Vecchia Raf, manager del terrore

Vecchia Raf, manager del terrore Venti primule rosse di mezz'età, attorno il vuoto: con i nuovi attentati compensano la perdita di peso politico Vecchia Raf, manager del terrore Solo nell'82 la Rote Armee Fraktion pareva irrimediabilmente battuta, oggi è all'offensiva - Esili parentele con Brigate Rosse ed Ira, ma preoccupa l'integrazione con Action Directe - Il controspionaggio parla di «gruppo addestratissimo», non meno eludente di dieci anni fa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Nell'82 la Raf era al tappeto e pareva Incapace di rialzarsi. Una raffica di arresti rie aveva lacerato la muscolatura e spezzato l'aggressivo slancio. Lo Stato sembrava aver vinto la lunga guerra contro il terrorismo rosso tedesco. Fu una breve illusione. Già nell'83. i sopravvissuti alla disfatta emergevano dai loro covi, riparavano i danni, affilavano le armi: e tessevano nuove alleanze internazionali. Oggi, la Rote Armee Praktion è, di nuovo, un nemico temibile, »è all'offensiva», ha detto mercoledì scorso il procuratore generale della Repubblica. Uccide e ucciderà. E' una storia malinconica. Politicamente, socialmente, la Raf non significa nulla, è un'ulcera dolorosa ma che non può incrinare la robustissima salute della Repubblica Federale Tedesca. Le sue sanguinose imprese — ultima, l'assassinio di KarlHeinz Beckurts — non indeboliscono né lo Stato né la società. Si ammazza, dunque, pei- niente, per infantili vaneggiamenti che non emanano neppure da tristi eredità della storia, come quelle invocabili, e invocate, da irlandesi, baschi, armeni o palestinesi. Si ammazza perché si è professionisti del' terrore, perché il mezzo è divenuto più Importante del fine. La storìografa della Raf, l'inglese Jillian Becker, direttrice dell'Institute for the study of terrorism, ha descritto, con vivide parole, questi pericolosi fossili. I terroristi tedeschi invecchiano — ha scritto Jillian Becker sai Times —. 11 tempo passa inesorabile anche per loro: -Ma continuano a ripetere i tediosi epigrammi di un Karl Marx vittoriano, le assurdità del semidimenticato Herbert Marcuse, i banali pensieri di Mao Tse-Tung. Sono, e saranno, t brizzolati avarisi delle giovanili collere e i giovanili fermenti del 1938. Sono, e saranno, i vecchi tromboni, purtroppo letali, del mondo occidentale,. Una letalità divenuta più minacciosa da quando, tra l'83 e l'84, la Raf ha stretto alleanze con l'Action Directe francese e con le Ccc (Cellule comuniste combattenti) in Belgio, dando cosi vita all'-euroterroristtio». I contatti con le Brigate rosse non hanno avuto molto successo, le autorità tedesche vedono nella lettera lasciata dal 'Commando Mara Cagol», il giustiziere» di Beckurts, più un invito ai terroristi italiani che la conferma di patti già operanti. E più infruttuosi ancora sono stati i tentativi di attrarre verso un comune campo di battaglia l'insùlarissima Ira. Attiva, invece, anche se meno di un tempo, la collaborazione con 1 palestinesi e vari oltranzisti islamici. Tutti questi movimenti s'ubriacano di retorica e non bisogna prendere sul serio ogni loro 'messaggio» : ma è Innegabile che Raf e Action Directe si sono trovate subito in sintonia. Da tre anni ormai le due bande coordinano attività e operazioni, si assistono a vicenda, appongono la doppia firma ad attentati sulle due rive del Reno: e, talvolta, colpiscono simultaneamente. Mentre una bomba dilaniava l'auto di Beckurts, vicino.a Monaco, un ordigno devastava il comando della polizia parigina. La Francia paga oggi il prezzo della magnanimità socialista dell'81, quando Mitterrand, sottovalutando il pericolo, scarcerò i capi di Action Directe. compreso il suo fondatore, Jean-Marc Rouillan. Bersaglio della Raf è adesso il 'Complesso militare-industriale». L'espressione ricorre in ogni suo comunicato, in ogni suo programma, accompagnato da concetti quali: »La penetrazione della società, metropolitana da parte dell'alta tecnologia introduce una nuova dimensione nella tirannide imperialistica». Bisogna dunque ammazzare gli uomini che del 'Complesso» sono i rappresentanti, gli artefici, i corifei, quindi dirigenti; studiosi, tecnologi, uomini come Zlmmermann, trucidato lo scorso anno, e Beckurts. E bisogna altresì attaccare le sedi del «eomples'so», dalle più Importanti alle più modeste. Ecco l'astratto movente dei numerosi, e talvolta sanguinosi, attentati contro installazioni e basi americane, contro gli uffici di aziende. L'apocalittica visione della Raf '86 si è anzi dilatata, nel mortale abbraccio dei killer e dei dinamitardi vi è pure l'energia nucleare. Beckurts è stato ucciso perché