Karpov-Kasparov, è di nuovo sfida

Karpov-Kasparov, è di nuovo sfida Da domani a Londra si gioca la rivincita per il titolo mondiale di scacchi Karpov-Kasparov, è di nuovo sfida Incomincia domani la rivincita per il campionato mondiale di scacchi tra il detentore del titolo Garry Kasparov e l'ex campione Anatoly Karpov. Le prime 12 partite (tre ogni settimana) si giocheranno a Londra, sino alla fine di agosto. Poi 11 trasferimento a Leningrado per la seconda metà del match. Sono previste 24 partite: un punto per la vittoria e mezzo punto per il pareggio, e quindi sarà campione chi per primo otterrà dodici punti e mezzo. I due sovietici doneranno i 915 mila dollari (circa un. miliardo 400 milioni di lire) in palio alle vittime di Cernobil. Continua cosi la sfida Karpov-Kasparov, una delle più lunghe ed esasperate della storia scacchistica. Oli esperti, semplificando molto, la definiscono sfida tra 11 genio (Kasparov) e il robot (Karpov). Vediamo in breve l protagonisti e la storia della loro rivalità. Karpov ha 35 anni ed è diventato campione del mondo nel 1975 senza combattere, avendo 11 formidabile e stravagante Bobby Fischer rinunciato a giocare. Due volte, nel 1978 e nel 1981, ha difeso il titolo contro l'anziano dissidente sovietico Viktor Korcnoy. Dotato di grande tecnica, glaciale, computerizzato. Ha studiato le partite dai grandi maestri del passato e le ricorda grazie a una memoria di ferro. Una macchina da gioco efficiente e micidiale. Si è detto che le sue mosse non sono mai innovazioni personali: egli sa come avrebbe giocato il tale campione nel tale caso. Perfetto, ma non ha certo fatto progredire la ricerca scacchistica. Kasparov ha 23 anni, e già quattro anni fa veniva indicato come un nuovo messia degli scacchi. Dotato di creatività e ricercatore di idee nuove, aggressivo e spettacolare, è considerato un fenomeno per la sua fantasia, la tempestività delle sue realizzazioni. Un giudizio del maestro Porreca quando Karpov era ancora campione del mondo: -In nove anni di regno, il gioco di Karpov non ho prodotto proseliti, laddove le brillanti partite di Kasparov hanno già sviluppato un forte entusiasmo tra i giovani sovietici e favorito l'apparizione di nomi nuovi». Due anni fa, sbaragliati gli altri aspiranti, Kasparov arriva alla sfida con Karpov per il titolo mondiale. Karpov ha dalla sua parte la federazione scacchistica sovietica. che gli assicura un'equipe di consiglieri e psicologi che è quanto di meglio l'Urss possa schierare. Perché Karpov è russo bianco e figlio di proletari: buone origini per i sovietici. Pupillo del Cremlino, è simbolo di ortodossia, Invece Kasparov è nato nell'Azerbaigian, il padre era ingegnere elettronico e si chiamava Kim Moisejevic Weinstein, nome chiaramente ebreo, e per salire i gradini della nomenklatura Garry ha dovuto trovarsi un cognome più slavo, quello della madre Kasparova. Troppo disinvolto per essere amato dalla Mosca ufficiale. E' uno che talvolta va controcorrente e arriva a dire che considera l'americano Fischer il più grande scacchista di tutti i tempi: cosa probabilmenta vera, ma che non si dovrebbe dire in un Paese orgoglioso del primato scacchistico. Nel match di due anni li, Karpov si trova presto in vantaggio per 5-0. Oli manca un punto per essere riconfermato campione. Ma è blocca¬ to con una serie record di pareggi, poi Kasparov comincia a vincere. Sul 5-3 si può scommettere sul giovane Garry perché Karpov è sull'orlo del collasso nervoso. Lo toglie dai guai il filippino Campo manes, presidente della federazione internazionale, che gli è notoriamente amico, annullando la gara. Si giocherà un altro match ripartendo da zero. E' una decisione sensazionale e scandalosa. Uno scippo mondiale. Kasparov è irritatlssimo è parla di -inutile sceneggiata». Lo scorso autunno si gioca il •mondiale bis» e vince Kasparov (cinque vittorie contro tre e sedici pareg gi). Esplode l'ovazione del pubblico ma la Pravda dà la notizia in breve, «Un nuovo campione del mondo», senza citarne il nome. La cosa non finisce qui, perché Kasparov è obbligato dal regolamento «prò Karpov» a rimettere in* mediatamente in palio 11 titolo, in un terzo match: questo che avrà inizio domani. Luciano Carino

Luoghi citati: Azerbaigian, Leningrado, Londra, Mosca, Urss