Ultimatum Cee a Pretoria di Fabio Galvano

Ultimatum Cee a Pretoria Howe vola in Sud Africa, sta mutando la posizione di Londra ————————-——-——————— Ultimatum Cee a Pretoria «Se non ci saranno risultati tangibili», inevitabile un'intesa tra i Dodici sui «passi successivi» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES jtr L'Europa dei Dodici ha dato nuova linfa a Sir Geoffrey Howe, impegnato da. oggi in una missione in Sud Africa che ambienti diplomatici Cee definiscono •difficile.^ complessa, delicata», ma che rappresenta anche l'ultima speranza nel dialogo con Pretoria. Consiste nell'espressione di rinnovato appoggio e totale solidarietà, da parte dei ministri degli Esteri "comunitari, alla linea già indicata il mese scorso al vertice europeo dell'Aia; una linea di fermezza nei confronti dii Pretoria, che trova oggi riscontro in un lieve e appena percettibile inasprimento della, posizione britannica. Abbastanza per far dire al ministro degli Esteri britannico) alla vigilia del suo viaggio e del primo incontro dijUie ledi con il presidente Botha. di sentirsi • incoraggiato, rafforzato e animato» dal mandato dei Dodici. •Se la missione non darà risultati tangibili — ha detto Sir Geoffrey Howe dco avere riferito dei suoi contatti con Reagan e con i Paesi del Commonwealth —, dovrò considerare inevitabile un'intesa con i partner della Comunità su passi successivi.. Fatti, e non solo promesse, sono ciò che la Cee si attende questa volta dal governo sudafricano: per ottenerli occorre dotare Howe di ogni possibile strumento, e di qui nasce l'unanime sostegno espresso ieri: anche se da Bruxelles non emana un grande ottimismo sulle chances della missione e dei due incontri con Botha. Il .dopo. resta una selva di punti interrogativi: .Non è possibile — ha osservato Sir Geoffrey — identificare un calendario per i passi successivi.. I partner saranno informati tempestivamente, ha aggiunto; ma oltre non ha ritenuto di spingersi. All'Aia 1 Dodici avevano deciso, oltre all'intensificazione delle cosiddette «misure positive, in aiuto della popolazione néra del Sud Africa, un ventaglio di possibili azioni da adottare se .entro tre mesi, la situazione non cambierà: un blocco degli investimenti in quél Paese, l'embargo all'import di carbone, ferro, acciaio e monete d'oro. I tempi si accorceranno se la missione di Howe in Sud Africa non darà segni di successo: ma non c'è automatismo per quelle misure e i Dodici dovranno ancora incontrarsi per approvarle. Il tono della discussione di ieri, pun¬ teggiata dal rombo dei carri armati (ma erano per la sfilata della festa nazionale belga), sottintende tuttavia disponibilità britanniche finora escluse dalla signora Thatcher. I ministri (era assente Andreottl. trattenuto a Roma dalla crisi; lo rappresentava il sottosegretario Fioret) hanno anche esaminato rapporti Est-Ovest, alla luce delle piU recenti mosse del Cremlino, ma soprattutto dei molteplici contatti in corso: la visita a Londra del mini stro degli Esteri sovietico Shevardnadze. il viaggio di Mitterrand a Mosca, gli attuali colloqui di Genscher. «Se c'è davvero una flessibilità sovietica — ha commen tato Howe —, sono possibili progressi concreti a Ginevra e Stoccolma.. Fabio Galvano