«La coca ci dà pane»

«La ciocci ci dà pgitte» Il presidente boliviano chiede aiuti economici «La ciocci ci dà pgitte» Coltivatori minacciati dalla retata pronti ad affrontare le forze Usa NEW YORK — Il presidente boliviano Victor Paz Estenssoro ha detto ieri che l'operazione organizzata con il governo statunitense e che attualmente si svolge nella giungla utilizzando elicotteri e reparti Usa contro i laboratori e le centrali strategiche della coca, non sarà sufficiente per ridurre il traffico di stupefacenti e che saranno necessari aiuti finanziari dagli Stati Uniti e da altri Paesi. In un'intervista al Washington Post, il Presidente boliviano ha affermato che per sconfiggere il traffico di droga, che peraltro ha rovlnato l'immagine del suo Paese, è necessario uno sforzo a lungo termine e una maggiore comprensione degli Usa. Proprio in queste ore si accentua in Bolivia la protesta di alcuni gruppi ultra-nazionalisti e di contadini, molto poveri, coltivatori di coca. Gli agricoltori del Chapare si sono uniti ieri a quelli di Cochabamba e ora minacciano di affrontare in campo aperto le truppe americane se queste dovessero irrompere nelle loro terre per distruggere le piantagioni. Sempre ieri, a Cochabamba, 400 chilometri dalla capitale, il presidente del Comitato civico, Carlos Quiroga Bianco, ha detto che «se le truppe statunitensi vanteranno l confini regionali, si decreterà uno sciopero generale- e che -la presenza militare americana sarà considerata un intervento straniero». Nella sua intervista al quotidiano americano, Estenssoro ha messo in evidenza che la raccolta delle foglie di coca, da cui poi viene estratta la cocaina, costituisce la fonte di sostentamento per centinaia di migliaia di contadini. Il Presidente ha ricordato che l'impegno firmato dal suo predecessore nel 1983 con gli Usa, secondo cui dovevano essere sradicati 10 mila acri di terreno (2500 ettari circa) coltivati a coca, è stato -poco responsabile». Il Presidente ha detto che Washington vuole quell'impegno adempiuto prima di concedere aiu¬ ti finanziari. L'incapacità del governo boliviano di impedire l'estendersi delle coltivazioni di coca è finora costato 7.2 milioni di dollari di aiuti americani e circa 20 milioni di dollari dall' Ente per lo sviluppo internazionale. -Noi non respingiamo l'idea di sradicare le coltivazioni — ha detto Estenssoro — ma questa deve essere fatta in modo tale che comprenda tutti gli aspetti del problema'. Secondo Estenssoro, per risolvere la spinosa questione, sono necessari tempo e incentivi finanziari, altrimenti si correrà il rischio di un'esplosione politica. Nelle province del Chapare e del Beni prosegue frattanto la grande offensiva antidroga delle forze speciali dei leopardi boliviani e dei reparti americani. L'operazione ha conseguito ieri un nuovo, grosso risultato: una rete di 16 raffinerie di cocaina e un grande laboratorio capace di produrre 8 tonnellate di stu pefacenti il mese, sono stati distrutti.

Persone citate: Carlos Quiroga Bianco, Victor Paz Estenssoro

Luoghi citati: Bolivia, New York, Stati Uniti, Usa, Washington