E l'autobus diventa taxi

E l'autobus diventa taxi E l'autobus diventa taxi Uno studio su percorsi variabili a richiesta Anche a Torino sarà possibile avere l'oautobtis sotto casa». Il progetto sarà preparato dalla Transtec, che lo scorso anno ha svoltomi analogo studio per Brescia (ma sul territorio nazionale sono in corso altri esperimenti simili), su incarico del Cnr, nell'ambito di una ricerca pluriennale C81-'87) su «sistemi innovativi e sviluppo delle tecnologie». Spiegano alla Transtec: «Da un esame preliminare sulla situazione del trasporto pubblico e privato in città, sono emerse alcuni temi particolarmente interessanti: rete tangenziale, passanti ferroviari, traffico e parcheggi, aree a bassa densità di traffico e altre. Noi abbiamo pensato di occuparci delle zone dove abita poca gente e, di conseguenza, tram e autobus viaggiano semivuoti oppure non svolgono il servizio a causa dei costi troppo elevati». Con l'aiuto del Comune e del Consorzio trasporti, che hanno messo a disposizione piantine e mappe, l'azienda deciderà su quale area svolgere lo studio. «In effetti — sostengono i tecnici — non-c'è che l'imbarazzo della scelta, perché tutta l'estrema periferia è In tale situazione. Dobbiamo, però, cercare un settore con caratteristiche non troppo specifiche, in modo da poter eventualmente estendere il modello ad altre zone, con minime variazioni. Il servizio pubblico deve, infatti, essere offerto senza ulteriori aggravi di spesa per l'Atra.. Si dovranno esaminare varie possibilità, che vanno da una serie di fermate dove l'autobus non passa se non a richiesta; chiamate telefoniche, a mezzo scheda magnetica, oppure con abbonamenti ad ore predeterminate; servizio promiscuo con handicappati. Dopo II primo tratto «variabile», il mezzo pubbico potrà proseguire il tragitto come una linea normale.

Luoghi citati: Brescia, Torino