Howe affronta Botha

Howe affronta Botila Howe affronta Botila Il segretario al Foreign Office: «Un vento scuote il Sud Africa, devono liberare Mandela» - Ma i leader neri non lo incontrano PRETORIA — Il segretario al Foreign Office. Sir Geoffrey Howe. ha dichiarato ieri a Pretoria, al termine di un incontro con il presidente sudafricano Pieter W. Botha, che .. dopo 25 anni, il vento del cambiamento in Africa scuote la parte meridionale (del continente) fino alla radice». Howe, che è presidente di turno del Consiglio dei ministri degli Esteri della Cee, parafrasava un noto discorso pronunciato un quarto di secolo fa dall'allora primo ministro britannico Harold MacMillan, il quale aveva avvertito che i venti del cambiamento spazzavano l'Africa. Sir Geoffrey ha definito il suo colloquio di 90 minuti con il presidente Botha «franco, cortese e indipendente», ma ha aggiunto che il suo contenuto è confidenziale. Interrogato dall'agenzia Francepresse per sapere quali risultati lo indurrebbero a considerare un successo la sua missione di pace in Sud Afri¬ ca, ha risposto: «La liberazione del capo del Congresso nazionale africano in carcere, Nelson Mandela, e di altri prigionieri politici». In una conferenza stampa dopo i suoi incontri con i dirigenti di Pretoria — prima del colloquio con il presidente si era incontrato in mattinata con il ministro degli Esteri Roelof «Pile» Botha, con il quale era stato anche a colazione — Howe ha chiesto ai leader negri che hanno respinto la sua missione di mostrare «coraggio, umanità e lungimiranza». Howe. il più alto esponente britannico a visitare il Sud Africa dopo il segretario al Foreign Office David Owen nel 1978. ha dichiarato: «Comprendiamo l'impazienza della popolazione negra; la sua resistenza è stata messa a dura prova; conto sul coraggio, l'umanità e la lungimiranza che so esistere in abbondanza tra i leader della popolazione negra». L'Anc, Mandela, sua moglie Winnie, il vescovo Desmond Tutu e il Fronte democratico unito (che hanno pronunciato parole di fuoco contro il discorso di Reagan, mentre Mosca l'ha definito semplicemente «blasfemo») si sono rifiutati di incontrare Howe, sostenendo che la sua missione contrasta con il crescente appoggio a sanzioni Il discorso del presidente degli Stati Uniti sul Sud Africa è stato duramente commentato anche dalla Swapo (l'Organizzazione nazionalista che si batte per l'indipendenza della Namibia), che l'ha definito «un iTisulto» ai capi di Stato africani e che ha annunciato di aver dato via libera all'intensificazione della lotta armata. Theo-Ben Gurlrab, segretario agli affari esterni dell'Organizzazione ha detto che il discorso pronunciato dal capo della Casa Bianca -è un insulto ai dirigenti africani