Vigili più preparati (e una sola divisa)

Vigili più preparati (e una solfi diviso) La Regione unifica le norme per 1209 Comuni Vigili più preparati (e una solfi diviso) Varata anche la disciplina sui tartufi, con multe più severe Vigili urbani e tartufi in Consiglio regionale: per i primi sono state approvate le nuove norme sulla polizia locale dei 1209 Comuni piemontesi, per i secondi si è arrivati appena in tempo a disciplinarne raccolta, coltivazione e commercializzazione, temi sui quali nell'80 la giunta aveva rischiato la crisi, travolta dalla battaglia tra Asti e Alba. Lunga e combattuta la discussione per i 21 articoli della legge sulla polizia urbana (relatore il pli Santoni) che, pur essendo stata al centro di sette sedute della commissione apposita (due di consultazione) ha collezionato in aula ben 13 proposte di emenda¬ mento del pei e 18 del dp Stagliano, alcune sostanziali, altre soltanto formali. C'è stata anche una garbata polemica tra maggioranza ed opposizione proprio sull'abuso delle modifiche proposte in sede di discussione e sulla strumentalita di certe critiche. Stagliano ha contestato, fra l'altro, la parola «disciplina» (a suo dire « troppo militare-) e ia dotazione di un'arma, non gradita ai vigili • obiettori di coscienza». Ma l'emendamento più rilevante, proposto da Stagliano (dp), Reburdo (Ind.) e Ala (verde) è sicuramente quello che ha cancellato l'altezza minima — un metro e 65 — per essere assunti, eie- mento peraltro assente dalla legge quadro nazionale, il pei Bontempi ha, Invece, ottenuto che fosse affidata alla giunta (e non al consiglio) la definizione del modello della divisa, unificato per tutto il Piemonte, e delle attrezzature tecniche. Cosi non ci saranno dibattiti ed emendamenti anche per i colori e lo stile degli abiti dei vigili. Le novità più importanti della legge, come hanno detto l'assessore Sartoris e il pli Santoni, sono nell'aver assimilato tutti i vigili ad agenti di polizia giudiziaria, come ausiliari di pubblica sicurezza, e nell'aver codificato i corsi obbligatori di qualificazione. Per i tartufi (relatore i! de Fracchia. albese di adozione se non di nascita, quindi esperto del settore) gli 11 articoli della legge, passata a maggioranza, sono integrativi delle disposizioni nazionali. Riguardano, in particolare, le modalità della raccolta, !o sviluppo delle tartufaie naturali e coltivate, e la commercializzazione del prezioso tubero, la cui produzione piemontese è stimata in 40 quintali all'anno. La legge cerca di dare impulso a un settore in espansione, puntando al rispetto delle tradizioni locali e delle usanze. Vengono cosi concesse la raccolta notturna (classica dei trifulau dilettanti) e la potestà alle Province di variare 11 calendario, subordinandolo alle condizioni climatiche e ambientali (elemento fonte di scontro tra Monferrato e Lunghe). Pesanti le sanzioni amministrative, peraltro proporzionate al valore dei tartufo: da 200 a 600 mila lire se si è senza tesserino, da 300 a 900 mila se si raccoglie In periodo vietato. g. b.

Persone citate: Fracchia, Reburdo, Sartoris, Stagliano

Luoghi citati: Alba, Asti, Lunghe, Monferrato, Piemonte