Cinque anni, vissuti così

Cinque unni, vissuti così Torino e il Piemonte nel rapporto Censis 1981-85 Cinque unni, vissuti così Ancora in caio dall'81 all'83 la produzione di case, ma altre regioni stavano peggio - Nell'82, con un reddito di 8.140.000 lire per abitante, la provincia era al 14° posto in Italia - Criminalità in aumento nell'area torinese (105 mila delitti ne!l'84) - Stasi del turismo, matrimoni in crisi I periodi di benessere e quelli di crisi, la qualità della vita, la possibilità di trovare una casa o un lavoro: sono realtà che ogni cittadino, ogni famiglia, misura giorno per giorno. In genere, la statistica può confermare, soltanto con qualche ritardo, ciò che già sapevamo, ma correda il panorama con dati significativi é spesso curiosi. E' il caso dell'ultima ricerca Censis. che offre un «bilancio ragionato» dell'Italia negli ultimi cinque anni: vediamo come escono Torino e il Piemonte da questa radiografia. Abitazioni costruite — Da anni, ormai, l'offerta di case è una nota dolente, cui fanno da cornice 11 dramma degli sfratti e le polemiche sull'equo canone. In provincia di Torino il trend negativo risulta, però, più contenuto che in altre zone, con 4655 abitazioni costruite ne 11'84 contro le 4863 dell'81 (-4.3%). In Piemonte 11 calo percentuale medio nello stesso periodo s'è attestato sul 19,6: pecora nera, la provincia di Alessandria (-53%): unico bilancio positivo nel Vercellese, sia pure con un modesto +2.1%. Reddito disponibile —Con un reddito imponibile totale di oltre 36 mila miliardi il Piemonte ha conservato nel 1982 il secondo posto nella graduatoria delle regioni italiane, alle spalle della Lombardia (70 mila miliardi), precedendo Lazio (35 mila miliardi) ed Emilia-Romagna (32 mila miliardi); Nello stesso anno il «reddi' to disponibile» per abitante vedeva la provincia di Torino al 14" posto della classifica nazionale con 8 milioni 140 mila pro-capite. La più povera delle province piemontesi era Asti, quarantesima in graduatoria con 7 milioni 110 mila, la piti ricca Vercelli, quarta con 8 milioni 670 mila. Buono il «piazzamento» della Valle d'Aosta, che nello stesso anno s'è classificata al decimo posto In Italia (8 milioni 260 mila lire per abitante), alla pari con la provincia di Milano. Le famiglie — Un ulteriore dato fornito dal Censis riguarda il reddito mensile medio per famiglia nelle varie regioni, in un confronto tra l'81 e l'B4. n Piemonte scende da 1.658.000 a 1.610.000 (-2,8%), e anche in Valle o?Àosta la crisi si fa sentire, con un decremento da 1.703.000 ' a 1.606.000 (-5,7%). NeU'ultlmp anno preso In esame stanno certamente meglio le famiglie lombarde, con quasi due milioni di reddito ciascuna. Autoveicoli — Fin dai tempi del boom economico l'automobile è diventato uno del più attendibili indicatori del benessere. E almeno sotto questo aspetto i dati piemontesi sono positivi. Dall'81 all'83. infatti, gli autoveicoli circolanti sono aumentati in Piemonte da 1.992.696 a 2.122.670 (+6,5%). Sul totale '83, ìe auto facevano la parte del leone con 1.944.673 unità. In provincia di Torino ne circolavano 1.043.738 con una densità (45,2 vetture ogni 100 abitanti) leggermente superiore a quella delle altre province piemontesi, e tra le prime in assoluto In Italia. Nella classifica nazionale, però, la palma del più motorizzati spetta al valdostani, unici a possedere (50,9%) più di un'auto ogni due abitanti. Criminalità — Uh altro indicatore della qualità della vita è senza dubbio la criminalità, per cui Torino, nel raffronto tra '81 e '84, detiene In Piemonte il record negativo. Nei quattro anni presi in esame, infatti, l delitti denunciati sono saliti da 87.820 (di cui l'80,4% di autore ignoto) a 105.662 (81,4% i colpevoli sfuggiti alla giustizia), con un incremento di oltre il 20%. Cuneo, Alessandria e Vercelli hanno Invece registrato una flessione di delitti. Movimento turistico — Puntuali, dalle cifre del Censis per 1*81 e I'84, emergono le difficoltà del decollo turistico piemontese, con Novara e Cuneo uniche eccezioni: Torino passa da 936 mila arrivi (di cui il 20.4% di stranieri) a 931 mila (20% stranieri), men tre calano anche Alessandria e Asti. Avanza, invece. Cuneo (+10.5%) e balza in avanti là provincia di Novara, dai 531 mila turisti dell'81 ai 625 mila dell'84. • Matrimoni — Tra le statistiche demografiche, trova conferma il calo del matrimoni, con maggiore flessione per quelli religiosl. In Piemonte il totale passa dai 21.435 dell'81 (di cui 84.6% religiosl) ai 20.534 dell'82 (83.5% in chiesa). Nell'ultimo anno preso in esame, la minor per centuale di matrimoni religiosi si registra in provincia di Torino (79,6%); al polo opposto la provincia di Cuneo, dove il 91,6% delle coppie ha preferito recarsi all'altare. . Roberto Reale Prov. Prov. Prov. Prov. Prov. Prov. Totale Torino Alessandria Astl Cuneo Novara Vercelll Piemen te AbiUlioni ('81 4.863 1.750 628 1.992 1.768 817 11.818 costraite f '84 4.655 818 390 1.454 1.355 834 9.585 RetMtto 1982 per abitante 8,14 7,97 741 7,98 8,40 8,67 8,13 (in tuition)) Movlmento ( '81 936.000 145.000 40.000 192.000 531.000 107.000 1.951.000 toristico \ (arrivi client!) ( '84 931.000 127.000 36.000 212.000 625.000 109.000 2.040.000 Consumo I '81 8.119,7 1.401,5 466,3 2.080,7 2.028,0 1.699,0 15.775,2 energia elettrica (Gwh) '84 8.128,2 1.403,0 4794 2,221,8 2.040,2 1.799,0 16.071,3 Antovelcoli 4-81 1.069.112 197285 89.571 248.184 211.797 176.747 1.992.696 clrcolanti ( '83 1.131.105 209263 96.216 267203 230201 188282 2.122.670 Atitovetture \ '81 i?.fl 38,3 362 402 38,4 41,1 40,7 per 100 abitanti < '83 452 41,4 402 432 42,0 44,6 432 Delltti | '81 87.820 13.307 4.494 12203 13.404 9.380 140.708 dennnciati ( '84 105262 11257 5.156 11267 15.158 9.652 158.752 Matrlmoni ( '81 11.174 2.007 1.107 2210 2.487 1.850 21.435 civiiie I - ■ religiosl ( '84 10.629 2224 1.03? 2.795 2.433 1.616 20234