Peres: barriere crollate di Giorgio Romano

Peres: barriere crollate Peres: barriere crollate Botta e risposta all'alba - «Colloqui estremamente amichevoli, c'è un terreno comune» «Sono felice, spero la visita abbia un seguito» - «Ora si sbloccherà il processo con l'Egitto» NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — Alle quattro di ieri mattina il premier Peres, reduce dal colloqui con re Hassan, è arrivato su un jet dell'aviazione militare all'aeroporto Ben Gurion con le venti persone del seguito. Ed è apparso calmo e sorridente, perfettamente . raso, in un impeccabile abito scuro nonostante lo stress di queste giornate e la tensione di quelle che le avevano precedute. Prima di rispondere alle domande dei giornalisti israeliani e stranieri che gremivano la sala, Peres ha fatto un breve riassunto della sua visita ricordando la cordialità con cui è stato accolto e il fatto che — oltre a un incontrò a quattr'occhi con il sovrano — da parte marocchina hanno partecipato alle riunioni il ministro degli Esteri, quello - degli Interni, quello della Rea) Casa e il consigliere politico del re. 'Le conversazioni, avvenute su molteplici temi — ha detto —, sono state schiette ed estremamente amichevoli. Vorrei dire subito che ho trovato maggiori difficoltà nella formulazione delle rispettive posizioni che sul loro contenuto, perché c'è un terreno comune dal punto di vista pragmatico più che da quello di una formulazione teorica La visita stessa ha avuto maggiormente le caratteristi' che di un dialogo che di un negoziato: e questa del resto era l'intenzione'- Dopo aver espresso gratitudine al sovrano e ammirazione per il suo coraggio, Peres ha concluso: «So che è impossibile arrivare alla pace con una sola visita e attraverso un unico contatto, ma questo incontro e questi passi dimostrano che non dobbiamo disperare di giungervi. Per tale ragione sono felice delia visita e voglio esprimere la speranza che avrà un seguito». All'osservazione che la con ferenza stampa di re Hassan, tenuta poche ore prima, sottolineava un certo senso di delusione perché il sovrano si aspettava nuove idee da parte degli israeliani, e che le conversazioni sono finite press apoco là dove erano cominciate. Peres ha risposto: Anzitutto -si sono concluse con l'affermazióne che continueranno, in secondo luogo ci sarà un comunicato congiunto nel quale si espongono diversi punti-di vista, ma è significativo che abbiamo trovato un. linguaggio comune per riassumere la visita e dobbiamo sottolineare il fatto che l'iniziativa del re ha suscitato alcune risposte irate da una parte del mondo arabo». A proposito di una possibile conferenza internazionale sotto gii auspici dell'Onu o sotto altra forma, il premier ha ricordato: «Ci siamo tro¬ vati d'accordo per una sponsorizzazione internazionale e questo non ha niente di nuovo. La Jiovita è che dopo la visita di Sadat, per la prima volta un leader àrabo di altissimo rango, dal punto di vista religioso e dal punto di vista del mondo arabo, supera quella che potremmo chiamare la cortina della vergogna. Si è detto pronto a incontrarmi faccia a faccia nel suo palazzo, alla luce del giorno, e di discutere tutti i problemi più delicati. Né credo che nessuno si stupirà per il fatto che ci sono alcuni punti di disaccordo tra noi». Sottolineando che Hassan U Insisteva perché l'Incontro fosse un'iniziativa marocchina e non di leader.di altri Paesi (Reagan?), e perché si svolgesse In Marocco, Peres ha detto che non si è parlato di stabilire relazioni diplomatiche ■ e ha preso In giro 11 giornalista che gli chiedeva se si potesse dire che la pace è più vicina di quanto non fosse 48 ore prima. Infine, dopo aver affermato che ha sempre parlato nel quadro degli accordi del governo di unità nazionale, il premier ha concluso: «Credo che questa visita abbia decisamente contribuito a far muovere il processo di pace nella regione, tanto tra noi e il Marocco che tra noi e l'Egitto». Quattro ore dopo il suo arrivo, il capo del governo era già nel suo ufficio dove si è messo in contatto con il viceministro Moshe Shamlr, che ieri era stato operato di cataratta. I ministri del Likud che hanno preso contatto con Peres hanno espresso commenti positivi sul viaggio in attesa della riunione del Consiglio straordinario che sarà tenuto oggi, Nel pomeriggio di ieri Uri Savir. consigliere politico del primo inistro e suo accompagnatore nel viaggio, ha posto in rilievo in una conferenza stampa la cordialità e la schiettezza dei colloqui, rive' landò, oltre a qualche parti colare sulle trattative che hanno preceduto gli incontri, che il momento più difficile quasi di rottura, si è avuto a proposito della diffusione del comunicato comune, poi avvenuta, come previsto, a mezzogiorno di ieri, In contemporanea a Rabat e a Gerusalemme. Il presidente Mitterrand e il segretario di Stato George Shultz hanno inviato a Peres cordiali telegrammi, nel secondo dei quali è detto tra l'altro: «Co/ vostro incontro, avete fatto la storia... Lei ha mostrato a tutti noi che arabi e israeliani possono trattare assieme come statisti piuttosto che come nemici. E' una prova che il clima verso la pace sta migliorando e ci dà nuove speranze per futuri progressi». Giorgio Romano

Luoghi citati: Egitto, Gerusalemme, Marocco, Rabat