La Casa Bianca cerca un diplomatico negro

La Casa Bianca cerca un diplomatico negro Brown getta la spugna, chi andrà in Sud Africa? La Casa Bianca cerca un diplomatico negro DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Il presidente Reagan è alla ricerca di un nuovo ambasciatore negro da mandare in Sud Africa: Robert Brovn. ria lui prescelto una settimana fa, ieri si è ritirato per evitate •una dolorósa pubblicità». Nei giorni scorsi, irregolarità finanziarie erano emerse a carico del 5Ienne uomo d'affari della Carolina del Sud. un ex collaboratore di Nixon. L'aspirante ambasciatore era stato anche accusato di attività antlsindacale. •Sono innocente; ha detto Brown in una breve conferenza stampa, -ma devo proteggere la pace della mia famiglia».'Bromi era stato criticato anche da Jesse Jackson, il candidato negro alla Casa Bianca nell'84. •DtM. batterti per-Tambo, non per Rambo., gli aveva detto Jackson. Oliver Tambo è il leader del Consiglio nazior V» africano, l! -partito messo .• bando dal regime di Pretoria: per il leader dei diritti r-lvlli, Rambo sarebbe il pies' dente Reagan. Reagan si è cosi trovato senza la possibilità di una denuncia simbolica dell'apartheid alla vigilia di un discorso, in cui dovrebbe annunciare una rettifica della strategia di 'impegno costruttivo» nei confronti del Sud Africa. Nel timore che egli non adotti neppure modeste sanzioni economiche dopo quelle dello scorso anno (divieto delle esportazioni di computer a Pretoria e delle importazioni di Kruggerand. le monete d'oro sudafricane) tre dei più autorevoli senatori repubblicani, il capogruppo Dole, il capo della commissione Esteri Lucar e la senatrice Kessenbaum si sono recati alla Casa Bianca per consultazioni. I tre hanno fatto presente a Reagan che il Senato intende approvare ritorsioni analoghe a.quelle già passate alla Camera, a meno che egli non prenda l'iniziativa. Reagan avrebbe chiesto però tempo fino al 9 settembre, quando scadrà il decreto sul sud primo pacchetto di provvedimenti anjl^partheld. * ih un artìcolo siti New York Times, il senatore Kennedy ha ammonito il Presidente che la sua ricerca di un ambasciatore negro (esistono pochi diplomatici di carriera di colore) può durare al massimo qualche giorno. «La ratifica in discussione alla Casa bianca, maggiori contatti co-1 '. leader del Congresso li t donale africano e di altri pai .ti all'opposizione, ha scritto Kennedy, ^avranno scarso-significato a meno che Reagan non cambi parere. Quasi ogni volta che lo si è interrogato, egli ha difeso il regime.. I segni di insofferenza per la tattica temporeggiatrice del Presidente giungono non soltanto dal Congresso, ma anche dal col¬ legi elettorali: la California ad esempio, territorio reaganiano, incomincia a ritirare i suoi capitali dal Sud Africa. E° 11 genere di ^misure punitive, cui Reagan si dichiara contrarlo, sostenendo che danneggiano Innanzitutto la maggioranza negra. Reagan rivolgerà il suo appello televisivo alla Nazione alle 20. ore italiane, un giorno prima della delicata testimonianza del segretario di Stato Shultz al Congresso. Si presume che insisterà per una soluzione pacifica della crisi sudafricana, sottolineando che vanno prevenuti a tutti! costi spargimenti di sangue, e che va impedito l'inserimento dell'Urss 1 in un'area strategica importante. La tesi del Presidente è che gli Stati Uniti possono adoperarsi per la fine dell'apartheid soltanto mantenendo una presenza presso il regime di Pretoria. Il suo capo di gabinetto Regan ha anche sottolineato che la superpotenza importa dal Sud Africa minerali indispensabili all'industria bellica americana. Regan si è detto convinto che gli elettori appoggeranno la politica reaganiana alle urne. Ieri le associazioni femministe Usa hanno chiesto le dimissioni di Reagan per la sua ultima gaffe: ha detto che le donne americane non potrebbero fare a meno dei diamanti di Pretoria. e. c.