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Tokyo, paura del dollaro
Tokyo, paura del dollaro Piccole è medie aziende temono il fallimento Tokyo, paura del dollaro La forte rivalutazione dello yen mette in pericolo l'export DAL NOSTItO CORRISPONDENTE TOKYO — La Borsa di Tokyo, in calo nell'ultima settimana, ha registrato un forte balzo dovuto alle aspettative sulla formazione del nuovo governo Nakasone: il mercato dei cambi esteri non ha registrato sbalzi notevoli, il dollaro ha chiuso a quota 155,30, lunedi era a 155,50 yen per dollaro. L'atteggiamento degli operatori economici è di •trepida attesa» per le misure che il nuovo ministro delle Finanze Miyazawa dovrà prendere quanto prima per far fronte all'improvvisa e troppo rapida ascesa dello yen, definita dai giornali giapponesi una • Cernobil economica». Una moneta forte, lo riconoscono a bocca un po' storta tutti gli economisti giapponesi, ha 1 suol vantaggi innegabili ma. come ha detto ieri Fukukawa. viceministro del Miti, il ministero dell'Industria e del Commercio internazionale, c'è un limite: e il tasso di cambio 170 yen per dollaro è il limite accettabile, altrimenti è la bancarotta per un numero rilevante di piccole e medie imprese dedite prevalentemente all'esportazione che finora hanno fatto il possibile per ridurre i costi di produzione arrivando a comprimere 1 salari, a licenziare i lavoratori part-time, per mantenere competitivita sul mercato internazionale. Tuttavia in giugno il volume globale delle esportazioni giapponesi è diminuito rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso anche se non ancora in maniera preoccupante, almeno stando ai nostri standard. Ma se gli imprenditori giapponesi continueranno a puntare su una politica di riduzione dei costi, si prevedono guài grossi: primo, perché il surplus commerciale giapponese non diminuirà affatto, anzi è probabile che aumenti, suscitando cosi critiche ancora più avvelenate di tutto il mondo; secondo, perché sarà ben difficile, con salari decurtati e con una percentuale di disoccupati in aumento, riuscire a far crescere rapidamente la domanda interna. Inoltre c'è la grossa questione del bilancio fiscale : Nakasone da una parte sostiene la necessità di limitare la spesa pubblica, dall'altra deve però affrontare il nocciolo di quella che in Giappone si ama definire •nuova era della internazionalizzazione-, innescare cioè un processo che favorisca o addirittura •crei», nel senso culturale, quindi modificando mentalità e abitudini di vita, una forte domanda Interna: in parole povere, vendere in casa quello che non si può vendere all'estero, cosa non facile nel breve periodo. L'imprenditore privato giapponese, grande medio o piccolo, finora ha sempre ragionato sui tempi brevi sul profitto immediato, assecondato da governi non dotati di maggiore lungimiranza. Ora si tratta di Invertire rotta. Non basta esortare la gente a prendersi più vacanze, a consumare di più, a risparmiare Renata Pisa (Continua a pagina 2 in quarta colonna)
Persone citate: Miyazawa, Nakasone, Renata Pisa
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