Lo show a Torino per 12 mila

Lo show a Torino per 12 mila Lo show a Torino per 12 mila TORINO — Guardando dall'alto del palco 11 piazzale della Pèllerlna pieno di gente che non voleva saperne d'andarsene a dormire, l'altra notte Renzo Arbore sembrava proprio felice. «£' stata una serata bellissima, ma debbo dire che è così ogni nostro concerto. La gente si diverte, s anche noi-. Se avesse tempo e voglia, con questo suo show potrebbe andare avanti fln^ alla primavera prossima; -Ormai siamo prenotati fino al 24 settembre, e credo die basti-. Novemila dentro il recinto, e almeno tremila «portoghesi» fuori sull'erba, che Arbore ha appositamente ringraziato dopo una notte felice di musica. Alla Pèllerlna quest'anno non s'era mai vista tanta gente. Chi c'era, ha avuto ragione: allungato nei suoi tempi giusti dalla «pri- ma» contratta di Campione, il concerto funziona che è una meraviglia. Arbore cambia e adatta la scaletta secondo gli umori;che indovina di quelli die gli stanno di fronte, net semlbuio della platea («qui ho messo meno cabaret e più musica, mi sembrava un bel pubblico popolare»): e va via .Uscio, con la sua aria eternamente divertita e il clarinetto impugnato come una bacchetta d'orchestra per i. suoi fedeli accompagnatori 'della Barilla Boogie Band in rosa caramella Marisa Inaurilo ha tenuto banco con ,una verve daattri ce consumata. E' stata una serata dì swing e allegria, con qualche cialtrona geine buttata U secondo tradizioni di goliardia antica. Arbore.ha un senso dello spettacolo invidiabile, e la sua ruffianaggine bonaria viene esposta / come ingrediente di base* per la complicità senza penarne ntt che lui chiede, e ottiene sempre, al pubblico. Gigione, allegro, felice, di vlrtito. attento alle mode culturali.'provocacore quanto basta, conservatore ' nelle cose a cui crede veramente. Arbore glia ; fine e proprio come appare. Afri eterno cesellatore.; dei desideri della giovinezza. Ch'é fatta di boogle, di swing, di desideri sottovoce, e di qualche manomorta nel buio. Il suo show è stato una confessione collettiva, sua. della Laurito. del maestro Mazza su sedia a dondolo dietro, il pianoforte, dei fantastici Bluesacchiotti. e di tutto il pubblico di replicanti felici. ch« hanno cantato in coro («E che info.mti ha commentato Arbore) il Materasso finale. m. v,

Persone citate: Arbore, Barilla, Laurito, Mazza, Renzo Arbore

Luoghi citati: Torino