«The Spectator», Hitler e i fantasmi del 1936

«The Spectator», Hitler e i fantasmi del 1936 COSI' IL SETTIMANALE INGLESE NARRO' GUERRE E PERSONAGGI D'UN ANNO FATALE «The Spectator», Hitler e i fantasmi del 1936 LONDRA — Anno tremendo il 1936. Cinquant'anni fa cominciava la guerra civile spagnola. l'Italia invadeva l'Abissihia e la lega delle Nazioni se ne stava a guardare e, in un parallelo non impertinente, diventava obsoleta come l'Onu. Hitler invadeva la Renania e gestiva le Olimpiadi di Berlino come se l'apoteosi della Germania fosse celebrata in quei riti sportivi che, una volta per tutte, perdeva; no la loro dignità. Nel "36" Roo, sevelt veniva rieletto e moriva .Giorgio V d'Inghilterra. La monarchia inglese si -salvava appena dalla catastrofe dell'abdicazione. -Dopo la mia morte il ragazzo si rovinerà nel giro di 12 mesi», Giorgio V aveva detto • a Baldwin, il suo primo ministro. Infatti, dopo essere salito al' trono, ma non ancora incoronato. Edoardo Vili, .r giovanotto bellissimo le cui simpatie per il nazismo, e per Hitler in particolare, non erano mai state celate, probabilmente salvava le sorti v„ europee abdicando. Sposava -, la signora Simpson. due vilte divorziata, americana c lnvi- - .sa alla famiglia reale, e le sue • simpatie hitleriane non salivano quindi al trono. Usciva inelle librerie il testo di Ke-, ynes sull'economia mista Gei neral Theory che sarebbe diventato II Capitale del socialicdemocraticl. Nel 1936 gli eventi non lasciavano dubbi sull'inevitabilità della guerra. Lo scrisse persino Virginia Woolf nel suo diario. La' casa editrice Michael Joseph pubblica ora 1936, come è stato visto dallo •Spectator», un libro redatto da Charles Moore attuale direttore del settimanale e da Christopher Hawtree, suo collaboratore e storico. The Spectator, settimanale conservatore di centro, era fino a poco tempo fa un punto focale Aelì'intellighentla e in quell'anno rivisitato dal libro, troviamo firme di collaboratori che segnano la grandezza di quell'Inghilterra: Evelyn Waugh. G.M. Treveleyan, John Sparrow. Siegfried Sassoon, John Betjeman, Anthony Blunt, William Empson. Graham Greene, Peter Fleming (fratello del più noto ma. meno bravo autore della serie su James Bond). Una cosa diventa evidente leggendo questo interessante libro che descrive un anno tanto pieno di catastrofi; che quasi tutto era ovvio. Hitler e gli eventi in Germania, le prepotenze mussoliniwie, la stupidaggine' di Baldwin, i tentennamenti di Cliamberlain, i suoi colossali errori sono descritti nelle colonne di The Spectator nel 1936, al lora come oggi stampato su carta da giornale con pochissimo sfogo allo spazio. «Il turista inglese che dovesse var¬ care le frontiere e frollarsi in Germania, si muoverebbe in un mondo stranamente diverso», comincia, per esemplo, un articolo del 10 gennaio di Crossman (che divenne poi uno del più brillanti ministri laborlsti): «... la Germania nazista diventa un incubo, qualche cosa che uno ha letto in qualche giornale di favole cattive, ma che non può esistere». Recensendo un libro del tedesco dottor Rudolf Olden dal tìtolo Hitler pubblicato in Olanda. Crossman come altri scrittori noterà che «c'è totale coerenza nella politica del FUhrèr. Mein Kampf è stato pubblicato dieci anni fa; Hitler non si è mai allontanato dai principi in esso enunciati... Egualmente chiaro è il fatto die lia mantenuto a qualsiasi costo la sua intenzione di aterminare gli ebrei. 1 suoi sostenitori pensavano che fosse un'eccellente chiacchiera elettorale. Ma anche quello faceva invece parte di quanto Hitler intendeva. E' stato sempre completamente aperto e ha detto quello che pensava: tanto i suoi amici che ì suoi nemici, però, hanno sentito solo quanto volevano ascoltare. Succederà lo stesso nel campo degli Affari esteri?». Wilspn Harris, del Times, il 10 aprile pubblica su Tlie Spectator un commento sull'uso del gas tossico nella campagna abissina: -Che il maresciallo Badoglio abbia usato gas tossici è ora provato... la brutalità indescrivibile di infliggere dolore e agonia a negri senza difesa con strumenti diabolici è, in un certo senso, il minore dei crimini italiani». Gli aeroplani- bombardano . TAbissinia sulla quale gettano tonnellate di esplosivi; non solo, ma l'Italia era stato uno dei Paesi che aveva firmato nel 1925 — continua l'articolo — un trattato che proibiva l'uso di gas asfissianti, tossici, paralizzanti. 'Ha tradito la sua firma senza neanche la scusa dell'esigenza militare. Non aveva bisogno di gas per vin¬ cere la guerra. I suoi aeroplani, carri armati e batterie pesanti sparavano -contro un nemico che non -aveva tali armi». , , Il 24 aprile, una nota di The Spectator prende,, in giro }a delibera tedesca per la quale ogni coppia di sposlni avrà in dono dallo Stato una copia di Mein Kampf. Ma è l'ultima presa in giro: ogni articolo sulla Germania diventa ora sempre plùr tenebroso, e accurato. A Berlino, il 7 agosto. A. Montagué' descrive le Olimpiadi con occhio freddo da grande osservatore: come ogni gesto diventi un inno al pangermanismo e come lo sport, l'Internazionalità vengano uccìsi. C'è solo Jesse Owens, il negro americano che corre verso il record mondiale, a rompere il gelo di una messa in scena completamente nazista, Il conte • D'Orrnesson, ambasciatore idi Francia in Germania, descriye.un Paese che si sta.preparando.alla guerra: «Rimane ti fatto che il Fùhret, dà quando ha preso il potere, hd'coh persistenza logica messo in pratica il programma che aveva precedentemente scritto con il nome di Adolf Hiffer. E' illuminante leggere gli ultimi capitoli di Mein Kampf». La polìtica ; Inglese, invece, ancora si muove nel terrore del Bolscevismo quando an clie un giornale, conservatore come The Spectator scrive che il pericolo di una Russia ancora débole è assai inferiore a quello di un Hitler. L'anno precedente, la Gran Bretagna firma un trattato navale per il quale la Germania metteva in cantiere la Bismarck, corazzata tanto più potente di quelle della Royal Navy. Quella grande scrittrice che era Rose Macauley scriveva su cose viste: all'Albert Hall il raduno dei fascisti inglesi la sorprende per la mancanza di orginalità: •Quando parlava degli ebrei inglesi, sir Oswald Mosley sembrava provare una considerevole e dolorosa agitazione: urlava, gesticolava, puntava il dito». Nel 1936 moriva Kipling, il campione dell'Impero: era un decesso simbolico. Dylan Thomas aveva 22 anni e The Spectator pubblicava le sue poesie e quelle di T.S. Eliot, e di Auden. •Ammiro troppo il signor Chaplin». scrive il 14 febbraio Grahan\ Greene; critico cinematografico di The. Spectator recensendo Tempi moderni, -per credere che la cosa più importante del suo ultimo film sia che per quulche minuto si possa ascoltare la sua piacevole voce un po' roca, in una canzone. Questo omino ha definitivamente varcato la scena contemporanea». Gaia Servadio Hitler visto da Levine (Copyright N.Y. Revlew of Books. Opera Mundi e per l'Italia .La Stampa.)