Secondo l'Annuario statistico vaticano per il 1984 Crescono i diaconi laici di Marco Tosatti

pCrescono i diaconilaici Secondo l'Annuario statistico vaticano per il 1984 C pCrescono i diaconilaici Quasi dodicimila nel mondo: nel 1973 erano poco più di mille - In lenta ripresa anche le vocazioni: 80.302 seminaristi - Ma in olia il «ricambio» è insufficiente CITTA' DEL VATICANO — Le vocazioni riprendono dopo la grande crisi, i seminari tornano — sia pure lentamente — a riempirsi, ma il numero del sacerdoti continua a calare e la Chiesa cattolica forse si affiderà sempre di più ai «diaconi». Si va, per il futuro, a una sostituzione parziale del clero e dei religiosi con laici che, ordinati diaconi, lavorino part-time per la Chiesa? E' un'ipotesi che sembra prendere consistenza, tanto più che la crescita di questa «figura», introdotta dal Concilio Vaticano II, è maggiore proprio nel Continenti dove le vocazióni stentano, Europa ed America del Nord. E' una considerazione suggerita dall'Annuario Statistico Vaticano, presentato due giorni fa al Papa e reso ieri di pubblico dominio. Come è consuetudine, l'Annuario è «in ritardo» di due anni e raccoglie quindi i dati del 1984. Il picco di crisi tu il 1975, quando nei seminari di tutto il mondo erano presenti solo 60.142 allievi. Nell'84 la ripresa era-evidente: si preparavano a diventare sacerdoti 80.302 giovani. Di questi, la maggior parte appartenevano al clero «diocesano» (53 mila 837), i rimanenti erano «religiosi» (26.465). Ma i motivi di preoccupazione, per i responsabili della Chiesa, non sono scomparsi. Il rapporto fra seminaristi e sacerdoti in attività, sufficiente a garantire il turn over, cioè la copertura dei posti che si liberano via via, è fissato dagli studiosi nel 12.5 per cento. Nel 1984, a livello mondiale, il rapporto era del 20 per cento. Più che sufficiente, ma solo in apparenza: infatti formano questa cifra realtà locali molto diverse. Cosi il rapporto è del 50 per cento in Asia e Africa, ma scende ben al disotto del 12 per cento in Nord America e in Europa. In Italia è dell'8,8; in Canada dell'8,4; in Francia del 4.1; in Belgio del 3,6. «Per queste nazioni è prevedibile che sorgeranno serie difficoltà nel ricambio dei sacerdoti-, commenta l'Annuario. A fianco di questa nota pessimistica, il documento rileva la novità numericamente più evidente. I diaconi permanenti sono cresciuti del 14, 2 per cento, rispetto all'anno precedente. 'Attualmente sono 11.733 in tutto il mondo. Se si prende come base il1973, quando erano appena 1239, bisogna concludere che il loro tasso di sviluppo medio annuo. 23 per cento, è veramente molto elevato». L'America del Nord (65 per cento) e l'Europa (21.1 per cento) sono i punti di maggior sviluppo, e quelli in cut la carenza di sacerdoti sarà più sentita nel medio periodo. Le statistiche hanno offerto al Papa un quadro aggiornato sulla consistenza delle sue "divisioni». I sacerdoti, diocesani e religiosi, nell'84 erano 405.959 in tutto il mondo. Le defezioni sono passate, rispetto al 1983, da 1258 a 1049, confermando una già chiara tendenza decrescente: nel 1973 furono 3690. Stati Uniti e 8pugna sono 1 due Paesi dove il fenomeno degli •abbandoni» è più forte. In Africa, la crescita maggiore delle ordinazioni sacerdotali è nello Zaire (il 22,2 per cento delle ordinazioni del Continente). In Asia la situazione è stazionaria. L'America meridionale, come d'altronde l'Africa, presenta un aumento costante.nel numero dei sacerdoti: il tasso medio annuo dal 1979 al 1984 è del 14,5 per cento, grazie soprattutto al Brasile, all'Argentina e alla Colombia. In Europa, la parte del leone nelle ordinazioni la fa la Polonia: il 30 per cento dei nuovi sacerdoti viene dalla patria del Papa. Un fenomeno ih cui sembrano giocare elementi storici e l'.effetto Wojtyla». Seconda. In valori assoluti, è l'Italia, che ha segnato rispetto ali'83 un incremento del 13.7 per cento nelle ordinazioni. Terza, la Germania Federale. In generale, sottolinea l'Annuario, c'è una discreta ripresa di ordinazioni nel clero diocesano (7 per cento in più rispettu all'83) e Un calo (10 per cento in meno) nelle ordinazioni dei religiosi. Marco Tosatti n n Giovanni Paolo II

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Wojtyla