Tokyo, paura del dollaro
Tokyo, pam del dollaro Tokyo, pam del dollaro (Segue dalla 1' pagina) meno, bisogna che il governo si decida a spendere in progetti pubblici, nell'edilizia popolare per esempio, spese per le quali deve trovare nuove entrate rivedendo tutto il sistema di tassazione diretta e indiretta. Il dilemma giapponese è che sono tutte cose fattibili ma che non possono dare risultati immediati, non possono cioè servire a risolvere di punto in bianco le cause della «frizione commerciale», a ridurre da un giorno all'altro l'enorme surplus che 11 Giappone ha accumulato. Una misura di stretta politica mone' tarla come la rivalutazione dello yen rispetto al dollaro, decisa quasi un anno fa al Plaza di New York, si è rivelata soltanto un momentaneo palliativo per i partners del Giappone. Due sono le possibili mosse e contromosse tra loro non incompatibili: il nuovo governo Nakasone potrebbe deci-dersi a elargire sussidi alle imprese che in questi undici mesi sono state maggiormente colpite dal rialzo dello yen. Ma questa mossa «patriottica» basterebbe a mandare all'aria la linea di politica economica concordata a New York e a mettere 11 Giappone al bando della comunità in¬ ternazionale, ovvero commerciala. La contromossa potrebbe essere l'offerta, in cambio, della'completa apertura del mercato nipponico che per ora è' assai ben protetto! La verità' peróne che le barriere protezionistiche giapponesi riducono le importazioni di merci dagli Stati Uniti e dalla Cee soltanto per un valore di circa 10 miliardi di dollari l'annoi mentre II deficit commerciale annuo americano nei confronti'del Giappone supera 1 50 miliardi di dollari e quello della Cee si aggira sul 10. Questo vuol dire che. anche se si aprisse completamente, il mercato giapponese, la' questione della •frizione commerciale» non sarebbe risòlta e' secondo gli esperti della Banca Tokai non si risolverebbe nemmeno se lo yen salisse fino a quota 120 per dollaro perché l'economia giapponese è strutturata per il surplus. I gravi problemi economici giapponesi .sono In effetti tutti problemi con l'estero, sul fronte interno per ora nessuno recrimina, nessuno chiede aumenti, tutti Invece sono disposti. a sacrificarsi per il bene del Paese, anche se c'è chi fa notare che non si sa più a questo punto cosa sia bene e cosa-ala male. i Renata Pira Tokyo. L'inchino del primo ministro Nakasone dinanzi a Hi rollilo, durante la cerimonia di presentazione all'imperatore del nuovo governo,.a Palazzo Imperiale (Servizio a pagina 4)
Persone citate: Nakasone, Renata Pira
Luoghi citati: Giappone, New York, Stati Uniti, Tokyo
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