Un successo a metà fra carissimi nemici di Igor Man

Un successo a metà fra carissimi nemici Un successo a metà fra carissimi nemici -La storia non dà medaglie a coloro che preferiscono il facile consenso alla difficile soluzione di problemi complessi»: così scrive Davar, quotidiano laborista d'Israele, aggiungendo, non a torto, che il semplice fatto che Peres e Hassan II abbiano avuto il coraggio di incontrarsi apertamente »è un atto politico di grande valenza, un contributo storico alla pace: C'è di più: la diffusione di un comunicato congiunto al termine dei colloqui fra due statisti «ufficialmente nemici», lascerebbe presumere come Hassan II e Peres abbiano raggiunto intese che vanno oltre l'apparente nulla di fatto. Insomma, adoperando il cosiddetto «linguaggio su due piani», caro agli arabi, vorremmo concludere che l'insuccesso di Ifrane potrebbe infine rivelarsi un successo. Shimon Peres ha insistito sull'aspetto positivo del dialogo: 'Si tratta di un primo passo (...) ci saranno ulteriori contatti-. Certo, ha proseguito U premier israeliano, 'abbiamo subito constatato che c'è ancora una profonda divergenza fra la posizione araba e la nostra, tuttavia abbiamo, altrettanto subito, individuato un denominatore comune: la volontà di dialogare: Hassan nel suo discorso alla tv. pronunciato con accanto i due principini, sullo sfondo di un trofeo di rose, ha usato un linguaggio diverso, puntando sul doppio «no» di Peres alle sue richieste. «No» a una trattativa con l'Olp; «no» al ritiro dai territori occupati. <-A questo punto non avevamo più nulla da dirci-. S'è preoccupato di sottoiineare. con forzo, quanto più tardi avrebbe detto il comunicato congiunto e cioè: «L'incóntro ha rivestito carattere puramente esplorativo e non ha, in nessun caso, inteso essere un negoziato». Ma con altrettanta forza il re ha affermato di non accettare lezioni di patriottismo da nessuno, lui. uno dei "padrini" dell'Olp quando il vertice di Rabat consacrò, nel 1974. l'organizzazione di Arafat unica, legittima rappresentante del popolo palestinese». Qualcuno ha paragonato l'iniziativa di Hassan il al viaggio di Sadat a Gerusalemme nel 1977. Il paragone è suggestivo ma forse improprio. Sadat, infatti, «doveva» riuscire, e al più presto, a raccogliere il premio della sua audacia, perché il suo Paese stava per decretargli lo sfratto nel segno della disistima più ostentata. Per Hassan è diverso. Non ha territori da recuperare e sa benissimo che in due giorni nessuno al mondo potrebbe riuscire a sbloccare un conflitto annoso e tragico quale quello che oppone gli arabi agli israeliani. 'In consonanza con il piano Fes (approvato da 21 Stati arabi, Olp Inclusa), piano che le anche questo viene ribadilo nel comunicato congiunto) essere la bar/? di uno paté jinstae duratura», il sovrano ha chiaramente voi n x con il suo gesto, rompere l'immobilismo, infrangere quel tabù che fa di Israele, agli occhi delle masse arabe, un lebbroso, e cercar di dimostrare, come ha sempre ripetuto, che «non si può lavorare per la pace sema parlarsi». Hassan II s'è assunto, non senza orgoglio, «coni responsabilità» e, pur ostentando di rivolgersi soltanto al suo «caro popolo» ha, in fatto, parlato, e non senza ironia, ai Paesi-fratelli, risponde".do indirettamente alla roti di Assad, agli insulti dell .1 gerla, alle proteste, invera non virulente, di Al rat' ì. 'Nessuna decisione delta Lega Araba, da che esiste, vieta a un responsabile arabo di incontrare un responsabile israeliano Comunque sia: -Arabi, basta con l'intossicazione (propagandistica)/», ha esclamato. Non poteva • mancare, a, chiusura del discorso, il richiamo al Corano; e Hassan ha voluto citare un versetto insieme assolutorio e programmatico: 'Agite, agite poiché Dio, i suoi profeti, i credenti faranno proprio il vostro operato». L'insuccesso di Ifrane potrebbe infine rivelarsi un successo: al Cairo sostengono che Peres non avrebbe scartato, in linea di principio, l'idea di una conferenza internazionale di pace, con la partecipazione dell'Olp, a patto di 'ferree garanzie». La palla è dunque ora nel campo israeliano Igor Man

Persone citate: Arafat, Assad, Peres, Sadat, Shimon Peres

Luoghi citati: Cairo, Fes, Gerusalemme, Israele, Rabat