La Williams è furibonda con Mansell di Cristiano Chiavegato

La Williams è furibonda con Mansell FORMULA 1 Strane voci ad Hockenheim per forti scommesse su Piquet mondiale La Williams è furibonda con Mansell DAL NOSTRO INVIATO HOCKENHEIM — Una gran bufera di pioggia e vento gelido ha salutato il «circus» della Formula 1 giunto ieri in Germania per la decima prova mondiale, in programma domenica. Un'accoglienza quasi simbolica per uno sport che sta attraversando un momento di, eccezionale tensione. I motivi agonistici, per quando validi, rimangono sempre in secondo piano rispetto al cosiddetto «mercato». Questa frenesìa del trasferimento clamoroso, del colpo del secolo, sta pero rischiando di fare una prima vittima: Nigel. Mansell, leader della classifica iridata. Secóndo informazioni trapelate da Londra nei giorni^scorsi, la più importante agenzia ufficiale britannica di scommesse, che accetta giocate, di,; qualsiasi, tipo, ha ricevuto penanti puntate (diversi milioni di lire) sulla conquista del titolo mondiale da parte di Piquet. Il brasiliano, che èra quotato 12/1, è passato in brevissimo tempo à 8/1, avvicinandosi a Senna (6/1) e Prost <6/4>. Ancora lontana è la posizione di Mansell, dato per favorito per 11/10. Ma questo improvviso ritorno di fiamma per Piquet (che ha 18 punti,di distacco dal compagno di squadra) fa pensare. Non bisogna dimenticare infatti che nel 1982 la Williams, che puntava molto su" Jones, non diede molto aiuto a Reutemann per aggiudicarsi un titolo che era alla sua portata. L'argentino, in rotta con la propria squadra, perse il campionato proprio all'ultima gara. Ora viene diffìcile pensare che un team inglese non desideri fare tutto il possibile perché un pilota inglese conquisti il mondiale, per favorire invece il brasiliano. I maligni però sostengono che la visita di Mansell alla Ferrari della scorsa settimana e le insistenti illazioni sul suo possibile passaggio alla scuderia di Maranello, abbiano irritato oltre misura gli stessi responsabili della Williams. Dì qui le scommesse su Piquet. Nel frattempo non ci sono dichiarazioni ufficiali. La prevista conferenza stampa della Honda pare essere stata annullata o rimandata. A chi tenta di chiedere dei chiarimenti, delle indicazioni, viene risposto in -politichese», cioè con un linguaggio tutto da interpretare. Il maestro in questo campo è Marco Piccinini, d.s. della Ferrari (visto ieri mentre si appartava per discorrere con Ducarouge). il quale, riportando pari-pari una frase di Giulio Andreottl sulla crisi di governo ha dichiarato molto compiaciuto: 'Molti sanno quello che non vogliono, ma pochi sanno quello che vogliono e non possono*. Tradotto, significa che nel calderone sono in ebollizione molti contatti e che tutto dipenderà dalle prime mosse vere. Piccinini ha anche detto che la visita di Mansell a Maranello non era stata richiesta; che la coppia Senna-Ducarouge non è inscindibile; che John Bernard, il tecnico della McLaren, è stato contattato, ma non è l'unico; che la Ferrari, per quello che ne sa lui. non sta pensando di cedere dei motori in uso ad altre squadre al momento; che Albereto non ha comunicato di volersene andare e che la squadra non lo rinnega; che Johansson non è stato ancora lasciato libero. Parole che spiegano e non spiegano, che lasciano aperte molte porte. insomma le carte sono ancora coperte. Nel frattempo da stamane, con il primo tur¬ no di prove, Mansell è chiamato a difendere il suo primo posto ed a smentire questo ipotetico voltafaccia della Williams nei suoi confronti. Fra le novità tecniche una Arrows inedita per Boutsen. modifiche elettroniche sul motore della McLaren per ridurre i consumi ed una Ferrari (una sola su tre vetture) con passo corto, alettoni diversi, diverse soluzioni modificate nelle sospensioni per avere maggiore trazione. Vedremo con quale risultato. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Germania, Londra, Maranello