Prima la Musica poi «Il giocatore»
Prima la Muffar poi «Ilgiocatore» Cherubini e Salieri ad Agliè Prima la Muffar poi «Ilgiocatore» AGLIE' — Nel quadro del sesto Festival Musica in Scena esordiscono questa sera (con replica domani) nella piazza del Castello ducale due atti unici di notevole interesse. Il giocatore di Luigi Cherubini (mai più allestito in Italia in epoca moderna) e Prima la musica poi le parole di Antonio Salieri. Il primo lavoro in realtà è un intermezzo, scritto da Cherubini a quindici anni, nel 1777, quando il ragazzo studiava con il padre, maestro al cembalo nel Teatro alla Pergola; secondo Arthur Pougin il giocatore venne rappresentato a Firenze in un teatro privato; il libretto è di Antonio Salvi, e Giovanni Carli Ballola assicura che l'operina è 'deliziosa e vivissima*: Prima la musica poi le parole è ben noto nella storia dell'opera; rna piei'tó! virtù-delleigeniali allusioni di Strauss. Hof-I mannsthal. Krauss in Ariadne auf Naxos e ih Capriccio, che per fondati motivi di conoscenza diretta; il ritorno al testo originale è quindi quanto mai opportuno, data anche la nuova fortuna del teatro musicale straussiano. Lo scintillante libretto è di Antonio Casti: un maestro di cappella e un poeta devono mettere in piedi uno spettacolo per il Conte Cpizio nel giro di pochi giorni; il librettista è scandalizzato da tanta superficialità, il musicista, più alla mano e praticone, invita a non prendere le cose troppo per il sottile: -La mia musica ha questo d'eccellente, che può adattarsi a tutto egregiamente». Sono della partita, per via di raccomandazioni e simpatie, due virtuose, una tragica e una buffa: nello spettacolo per il Conte Opizio devono esserci tutte e due (è il tema del mirabile prologo dell'/Iriadne). e quindi maestro e poeta si industriano ad accontentarle e a combinare I generi: «Ho fatto ciò che non parea possibile; ho buffa e seria unite a muravi glia insieme», dirà il poeta. Con le note di Antonio Salieri, Prima la musica poi le parole è stato rappresentato la prima volta a Vienna, al Teatro di Porta Carinzià nel febbraio 1786: l'accoglienza fu straordinaria e il lavoro circolò per tutta Europa come una delle parodie più divertenti dei costumi melodrammatici del tempo. Ad Agliè. Cherubini e Salieri sono affidati alle cure del direttore Niklaus Wjss. un musicista ben noto da noi per alcune impegnative esecuzioni (come la Missa prò pace di Casella all'Auditorium), e del regista Stefano Mazzonis; Gabriella Ravazzi sarà Tonina. la virtuosa buffa, Cristina Mantese la seria. Silvana Silbano la Serpilla dell'intermezzo di Cherubini: qui la parte di Bacocco è affidata ad Angelo Nardinocchi, che nell'opera di Salieri sarà il Poeta, accanto a Gastone Sarti. Maestro di cappella. Il complesso strumentale è quello dei Solisti Aquilani. gr. p,
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