Juve in allarme per il tendine di Platini

Juve in allarme per il tendine eli Platini CALCIO Il francese salterà tutta la prima fase della preparazione e le gare di Coppa Italia Juve in allarme per il tendine eli Platini H giocatore, giunto in aereo privato da Nancy, in ritardo di due ore, non esclude l'ipotesi di un intervento chirurgico - «Sto malissimo come alla fine del campionato» - Preoccupato l'allenatore TORINO — Il mistero è stato chiarito, almeno in parte, però il finale della lunga storia deve essere ancora scritto e non è detto che sia bello e felice come tutti sperano. Michel Platini sì è presentato al raduno del Comunale ma non ha seguito i compagni in Svizzera. E' tornato subito a Nancy, riposo assoluto hanno deciso i medici, non riprenderà la preparazione prima del 15 agosto e soltanto ai primi di settembre sarà in grado di calciare il pallone. Salterà la Coppa Italia, è sicuro, e la speranza piuttosto vaga è che sia pronto per l'inizio del campionato. Senza trascurare addirittura l'ipotesi di un intervento chirurgico, se il tendine ferito non dovesse guarire. Un'ipotesi che ha avanzato lo stesso Platini e che il medico sociale della Juve, dott. Giuseppe Sosio, ha invece con giusta cautela evitato di approfondire. Ma il problema esiste e il futuro è incerto, una grossa nube nera ha oscurato il giorno solitamente gioioso del raduno bianconero. Platini è arrivato allo stadio alle 1325. Pantaloni chiari e maglietta color salmone, espadrillas ai piedi, sorriso piuttosto forzato sul viso abbron¬ zato dal sole della Thailandia. Doveva presentarsi in sede alle 11 ma il volo privato da Nancy è giunto con due ore di ritardo e così è saltato il piccolo «summit» previsto con i medici. Tutto era già deciso, comunque. Platini aveva parlato al telefono con Boniperti, una settimana fa, e gli aveva spiegato in dettaglio situazione e preoccupazioni. E Boniperti aveva dato l'okay per l'indispensabile supplemento di riposo. «Mi sento come alla fine della stagione, e cioè malissimo», ha detto Platini. Aveva appena visto Marchesi, il quale sembrava di umore più cupo del suo campione; «Speravo che il guaio si risolvesse più in fretta. Peccato. Platini è insostituibile, come Maradona. Anzi di più di Maradona perché fa girare la squadra. Ora dovrò studiare una soluzione alternativa: ma non chiedetemi quale, per il momento non la conosco neppure lo». Una tegola in testa, anche se già si sapeva che il francese avrebbe saltato il ritiro di Macolin. E adesso la domanda che tutti si pongono è la seguente: riuscirà Platini, e quando, a recuperare la piena condizione fisica? Michel ieri è ritornato a Nancy. Ripo¬ so assoluto, due controlli medici alla settimana a Marsiglia, dal professor Bay che tre anni fa lo guarì dalla pubalgia e che ha confermato la diagnosi dei medici bianconeri. «Platini soffre di una tendinite cronica — ha spiegato il dott. Bosio — e in questi casi l'unica medicina è il riposo. I farmaci non hanno alcun effetto visto che il tendine, fra l'altro, è scarsamente irrorato di sangue. Bisogna evitare sforzi e tensioni. Studieremo una preparazione differenziata, lo comunque sono dell'opinione che per l'inizio del campionato il giocatore sarà in condizioni appena accettabili.. Una valutazione alquanto pessimistica, malgrado parole e toni distesi. Tendinite cronica, ha detto il medico, ma Platini ha parlato di borsite all'intersezione del tendine ed ha lasciato intendere che potrebbe pure intervenire il chirurgo. Ricordando i giorni sofferti del Mundial, e paragonando i silenzi di allora alle mezze ammissioni di adesso, siamo propensi a credere che il guaio sia serio, molto serio. Per un malanno del genere, ricordiamo facendo le corna, il saltatore d'asta Dionisi fu costretto a chiu¬ dere l'attività agonistica. «Stiamo studiando una speciale calzatura — ha spiegato ancora il dott. Bosio — con un rialzo sotto il tacco ed un bordo più alto del normale per evitare sfregamenti sul tendine infiammato. Ma la vera cura, ripeto, è il riposo. Escludo al momento che sia il caso di parlare di intervento chirurgico». •Sono triste di non poter seguire i compagni in Svizzera — ha aggiunto Platini —. n ritiro è il periodo migliore della stagione, il periodo della tranquillità e dello scherzo. Spero di raggiungere la Juve a Copenaghen, il 13 agosto, e spero di non dover entrare in camera operatoria. Delle altre squadre non so nulla, sono tre mesi che non leggo giornali italiani. E con Marchesi ho parlato un minuto, poco per giudicare l'uomo e l'allenatore. Un difensivista? Non credo, dipende sempre dal giocatori: e la Juventus non è 11 Como, con tutto 11 rispetto. Alla stagione che nasce chiedo comunque due cose: di guarire in fretta, primo, e di assistere alla ricostruzione della vera immagine del calcio italiano. Il resto è compito di Marchesi». Carlo Coscia o Torino. Platini nello spogliatoio juventino (Foto La Stampa) l /Torino. I^Sfrh^nT^ !eo^to;^^l^W^!^^:*ri*,l^ty ^