non sono stati ancora identificati). Erano sepolti da oltre dieci metri di terriccio e macerie. Più sfortunati dei figli di Rocco Gallo, geometra e costruttore di molte delle palazzine ingoiate dalla collina: Giovanni e Francesca, 8 e 5 anni, sono stati estratti dalle macerie ancora in vita. Chi ha salvato Giovanni, racconta di aver trovato il bambino con le braccia strette attorno al corpo ormai privo di vita del padre. i. m. Una bimba, ferita nel crollo (Foto dallo schermo tv)

Persone citate: Elveno Pastorelli, Giuseppe Zamberletti, Lucia Cifarelli, Rocco Gallo, Timpone

Luoghi citati: Bari, Potenza, Senise