Hassan II, re da battaglia di Aldo Rizzo

Hassan II, re da battaglia Hassan II, re da battaglia Chi è Hassan II? Proiettato ora dal clamoroso incontro col primo ministro israeliano sulla ribalta della grande cronaca intemazionale, il re del Marocco può risultare un personaggio nuovo per chi non segue più che tanto le intricate (e disperanti) vicende del Medio Oriente. Ma in realtà è un personaggio ormai «antico», uno dei più vivi e complessi dell'universo arabo-islamico. Cinquantasette anni, compiuti il 9 luglio, tutti gli studi in Francia, fino al dottorato in diritto civile, quindi «occidentalizzante» per cultura e modi di vita, anche perché il suo Paese, sulle porte dell'Atlantico, e ben lontano dai luoghi che vengono propriamente indicati come Medio Oriente. Ma anche un arabo autentico, addirittura considerato discendente diretto di Maometto, votato alla causa comune della «nazione araba» e insieme rotto a tutte le complicazioni e le insidie della politica in quella parte del mondo. Qualcuno ha detto «un Machiavelli arabo», per indicare, una sintesi tra il realismo politico occidentale e le circostanze della lotta per il potere nel contesto mediterraneo-islamico. Così, ottimo giocatore di golf, appassionato di auto da corsa, a suo agio nei salotti e nelle occasioni mondane, c anche attratto dal sistema politico, dal pluralismo politico. dell'Occidente: ma pronto a ritrarsene e a passare a una repressione spietata, se i suoi avversari mostrano di non stare al gioco, o semplicemente di contestare il suo potere. Ne . fece le spese, ventanni fa, Ben Barka, un suo ex precettore passato all'opposizione e poi rapito e ucciso a Parigi da un «commando» marocchino. Prima di diventare re, nel 1961. succedendo al padre Maometto V (il Marocco era diventato indipendente nel 1956), Hassan si era fatto le ossa come capo delle Forze Armate e dei servizi di sicurezza. A parte il caso Ben Barka, sapeva di doversi, difendere da nemici temibili, più o meno collegati con i governi arabi «radicali», ostili alla sua linea di fondo filoccidentale. Nel 1971 ci fu una vera battaglia attorno alla reggia, durante un ricevimento diplomatico, con duecento morti, ma gli insorti furono sconfitti. Un anno dopo, l'aereo su cui volava fu mitragliato da due caccia militari. Sopravvisse, e invece si suicidò il ministro Ufkir. Fra' i governi radicali c'era quello libico, non estraneo, si dice, all'assalto alla reggia. E tuttavia, nel I9S4. Hassan stipula con Cìheddafi un trattato di «unione politica» tra i due Paesi, sorprendendo-il mondo intero. Lui dice di Gheddafi che «bisogna saperlo prendere per il suo verso». Mentre il trattato resta lettera morta, e sono sempre critici i rapporti con i vicini d'Algeria, per il destino del Sahara ex spagnolo, avanza una sconcertante domanda di adesione del Marocco alla Comunità europea. Sconcertante in sé. ma non per il proposito sottinteso di ricercare rapporti profondi e stabili con l'Europa e con l'Occidente, la sua vocazione più vera. Aldo Rizzo

Persone citate: Ben Barka, Gheddafi, Machiavelli

Luoghi citati: Algeria, Europa, Francia, Marocco, Medio Oriente, Parigi