Alla Lazio l'attesa fumata bianca di Mario Bianchini
Alla Lazio l'attesa fumata bianca Eletto Gianmarco Calieri presidente ed il nuovo consiglio direttivo Alla Lazio l'attesa fumata bianca ROMA — La Lazio è uscita finalmente dal lungo tunnel della crisi. L'assemblea della società che si è riunito ieri mattina, tenendo ben presente che la navicella biancoceleste stava per approdare all'ultima spiaggia, ha proceduto atl'elezione di Gianmarco Calieri nuovo presidente. E' stato nominato pure il consiglio d'amministrazione che risulta così composto: Giorgio Calieri, Patrizia CrudetU: Maurizio Monaci, Romolo Persiani e Sergio Rossi. L'imprenditore Renato Bocchi, che possiede il controllo del pacchetto azionario con il 51% contro il 49 dei fratelli Calieri, svolgerà un lavoro di supervisione economica. Ai nuovi padroni, la Lazio costa complessivamente circa 20 miliardi. Considerata l'alta cifra, scaturita da una cattiva gestione che ha rischiato di condurre il club, sull'orlo del fallimento, le trattative si sono dilungate fra ripetuti colpi di scena che alla lunga non facevano neppure più notizia. Ora si può affermare che la Lazio risorge su basi serie, guidata da gente esperta che sa muoversi con oculatezza economica, come esige il calcio di oggi. Il quarantenne Gianmarco Calieri, nato a Busalla in provincia di Genova, proprietario insieme con il fratello Giorgio della •McndialpoU, è stato assai chiaro sull'argomento: «n primo traguardo che si prefigge di raggiungere la nuova Lazio — ha dichiarato al termine dell'as- semblea — sarà quello di vincere il campionato del bilancio. Alle chiacchiere preferisco i fatti. Mettiamo una pietra sopra al passato e cerchiamo di dare alla gente di fede laziale le soddisfazioni che mancano da anni». Lei pensa che sia realmente finito il clima di provvisorietà che per tanto tempo ha caratterizzato l'immagine della società? «Non avremmo neppure cominciato se avessimo voluto seguire i vecchi sistemi. Intendo parlare chiaro. Ci prepariamo ad affrontate un torneo di transizione. Conoscendo l'allenatore Fascetti, sappiamo che non ci interessa la Coppa Italia quanto il campionato. Quando si corre in fretta c'è il rìschio di rompersi le gambe». Qual è il suo pensiero sul processo sportivo che chiama in causa pure la Lazio? «Non dovremmo avere problemi, ma se dovesse andar male, la situazione diverrebbe tragi* ca. Sarebbe come uccidere un uomo morto». Gianmarco Calieri considera praticamente conclusa la campagna trasferimenti. I nuovi dirigenti hanno pensato soprattutto a ringiovanire la 'rosa» con giocatori interessanti. Si ricomincia dalle basi tenendo presente la realtà e le esperienze passate. Nella travagliata vita della società biancoceleste non poteva mancare il puntuale contrattempo, stavolta di sapore un po' umoristico, neppure nel giorno della 'resurrezione». L'albergo di Gubbio, prenotato per il ritiro, non è più disponibile. L'altra sera si e presentato un ufficiale giudiziario accompagnato dai carabinieri, il quale ha proceduto ad apporre i sigilli. Era accaduto che l'attuale gestore aveva perduto la causa di sfratto contro il proprietario dell'immobile. La vicenda non avrebbe creato difficoltà ai giocatori laziali, se non si fosse scoperto che il padrone dell'hotel non aveva la licenza di albergatore. Se fosse accaduto 48 ore più tardi, gli atleti biancocelesti avrebbero corso il rìschio di andare in giro in pigiama per trovare un'altra sistemazione. Mario Bianchini
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