Un'Inter bilanciata in mano a Trapattoni
Un'Inter bilanciata in mano a Trapattoni Presidente Pellegrini, questa è la volta buona? Un'Inter bilanciata in mano a Trapattoni MILANO — Ernesto Pellegrini, diventato presidente dell'Inter nel marzo di due anni fa con l'obiettivo ben preciso di riportare la società milanese ai fasti degli Anni Sessanta, ancora una volta si presenta ad una nuova stagione sicuro che questa sarà finalmente quella buona. Dopo le tristi esperienze degli anni scorsi, quando ha speso decine di miliardi per acquistare giocatori di sicuro affidamento che poi, una volta indossata la maglia nerazzurra, non hanno reso come era logico aspettarsi, quest'anno il presidente nerazzurro ha deciso di cambiare strategia. Si è limitato ad assicurarsi l'allenatore che in Italia ha vinto più di tutti, Giovanni Trapattoni, ha rivoluzionato il settore tecnico e dirigenziale della società, lasciando ad altri, nell'occasione Berlusconi, le follie del calciomercato estivo, e ingaggiando solo due giocatori importanti: il libero Passarella e la mezz'ala Matteoli. «L'argentino — afferma il presidente — è perfetto fisicamente, ha superato l'infezione virale che lo ha colpito in Messico ai mondiali e sono certo che darà un valido apporto nella nostra difesa che in questi anni ha sofferto per la mancanza di un giocatore esperto». Di Matteoli sostiene che «con noi troverà gli stimoli giusti per riscattare una stagione non scintillante alla Sampdoiia. Matteoli è il faro della nazionale Under 21, quindi un giocatore di sicuro avvenire. Sono convinto che nell'Inter attuale, che ha tanta voglia di riscatto, troverà l'ambiente ottimale per far vedere le sue possibilità che secondo me sono tante. Inoltre la squadra comprende un gruppo di giovani quali Cucchi e Minaudo che se sfruttati a dovere sapranno dare un ottimo contributo». Ma la vera punta di diamante di questa Inter, colui che è in grado di rilanciarla, è Trapattoni e Pellegrini è pronto a scommettere sulla capacità del nuovo tecnico. Trapattoni è un allenatore che stimo moltissimo — dice il presidente — per la carica, l'entusiasmo che animano il suo lavoro e per il carisma di cui gode nell'ambiente. A lui affido questa Inter, che sarà la formazione base sulla quale lavorare per l'immediato e per il futuro. Credo in questo gruppo di giocatori anche perché hanno tanta voglia di riscattarsi. Tra i primi metto Rummenigge». Pellegrini, che nei giorni scorsi si è sentito più volte per telefono con il tedesco, è convinto che Kalle farà una stagione finalmente all'altezza della sua fama. «Mi ha assicurato che fisicamente sta bene — spiega — e questo è importante perette l'anno scorso i frequenti infortuni gli hanno impedito di rendere secondo le due possibilità». Il presidente nerazzurro è convinto che anche Fanna. dopo l'esclusione dai mondiali messicani, saprà finalmente trovare gli stimoli giusti per ritornare ad essere quello che ha contributo non poco a portare il Verona allo scudetto. Anche sul plano finanziario l'Inter, secondo il suo presidente, si presenta al nastro di partenza con le carte in regola. «Lo nostra società — afferma — in questi ultimi tempi ha sostenuto grossi sacrifici per ^incrementare U patrimonio. Abbiamo acquistato^ la nuòva sede, dove speriamo di trasferirci ai primi di settembre, il centro della Pìnetina ad Appiano Gentile e stiamo ristrutturando i campi e i servizi della Lombardia dove si allenano le squadre giovanili». Adesso Pellegrini si attende finalmente che la sua squadra gli dia i risultati sperati. «Le premesse tecniche ci sono tutte per disputare un'ottima stagione — precisa —. Questa volta non siamo i favoriti d'obbligo: un vantaggio per poter lavorare tranquilli. Mi aspetto un'Inter protagonista e competitiva come non mai». Il massimo dirigente nerazzurro non è abituato a guardare indietro, per lui esiste solo il futuro, un futuro che «non può essere che roseo perché, se è vero che chi lavora sbaglia, chi lavora bene come abbiamo sempre fatto prima o poi deve raccogliere. E io credo nel lavoro, specie nel lavoro di gruppo». «Infatti — aggiunge — questa campagna acquisti è stata condotta d'accordo con Trapattoni, così come, negli anni scorsi era stata concordata con Castagner. Mi spiace aver dovuto privarmi di Marini e Brady, due grandi giocatori e due ottime persone, ma ho dovuto soddisfare le esigenze della squadra». A Trapattoni Pellegrini consegna una formazione bilanciata .in .ogni re parto, formata di giocatori liberi,.da ogni preoccupazione per il loro avvenire. Negli ultimi tempi ha chiarito con gli interessati ogni questione e tutti sono pronti ad iniziare U lavoro nelle migliori condizioni di spirito, compresi Zenga e Bergomi che hanno risolto i loro * problemi finanziari. «Adesso mi auguro che anche i tifosi stiano vicini alla squadra — conclude Pellegrini — per poter lavorare bene e per sostenere i colori neraazurri sui tre fronti dove sono chiamati a lottare: campionato, Coppa Uefa e Coppa Italia. A Trapattoni auguro di poter ottenere gli stessi risultati conseguiti a Torino, e che la sua collaborazione duri per molti anni. Non temo che possa abbandonarci per assumere la guida della nazionale. Sono convinto che troverà qui a Milano la sua Inter-nazionale», n. s.
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