dirigeva le ricerche della Siemens sulle alte tecnologie, ma anche, e forse soprattutto, perché, scienziato di vaglia, era stato fra i pionieri e i piloti del programma atomico tedesco. E' uno sviluppo inquietante. Il disastro di Cernobil ha esa¬ sperato la già cupa atomofobia germanica, i giovani hanno una nuova causa, ma alle loro schiere si sono accodati drappelli radicali, alfieri della violenza. E' un mare burrascoso in cui la Raf spera di pescare nuove reclute. E ne ha bisogno. Prima vi fu la banda Bàader-Meinhof, poi la Raf, la Rote Armee Fraktion, un nome udito per la prima volta all'inizio degli Anni Settanta, quando le feroci imprese 6\e\V'esercito rosso» giapponese (Rengo Se- kigun) eccitavano i guerriglieri tedeschi. Più volte semlsconfitta, la Raf di oggi ha meno effettivi e più vecchi. Oli attivisti, quelli deH'.afa militare», non sono più di venti, per metà donne, con età che vanno dai 25 ai 46 anni. La maggioranza è fra 1 30 e i 35 anni. Soltanto l'assistenza logistica di duecento o più fiancheggiatori e simpatizzanti permette ai vénti terroristi di colpire e scomparire. Sono ormai noti e aremoti i venti 'giustizieri», questi figli di un'ideologia, disperata ed esasperata, che ha nella violenza 11 suo tetro vangelo. Tra coloro sospettati d'aver partecipato, direttamente o indirettamente, dall'omicidio di Beckurts vi è Eva Sybllle Haule-Frlmpong che. a 32 anni, non è più una giovanetta. Birgit Elisabeth Klump che, nell'85. fu l'esca usata dalla Raf per ammazzare un militare americano e impossessarsi dei documenti che gli davano accesso a una base di Francoforte, ha 29 anni. Sigrid Sternebeck. cui si attribuisce l'acquisto della vettura usata per l'attacco contro quella base, ha 37 anni e tra gli »anziani», nove anni orsono, si era distinta nella «esecuzione» di Jurgen Ponto, presidente della Dresdner Bank. All'assassinio di Ponto col laborò pure Susanne Al' brecht. che del banchiere era figlioccia. Oggi questa donna, tuttora ricercata, ha 35 anni. Giovani non sono neppure i coniugi Barbara e Horst-Lu dwig Meyer, i presunti colpevoli dell'uccisione, il 1° febbraio '85, di Ernst Zimmermann, presidente della Mtu. la grande azienda per motori d'aereo. Il dolcissimo viso di Barbara Meyer decora da tempo i manifesti della poli zia federale, affissi in tutti i luoghi pubblici. Il più anziano è un nobile, non molto attivo in verità. E' il barone Ek kehard von Seckendorff-Gu dent, 46 anni, un medico. Forse, non sono neppure venti, forse alcuni si sono reinseriti, con nuove identità, nella vita normale o vivono lontano dalla Germania dall'Europa. Anche in questo mondo, in quest'epoca di documenti, registrazioni, computer, informazioni elettroniche, le donne e gli uomini della Raf riescono ad essere mobilissimi. Oli esperti dell'antiterrorismo dicono: «in passato ne rintracciammo uno alle isole Maldive, un altro in Australia. Ma ci sfuggirono. Sembrano avere accesso a fonti ottime, e inesauribili, di passaporti e carte d'identità. Nell'83, due o tre vagabondarono per mezza Europa con falsi passaporti sudafricani». Questa, dunque, la Raf. La sua ideologia è una farragine di allucinazioni; 1suoi guerriglieri più provetti cominciano ad avere i reumatismi; a differenza degli Anni Sessanta e anche Settanta, le sue letali attività non trovano più voci comprensive»; eppure, la banda è più temibile che mai. Le sue tattiche rivelano raffinata esperienza, 1 suoi metodi sono il non plus ultra del terrorismo. Studiato l'assassinio di Beckurts. Heribert Hellenbroice. capo, fino all'estate scorsa, del controspionaggio tedesco, ha commentato: 'Quest'attacco è opera di un gruppo addestratissimo, con assistenza tecnica all'interno e all'esterno della Repubblica Federale». V'armata rossa» Anni Ottanta non è meno efficiente di quella Anni Settanta, quando puntava le sue armi contro i 'Simboli dell'establishment», quando trucidò il banchiere Ponto, il presidente della Confindustria Hànns-Martin Schleyer e 11 procuratore generale della Repubblica Siegfried Buback. Vi saranno, pertanto, altri attentati, altre mutili morti. Troppi sono i potenziali obiettivi per garantire loro una protezione assoluta e, come hanno rivelato recenti inchieste, le grandi aziende tedesche non difendono i loro dirigenti con la stessa intraprendenza, e le stesse spese, delle società italiane. Citiamo ancora Jillian Becker: 'Questi terroristi tedeschi sperano tuttora in una "Rivoluzione" che li innalzi al potere. E, cosi, molti continueranno a nascondersi e a cospirare, ad ammazzare, a devastare, forse per anni, fino a quando i loro tranquilli e felici coetanei saranno non- nU- Mario CirieÙo