Salisburgo, è subito Carmen di Giorgio Pestelli

Salisburgo, è subito Carmen Re Karajan inaugura domani il Festival con l'allestimento dell'85 Salisburgo, è subito Carmen SALISBURGO — Il Festival 1986 si inaugura domani con Carmen, di Blzet. spettacolo già collaudato nella passata stagione, direttore e regista dell'edizione in lingua originale Herbert von Karajan: fra i protagonisti, con la Baltsa. Carreras e Van Dam. la nostra Fiamma Izzo d'Amico. Gli altri spettacoli teatrali in cartellone sono Le nasse di Figaro e II flauto magico, con la sempiterna coppia James Levtne-Jean-Pierre Ponnelle (possibile che Salisburgo non conosca altri intèrpreti mozartiani?), Capriccio di Strauss diretto da Horst Stein, Le martyre de SaintSébastien in collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano (regia e coreografia di Maurice Béjart). e una prima assoluta, Die schwarze Maske (La maschera nera) di Krzysztof Penderecki, al Kleines Festpielhaus nei giorni 15.18, 22 e 27 agosto. Dopo aver sollecitato negli anni scorsi il Baal di Friedrich Cerha e Un Re in ascolto di Luciano Berio. il Festival di Salisburgo ha commissionato una terza opera ad un autore contemporaneo di spicco, riaccostandosi in certo modo alle sue origini, quando la manifestazione, nata negli Anni Venti, teneva in gran conto là contemporaneità. Penderecki non è certo nome nuovo per Salisburgo: nel 1970 la sua.Passione secondo Luca aveva fatto grande Impressione, tanto che nel 1974, per i mille anni della fondazione del Duomo, la città gli commissionò il Magnificat. L'atfo unico Die schwarze Maske è derivato da Gerhart Hauptmann, un'azione ambientata nella Slesia durante la Guerra dei Trent'anni che ha attratto irresistibilmente il mu¬ sicista con il suo clima da Danza della morte. ■/ confini fra realtà e allucinazione si confondono, dice Penderecki; ma proprio l'adattabilità multipla dell'azione offre molte possibilità alla mia musica. Con questo lavoro sono ritornato al mio stile di sedici anni fa, naturalmente con tutte le esperienze fatte in questo spazio di tempo. La musica sarà molto vicina al linguaggio della Passione se¬ condo Luca». Il direttore sarà Woldemar Nelsson. il regista Harry Kupfer. il cui allestimento delVOlandese volante a Bayreuth ha entusiasmato Penderecki (forse per il tasso demoniaco presente?). Nella serie dei concerti, fra i recuperi novecenteschi spicca Golgotha di Frank Martin (11 agosto, direttore Lothar Zagrosek con solisti della forza di Julia Varady. Christa Ludwig. Peter Schreier, Dietrich Fischer-Dieskau). Per il resto la parata di stelle è come sempre scintillante con i nomi più celebrati: Karajan dirigerà la Filarmonica di Vienna neil'Ottava di Bruckner (17 agosto) e quella di Berlino nella Missa solemnis di Beethoven (27 e 28 agosto); Riccardo Muti apre la serie del concerti assieme al pianista Radu Lupu, seguono Maazel (Ottava di Mahler). Menuhin. Abbado. Masur, Chailly, Ozawa e altri; nei concerti solistici la scena è dominata dai pianisti che allineano una schiera formidabile: Gavrilov, Arrau. Zlmerman. Eschenbach. Pollini! Buchbinder, Ashkenazy, Marta Argerich. André Watts: pari il gruppo dei ltederisti. con Jessye Norman, Araiza. Schreier, Christa Ludwig, Frederica von Stade, Marilyn Home, Piero Cappuccini, Fischer-Dieskau. Attorno a queste assi portanti, 11 solito nutritissimo contorno di manifestazioni, serenate, Mozart-Matineen. Concerti da camera (serie aperta dai Solisti Veneti), concerti in chiese varie, teatro di prosa al Landestheater. Insomma, anche chi è senza biglietto per le serate più richieste non tornerà a bocca asciutta da un soggiorno salisburghese nel mese di agosto. Giorgio Pestelli Carreras, Baltsa e la Izzo protagonisti dell'edizione originale. In programma «Le martyre de Saint Sébastien» coprodotto con la Scala, regista Béjart. Un'opera nuova di Penderecki. Muti apre i concerti Fiamma Izzo D'Amico, deliziosa Micaela scelta da Karajan

Luoghi citati: Berlino, Milano, Salisburgo, Vienna